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La questione ucraina

Ultimo Aggiornamento: 17/02/2024 09:57
03/05/2023 12:45

Corre l’obbligo di precisare, in relazione alla notizia del voto favorevole di Cina ed India in merito all’aggressione russa dell’Ucraina, che in realtà questi paesi si sono astenuti dall’ approvare il preambolo che conteneva quel riferimento, mentre hanno approvato il resto del testo.
Testo che riguardava i rapporti tra Onu e Consiglio europeo!

Perciò, non c’è stata la svolta auspicata, anche se qualcuno in Occidente ha cercato di farla passare per tale.

In merito invece al sostegno americano agli ucraini anche con i repubblicani non ne dubito affatto, ancorché il popolo americano e altresì quegli occidentali si siano stancati al riguardo.

Da sempre è la classe dirigente che decide e nel caso di specie è indubbio che nessuna classe dirigente occidentale possa lasciare gli ucraini al loro destino.

Del resto le opinioni pubbliche sono volubili, basta ricordare le polemiche in America dopo che l’Afghanistan fu abbandonato in quel modo.
Prima erano tutti concordi sulla necessità di lasciare quel paese, dopo tutti hanno criticato Biden per averlo fatto veramente!
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03/05/2023 13:21

Se la eventuale vittoria dei repubblicani alle elezioni fosse la vittoria di Trump, penso che gli interessi strategici degli Stati Uniti potrebbero venire meno. Si è già espresso più volte in favore di Putin durante il suo mandato, probabilmente è in debito con lui, e più di recente ha affermato che con lui (Trump) alla Casa Bianca non ci sarebbe stata alcuna guerra in Ucraina. Qualcuno crede che Putin rinuncerebbe ai suoi piani se il neopresidente glielo dovesse chiedere con gentilezza?



03/05/2023 14:12

Al punto come si è sviluppata e precipitata la situazione in quel conflitto, ma soprattutto per lo sconvolgimento geopolitico conseguente, nemmeno Trump, qualora fosse eletto, potrebbe più tirarsi indietro.
Perché ormai il vaso è stato aperto e riportare indietro le lancette della storia è praticamente impossibile.

Quanto alla tesi che se ci fosse stato Trump la guerra non sarebbe scoppiata anche questa mi sembra un’ipotesi alquanto irrealistica.

Poiché anche i leader europei, che andarono a trovare Putin prima dello scoppio della guerra, gli offrirono tutto quello che si pensava volesse e che poteva essere messo sul tavolo dal riconoscimento della Crimea al Donbas.
Il problema fu che Putin voleva tutto e le sue pretese non erano ricevibili per l’Occidente.

Poi, come potrebbe Trump fermare l’industria degli armamenti americana, che dallo scoppio della guerra sta facendo affari d’oro.
Del resto basta guardare gli F35, che prima non li voleva nessuno, mentre ora sono richiesti come il pane…

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03/05/2023 14:34

Stavo ascoltando Michele Boldrin qui (MICHELE BOLDRIN SPIEGA la DEDOLLARIZZAZIONE e i BRICS); ad un certo punto del video ha detto che la posizione di Trump è solo una finzione, perché è impensabile che gli americani lascino vincere i russi.

Ora, a questo concetto ci posso credere, però è chiaro che una classe politica non può voltare le spalle ai propri elettori, se non vuole perdere consenso elettorale. Quindi per me resta comunque valido il dubbio: i repubblicani finanzierebbero l'Ucraina nella stessa misura in cui lo sta facendo Biden?

E poi conta anche molto la misura in cui gli ucraini riusciranno a capitalizzare gli armamenti ricevuti. Se l'offensiva tanto attesa dovesse rivelarsi un disastro, la propensione di tutta classe politica occidentale a sostenerli ancora prenderebbe un brutto colpo.



03/05/2023 15:11

Francamente non nutro grandi aspettative di successo sulla ventilata offensiva ucraina di primavera. Perché, i russi hanno imparato dalla batosta ricevuta l’anno scorso.
Perciò, si sono consolidati sul terreno ed hanno predisposto più linee difensive, grazie anche agli uomini della mobilitazione parziale fatta lo scorso autunno.

Poi, non è che gli ucraini abbiano ricevuto chissà quali armi dagli occidentali.
Tutta roba obsoleta.
Tant’è che la stampa inglese ha riportato recentemente la notizia che i semoventi d’artiglieria donati dall’Italia, manco funzionano!

Peraltro aver ricevuto diversi sistemi d’arma e da più paesi crea agli ucraini delle difficoltà logistiche non trascurabili e non facilmente risolvibili.

Per quanto concerne invece i timori sul futuro sostegno americano, questi sono da escludersi completamente.

Le industrie americane della difesa stanno lavorando a pieno regime per supportare gli ucraini con il munizionamento, anzi stanno persino aprendo nuove linee di produzione.

Secondo voi lo avrebbero fatto comunque, investire risorse ed assumere personale, se non avessero ricevuto assicurazioni al riguardo da entrambi gli schieramenti politici nazionali?
Io credo di no …
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03/05/2023 16:14

L'incremento della produzione di armi convenzionali ha anche un'altra spiegazione: prima si pensava che le armi atomiche fossero un buon deterrente allo scoppio di una guerra tra nazioni avanziate; adesso la faccenda non è più tanto sicura.
Se quindi una nuova guerra dovesse coinvolgere Russia e Cina da un lato, e paesi della Nato dall'altro, lo scenario plausibile sarebbe quello che la battaglia in Ucraina ci ha tristemente insegnato: intensi attacchi di artiglieria ed enorme necessità di mezzi di intercettazione aerea. E valanghe di droni.
Se adesso l'Ucraina necessita di molte più munizioni di quante l'Occidente ne possa produrre, significa che lo stesso varrebbe anche per l'Occidente, se messo nella medesima situazione.

Quindi, sì, la maggior produzione ci sarebbe stata anche se la guerra in Ucraina fosse prossima alla fine, oppure se non ci fossero rassicurazioni da parte delle due nazioni di volerla continuare.
Ah, e comunque io credo che l'Ucraina non possa vincere contro la Russia in una guerra di logoramento che duri ancora a lungo. Pertanto non credo neppure che le nuove linee di produzione siano giustificate soltanto dal maggior impiego che il conflitto in corso richiede.



03/05/2023 17:49

L’ucraina ha già vinto la guerra, perché ha resistito l’anno scorso, quando tutti la davano per spacciata.

Certo non potrà ottenere una vittoria completa in quanto è improbabile che riuscirà a recuperare completamente i territori persi.

Però, alla fine del conflitto come minimo entrerà nell’Unione europea e probabilmente anche nella NATO.
Poiché gli ucraini pretenderanno una compensazione in sicurezza alla perdita di parte del loro territorio.

Le armi atomiche sono l’unico deterrete al fine di evitare lo scoppio di una guerra tra potenze nucleari.

Il problema dell’Ucraina è stato quello che non ce le aveva più.
Infatti l’ucraina rinunciò a quelle presenti sul suo territorio, dopo lo scioglimento dell’URSS, a fronte della garanzia internazionale, peraltro concessa anche dalla Russia e Cina, relativa all’inviolabilità delle sue frontiere.
Beh, abbiamo visto come è finita!

Le armi convenzionali in possesso dei due blocchi contrapposti sono più che sufficienti per condurre un conflitto simmetrico tra i due blocchi.
Quello che è mancato e manca, perché ritenuto superfluo alla fine della guerra fredda, sono state le scorte di munizioni per alimentare lo sforzo bellico.
Del resto anche i russi si sono dovuti approvvigionare all’estero per continuare a colpire gli ucraini.

Nondimeno, dopo l’invasione del febbraio dell’anno scorso tutto è cambiato.
Tutti si stanno riarmando e facendo scorte per affrontare un lungo conflitto, qualora dovesse accadere.

Poi per non parlare che un paese come la Svezia, neutrale da secoli, ha chiesto di entrare nella Nato.
Gli svedesi manco di Hitler come di Putin hanno mai avuto così paura.

Come finirà?
Probabilmente con un congelamento delle posizioni sul terreno, l’entrata dell’Ucraina nelle alleanze occidentali, la ricostruzione dell’Ucraina a spese dell’Europa ed una nuova guerra fredda …
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03/05/2023 20:19

Avatar (wOMp230320), 03/05/2023 17:49:

L’ucraina ha già vinto la guerra, perché ha resistito l’anno scorso, quando tutti la davano per spacciata.


Io preferisco essere prudente. Putin ha ancora una aviazione praticamente ancora intatta e un disastro di bombe e missili.


Avatar (wOMp230320), 03/05/2023 17:49:

Però, alla fine del conflitto come minimo entrerà nell’Unione europea e probabilmente anche nella NATO.
Poiché gli ucraini pretenderanno una compensazione in sicurezza alla perdita di parte del loro territorio.


L'ingresso dell'Ucraina nella Comunità Europea sarà un passaggio ancor più critico dell'ingresso nella NATO, a parer mio. Se al momento ha l'esercito più preparato dell'Europa, dal punto di vista economico e sociale aveva già grossi problemi prima della guerra. Insomma, mi auguro che il paese venga ricostruito e che giunga presto a un benessere tale da far rivoltare russi e biellorussi contro i rispettivi governi, però anche qui ci andrei molto cauto.



Avatar (wOMp230320), 03/05/2023 17:49:

Le armi atomiche sono l’unico deterrete al fine di evitare lo scoppio di una guerra tra potenze nucleari.


Putin aveva minacciato più volte la NATO di reagire in modo "imprevedibile" se non avesse smesso di interferire, ma non ha mai fatto ricorso alle armi nucleari e la paura che vi ricorra nel corso del conflitto è venuta meno. Però, di fatto, adesso ci sono diverse potenze nucleari in guerra fra loro.
Quel che abbiamo visto è che viene applicato un criterio di proporzionalità, per cui si minaccia l'uso delle armi atomiche più come deterrente per evitare che l'altra parte in causa ne faccia uso.
Ora, facciamo che domani la Russia invada la Turchia. Sembra plausibile che il difensore (e così anche la NATO) non utilizzerà armi atomiche almeno finché non sarà l'attaccante a farlo per primo. E pare quindi scontato che lo scenario sarebbe una guerra convenzionale. Anche tra potenze nucleari.



Avatar (wOMp230320), 03/05/2023 17:49:


Le armi convenzionali in possesso dei due blocchi contrapposti sono più che sufficienti per condurre un conflitto simmetrico tra i due blocchi.
Quello che è mancato e manca, perché ritenuto superfluo alla fine della guerra fredda, sono state le scorte di munizioni per alimentare lo sforzo bellico.
Nondimeno, dopo l’invasione del febbraio dell’anno scorso tutto è cambiato.
Tutti si stanno riarmando e facendo scorte per affrontare un lungo conflitto, qualora dovesse accadere.


Non mi pareva il caso di sottilizzare se i proiettili siano da considerare armi oppure no... Comunque il riarmo di Finlandia e Polonia danno appunto l'idea che il quantitativo di armamenti a loro disposizione fino a prima del conflitto, adesso, non sia più considerati sufficiente. Almeno io non ho avuto l'impressione che mirino soltanto a controbilanciare gli invii fatti in Ucraina.


Avatar (wOMp230320), 03/05/2023 17:49:


Come finirà?
Probabilmente con un congelamento delle posizioni sul terreno, l’entrata dell’Ucraina nelle alleanze occidentali, la ricostruzione dell’Ucraina a spese dell’Europa ed una nuova guerra fredda …


Plausibile, la domanda però è quando. Gli ucraini vogliono ancora combattere per riprendersi territori, mentre i russi continuano a combattere perché evidentemente ancora non sono soddisfatti.
Solo che la Russia può continuare per anni. Sulla durata dell'Occidente, invece, non farei stime altrettanto lunghe.
[Modificato da thors 03/05/2023 20:20]



04/05/2023 08:39

La vittoria dell’Ucraina è già palese, perché è sopravvissuta all’attacco russo e comunque sopravviverà a prescindere anche se dovrà rinunciare a parte del suo territorio.

L’anno scorso nelle fasi iniziali della campagna in Ucraina non erano certamente questi i piani di Putin.
Poi il campo di battaglia ha sancito il fallimento di quasi tutti i piani e i propositi di Putin.
Infatti sono falliti: l’occupazione di Kiev, l’eliminazione di Zelensky e del suo governo, ma soprattutto la guerra lampo.

L’Ucraina entrerà nelle organizzazioni occidentali per risarcirla non perché ne ha i requisiti.
Del resto già ora che ha ottenuto lo status di paese in attesa di entrare nell’Unione europea, l’ha ottenuto saltando la tempistica prevista ed i requisiti richiesti.

Non c’è attualmente in corso una guerra tra potenze nucleari, perché la NATO e la Russia fortunatamente non sono in una guerra calda tra loro, altrimenti saremmo veramente ad un passo dal baratro.

Le dottrine per l’utilizzo di armi nucleari sia occidentali che russe prevedono entrambe la possibilità di utilizzare l’arma atomica per primi in un conflitto, qualora fosse in gioco la sopravvivenza dei loro rispettivi paesi oppure dei loro interessi.

Nondimeno, considerato i venti di guerra che soffiano attualmente nel mondo, i paesi che non possiedono armi nucleari sono tutti in fribillazione.
Tant’è che recentemente gli americani hanno dovuto scoraggiare, fornendo assicurazioni in merito al loro intendimento di difenderli in caso di aggressione, i sudcoreani intenzionati a dotarsi anche loro dell’arma atomica!
Peraltro pure i giapponesi ci stanno facendo un pensierino al riguardo!

Sul quando finirà?
È difficile fare una previsione perché nulla è già scritto.

Tanto più che, come dovremmo ormai aver imparato, pensare che le autocrazie ragionino con le stesse logiche delle democrazie è un azzardo, visto che hanno modi del tutto diversi di gestire il consenso e soprattutto il dissenso.

La Cina, nonostante le previsioni dell’Occidente, diventando più ricca non è diventata più democratica. Anzi, si ritrova un leader con la maggior quantità di potere dai tempi di Mao.

La Russia di Putin, nonostante i tanti pronostici contrari, alla fine ha davvero invaso l’Ucraina.

Insomma, quando ci sono degli uomini soli al comando, vale più che mai l’adagio secondo cui fare previsioni è difficile, soprattutto sul futuro…
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04/05/2023 15:25

Re:
Avatar (wOMp230320), 04/05/2023 08:39:

La vittoria dell’Ucraina è già palese, perché è sopravvissuta all’attacco russo e comunque sopravviverà a prescindere anche se dovrà rinunciare a parte del suo territorio.



Se per te vittoria significa uscirne ancora vivi, ok, l'Ucraina probabilmente ha già vinto perché non è pensabile che la Russia abbia le forze per conquistarla tutta. Però anche la Russia ne uscirà viva... E l'Ucraina sarà viva nel senso che respirerà ancora, ma già adesso ha un bel po' di ferite e il respiro debole. Potrebbe essere una vittoria che non merita di essere festeggiata troppo.



Avatar (wOMp230320), 04/05/2023 08:39:

L’Ucraina entrerà nelle organizzazioni occidentali per risarcirla non perché ne ha i requisiti.
Del resto già ora che ha ottenuto lo status di paese in attesa di entrare nell’Unione europea, l’ha ottenuto saltando la tempistica prevista ed i requisiti richiesti.


Difatti pare esserci qualche mugugno da parte dei paesi membri. Al momento sono promesse: bisognerà vedere se verranno mantenute.



Avatar (wOMp230320), 04/05/2023 08:39:

Non c’è attualmente in corso una guerra tra potenze nucleari, perché la NATO e la Russia fortunatamente non sono in una guerra calda tra loro, altrimenti saremmo veramente ad un passo dal baratro.


Insomma... Putin non smette mai di criticare il coinvolgimento degli USA nella guerra. Anche i droni esplosi sopra il Cremlino li ha attribuiti agli americani, come dire che loro sono i mandanti.


Avatar (wOMp230320), 04/05/2023 08:39:

Le dottrine per l’utilizzo di armi nucleari sia occidentali che russe prevedono entrambe la possibilità di utilizzare l’arma atomica per primi in un conflitto, qualora fosse in gioco la sopravvivenza dei loro rispettivi paesi oppure dei loro interessi.

Nondimeno, considerato i venti di guerra che soffiano attualmente nel mondo, i paesi che non possiedono armi nucleari sono tutti in fribillazione.


Io non credo che queste dottrine siano incise sulla pietra. Riprendendo il mio caso ipotetico, se una regione della Turchia venisse invasa dalla Russia e in risposta venisse lanciata una testata atomica in territorio nemico, presumo che ci si sarebbe un bel dibattito internazionale sulla proporzionalità tra offesa e difesa.

E per la stessa argomentazione non credo che la Corea del Sud sarebbe più tranquilla se avesse qualche bomba atomica. Anche perché, se subisse un attacco dalla Corea del Nord, dovrebbe comunque difendersi anche con le armi convenzionali.



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