Pare che Prigozhin abbia davanti a sé un futuro particolarmente incerto: potrebbe bere un tè avvelenato o cadere dalla finestra di un palazzo, oppure assurgere a un successo come capo della Wagner ancora maggiore di quanto ne abbia mai avuto.
In pratica la sua resterà l'unica compagnia militare privata della federazione russa, sicché tutte le altre (e sono numerose, più di una trentina) vedranno presumibilmente i loro soldati confluire lì, in vigore delle paghe più alte, che non nell'esercito.
Dalla Biellorussia potrebbe poi attaccare l'Ucraina con azioni di disturbo di buon risalto mediatico. E poi la sua compagnia continuerà a fare affari in Africa.
L'unico dilemma in questa faccenda è che dovrà continuare a dipendere dall'esercito russo per armi e munizioni, visto che la Biellorussia di suo non può offrire praticamente nulla.
In quanto alla marcia su Mosca, indubbiamente le forze militari che si sarebbero dovute opporre a lui all'inizio hanno esitato perché era difficile mettersi contro degli eroi della guerra in Ucraina.
Sul perché Prigozhin abbia fatto questa pazzia, pare che la polizia russa avesse cercato di arrestarlo ma che non lo abbia trovato dove si aspettava. E per reazione lui ha dato inizio alla marcia. Poi è accaduto che buona parte degli oligarchi non hanno preso posizione, salvo infine schierarsi dalla parte di Putin. Nel frattempo i servizi segreti russi avevano anche preso in custodia la famiglia del ribelle, e così lui ha dovuto far marcia indietro.
Perché Putin non lo ha annientato? I mezzi in realtà li aveva, solo che bisogna demolire la figura di un eroe prima di abbatterlo, e in più la Wagner gli serve per diversi servizi che gli fornisce in Africa.