La questione è davvero molto complessa, anzi tecnicamente complessa.
Da tempo ci si pone il problema della separazione di carriera del magistrato, che è davvero un falso problema.
Infatti, grazie ad istituti come quello della incompatibilità, non potrebbe mai accadere che il P.M. cioè l'organo giudiziario requirente, si trovi ad essere successivamente anche giudicante nel processo che scaturisce dalle indagini da lui condotte.
Con la separazione di carriere, si va a minare un principio cardine della costituzione, che è quello dell'autonomia della magistratura, che garantisce la terzietà che è il principio si cui regge un giusto processo.
Diversamente, i P.M. non dipenderebbero più dallo stesso ordine giudiziario, ma da un ministero.
Pertanto altro non è che il tentativo della politica di gestire l'amministrazione della giustizia.