thors (ethors), 27/01/2024 15:35:
La tua divagazione è interessantissima quanto irrilevante per l'argomento in questione.
Allora, la giuria ha scelto Carolina perché (1) "Uno dei metri di giudizio per definire una donna bella è quella che la donna deve avere la pelle chiara".
Tuttavia, non avrebbe dovuto farlo, perché (2) "in Giappone è ancora forte l'attaccamento alle tradizioni e al modello tipico dell'appartenenza a una razza".
Se vuoi ammettere che la (1) era una risposta troppo semplicistica, mi trovi d'accordo.
Se invece vuoi sostenere che la giuria era un po' giapponese e un po' no, beh, torna sempre la questione che la (1) era troppo semplice, e in più mi pare una interpretazione un po' troppo di comodo.
thors devi smetterla di pensare come un italiano quando si tratta di cose giapponesi.
Ti ricordi cosa accadde con Denny Mendez e le relative polemiche? Dimmi Denny Mendez era il tipico esempio di bellezza italiana?
Bene la stessa cosa è accaduta in Giappone.
Quando io ho parlato di bellezza per via della pelle chiara (1), per loro è l'ideale di bellezza in Giappone, il canone principale per stabilire la bellezza, ma non solo da intendere per le donne giapponesi, ma anche per le altre.
Come per esempio una volta nell'Impero Cinese erano i piedi piccoli per le donne, per alcune popolazioni del Sud-Est Asiatico il collo allungato e altro per altri popoli.
C'è una parte della popolazione che tende ad accettare le mode occidentali e, anche a cercare di assomigliare agli occidentali fisicamente o almeno ad avvicinarsi a loro anche come forma di ribellione all'uniformità imposta dalla società. Negli anni 2000 nacque la moda Ganguro tra le ragazze proprio come forma di ribellione e, molto spesso vedi giovani che, una volta smesse le divise scolastiche, vanno in giro abbigliati in maniera stramba, soprattutto nella zona di Harajuku e Shibuya.
In passato poi, subito dopo la fine della WWII ci furono donne giapponesi che per farsi più facilmente accettare dagli Americani si fecero fare delle plastiche facciali agli occhi per assomigliare più alle donne occidentali. Di questo se ne parla nel film Sayonara con Marlon Brando del 1957.
Considera che poi se prendevi la cittadinanza giapponese, prima dovevi cambiare i lnome in uno giapponese, come fu costretto a fare Delfo Zorzi, ora non è più previsto.
Mentre, c'è una gran parte della popolazione che segue le tradizioni, le usanze anche nel fare le più semplici azioni. Sono ancora troppo forti in Giappone le tradizioni, i riti (più o meno piccoli) le usanze da abbandonarle.
I salarymen li noterai perché sono in giacca e cravatta, di solito di colore grigio, blu scuro o nero e con la camicia bianca; mentre le salarywomen saranno spesso in tailleur con gonna o pantalone lungo. Difficile che troverai che vadano vestiti in maniera casual al lavoro.