Re:
thors (ethors), 27/01/2024 14:44:
rufusexc, 27/01/2024 14:19:
Ma quanto conoscete del Giappone e dei usi e costumi?
Uno dei metri di giudizio per definire una donna bella è quella che la donna deve avere la pelle chiara. Se ci fate caso le geishe si dipingono di bianco il volto proprio per questo motivo.
La nuova Miss Giappone ha infatti la carnagione chiara.
Noti l'incoerenza tra il tuo primo messaggio e il secondo?
Ti pare a te, che ragioni da Italiano. In Giappone non conta tanto l'individuo in se, ma bensì il gruppo, la società e, la sua uniformità, non a caso poco più del 98% della popolazione è di etnia giapponese e, tra gli stranieri rimanenti ci sono molti che sono di origine giapponese, ma magari nati all'estero.
Da molte persone, anche abbastanza giovani c'è una visione degli "Occidentali" come persone maleducate, sporche, eccetera, dei barbari o gaijin.*
Andare a vivere e lavorare in Giappone non è facile come farlo qui da noi. Se tu volessi aprire un'attività in Giappone, sei obbligato ad avere un socio giapponese.
Il Partito Liberaldemocratico al potere è in realtà un partito conservatore e, il suo alleato è il partito Kōmeitō, che ha le altre cose la difesa delle tradizioni giapponesi anche se non di stampo nazionalistico.
L'uniformità tu la puoi notare sull'indossare le divise scolastiche, nel vedere i vari salarymen e salarywomen vestiti pressappoco nella stessa identica maniera. Nel vedere gli autisti di bus, di treni, di taxi, guardiani e poliziotto o altro indossare tutti i guanti bianchi.
Quindi, nno è un controsenso che ci siano ancora persone che guardino ancora ad aspetti più nazionalistici e, quindi non sono d'accordo sulla sua elezione a Miss Giappone.
La società giapponese è più complessa da capire di quanto si possa immaginare.
* Una volta nella metropolitana di Tokyo, non mi ricordo se fosse il 2° o 3° viaggio in Giappone, dove stavo seduto io, c'era accanto a me uno spazio vuoto dove poteva starci una persona e mezza, quando è salita una coppia di anziani, io mi sono ristretto (incredibile a dirsi) per permettere a loro di sedersi, loro mi hanno ringraziato a gesti. Dopo che sono scesi, una donna giovane con un bambino ha preso il loro posto, ma appena si è liberato in un altro punto due posti, subito si è spostata lì.
Durante il 2° viaggio, per tornare a Kyoto da Ōsaka, prendendo un treno locale pieno di pendolari, trovo un posto a sedere, accanto a me, c'era un giapponese che, per tutto il tragitto ha tentato di farmi togliere il braccio dal bracciolo, non voleva che io appoggiassi anche solo una minima parte del braccio su di esso. Davanti a me avevo un altro signore giapponese che stava leggendo un giornale e, ogni tanto alzava lo sguardo per vedere quello che stava accadendo con un aria stupita.
Altre volte invece ho incontrato delle persone squisite e molto gentili.