Le follie dei negazionisti

Secondo alcuni (ad esempio il neurologo Miller citato qui), c'è una somiglianza tra i meccanismi delle demenza e quelli che portano una persona a credere e nelle fake news.

Ho deciso di creare questa discussione perché altrimenti intaserei Il topic dello sfogo e l'ho creata qui e non in "off topic" perché i legami con medicina, salute e scienza mi pare ci siano tutti, anche senza che le fake news in oggetto siano inviti a non vaccinarsi o non indossare la mascherina.

Fatta questa premessa, inauguro la discussione con una notizia abbastanza recente di cui mio malgrado sono venuto a conoscenza poco fa: Murato il bar Nuraghe di Borgo. Monica Cadau aveva strappato nuovamente i sigilli.

Monica Cadau ha un bar. È diventata famosa perché si è rifiutata di rispettare i dpcm sul covid e, ancora adesso, ritiene che non siano legge e che pertanto non lei debba rispettarli.
Le hanno sigillato il locale e l'hanno multata. Lei ha rotto i sigilli ed è rientrata nel suo bar. Questo per quattro volte di fila.

Tre giorni fa le hanno sigillato di nuovo il bar, ma ci sono andati giù più pesante: le hanno sequestrato le chiavi e hanno piazzato dei blocchi di cemento davanti all'ingresso.

Secondo l'articolo che ho riportato, lei rischia da 2 a 10 anni di carcere e, da quanto ho sentito in suo video di sfogo, è chiamata a pagare più di 50.000 € di multa. La cifra è molto approssimativa, perché lei parlava solo delle sanzioni più recenti.

Io capisco che le norme anti-covid siano state odiose per lei, però, tra quel che dovrà pagare in denaro e con la reclusione, ho idea che si sia rovinata la vita.
La cosa francamente mi fa anche ridere, perché questa gente ha comprato la Costituzione Italiana per difendersi dalla dittatura sanitaria, ma tra gli articola della Costituzione ce ne è anche uno che spiega come i dpcm abbiano forza di legge se ratificati in parlamento.
Ah, c'è sempre la possibilità che il giudice dichiari incostituzionale i dpcm che lei è accusata di aver infranto (può capitare perché ciascun giudice decide di testa sua), ma, fossi in lei, non ci conterei troppo.

Poco sopra ho scritto che mi fa ridere. In parte è vero, perché Monica Cadau aveva di sicuro la possibilità di capire da sola che era stata spinta in errore, però mi fa anche pena, perché realmente lei non voleva far nulla di male. Purtroppo gli avvocati di cui si fida (e dei quali continuerà a fidarsi) non le hanno mai raccontato i rischi cui andava incontro.

Il "periodo Covid" ha dato alla testa in molti, questo è un dato di fatto. Siamo, anzi sono, diventati esperti in virologia, negando l'esistenza stessa del virus, e sono tutti diventati costituzionalisti, aprendo bocca su articoli di qua, articoli di là che probabilmente cinque minuti prima non sapevano nemmeno che esistessero.
Purtroppo poi la situazione economica ha stretto di più le maglie dell'instabilità e molti, anche per sopravvivenza, hanno iniziato a fare "disobbedienza", senza però capire che per ogni gesto c'è una reazione e che poi vai incontro a problemi che aggravano la situazione già precaria.

Non saprei, a volte ci vuole solo un bel respiro e dare ossigeno alla testa.

Da una parte mi dispiace molto anche a me per quella signora, però lei ha deciso di comportarsi così e le conseguenze potrebbero essere molto difficili per lei. Chissà come andrà a finire.

Secondo episodio in questa rubrica di follie, però questa volta più controverso e incerto.

Prof no vax torna a scuola: "Sono emozionata, mi mettono all'archivio ma io sono prof"

È difficile non provare almeno un po' empatia per questa donna che compare nel video, che potrebbe anche non essere una negazionista, perché alla giornalista che la interroga risponde di non essersi vaccinata per diverse ragioni, ma la principale è che lei è vegana e che non accetta il vaccino perché è stato testato sugli animali. Le altre numerose ragioni di cui non parla, però, mi danno un certo sentore di teorie negazioniste.


Comunque, l'idea che non voglia usare un farmaco testato su animali è rispettabile, ma per me sarebbe molto interessante investigare siano quale punto si spinga la sua coerenza.

Sperimentazione animale. I risultati? Davanti ai nostri occhi

Se le fosse necessario un trapianto, vi rinuncerebbe perché è vegana? Se si ammalasse di Tubercolosi, o Difterite, rifiuterebbe di farsi curare? Quando è stata incinta, ha rinunciato alle ecografie e agli analgesici? Se uno dei suoi figli (non so quanti ne abbia avuti) avesse sofferto di una Leucemia Infantile o di una malattia rara, avrebbe tentennato davanti all'idea di ricorrere ai farmaci?

Quando scoppia in lacrime parlando di migliaia di scimmie morte durante il trasporto, mi viene difficile pensare che lei non abbia creduto a qualche bufala, e comunque il problema in questo caso non sarebbe tanto nell'uso degli animali a scopi medici, quanto nella stupidità e nella crudeltà umana, che non sono esclusive della sperimentazione, né necessarie ai suoi scopi. Insomma, è un argomento valido come critica ai metodi, ma non alla necessità.


Poi c'è la domanda: davvero crede che sarebbe stato meglio non impiegare gli animali per produrre il vaccino? La realtà, purtroppo, sembra essere che degli animali non possiamo ancora fare a meno: La sperimentazione animale contro il coronavirus.


Ultimo punto che mi rende difficile simpatizzare per lei è quando si lamenta delle 36 ore di lavoro previste anziché 18, un cambiamento motivato dal fatto che lei non ha più una mansione a contatto i ragazzi, bensì un lavoro di tipo amministrativo.
Eh... se un professore ha il privilegio di lavorare solo 18 ore a settimana perché poi passa molto altro tempo a preparare la lezione, a correggere i compiti e a fare altre cose sempre legate agli studenti, allora lei questo carico di lavoro non lo ha più. Quindi, cara signora, benvenuta nella normalità!

Non ho guardato l'intervista se non solo per dare una occhiata a chi fosse la professoressa (perchè conosco qualcuno in questa posizione e avevo la curiosità di sapere se per caso era una che appunto conoscevo). Chi più chi meno ha le sue convinzioni che porta avanti in un modo o nell'altro... queste sue scelte poi possono avere effetto solo su di sé o anche su altri.

Io non mi posso definire animalista perchè non ho mai preso parte a proteste o a movimenti pubblici riguardo a questi temi. Ho molto rispetto per la vita degli animali (tanto che cerco davvero di non nuocere a nessun animale - che siano anche ragni formiche o insetti... ma perdonatemi per le zanzare) ma so che la sperimentazione animale seppur brutta, è necessaria per il progredire della ricerca scientifica (solo se fatta a fine di bene, se invece vengono fatti esperimenti su animali per qualcosa di militare o di male, propongo come cavie gli umani che ci hanno pensato XD). Io stessa per un periodo ho dovuto fare qualche esperimento con animali ed è stata la parte più brutta del mio lavoro XD

Tutto questo perchè in realtà volevo dire e sperare che la signora in questione non eviti di ricorrere ai farmaci che ci sono per curarsi se ce ne sarà bisogno ma soprattutto per curare chi a lei è affidato. Della serie, non sprechiamo quello che è stato fatto perchè allora sì che ci sarebbe da indignarci: sono stati uccisi tot animali per arrivare a questo farmaco, adesso non utilizzarlo sarebbe rendere vano il sacrificio degli animali.

Le insrgnanti no vax che si lamentano di essere adibite ad altro ruolo, forse si dimenticano che è prassi comune farlo anche quando un'insegnante è in dolce attesa.... e non mi sembra che nessuno se ne lamenti, o quando ha problemi di salute, soprattutto se legati a voce, tiroide o altro (tra l'altro sono problemi legati proprio a questa professione)..... E questo per tutelare sia gli insegnanti che gli alunni.... E questo piangere e strappare le vesti per un cosa simile mi fa un po' ridere..... Non li mettono a fare i bidelli, ma in segreteria, archivio o biblioteca........ Anch'io ho lavorato in archivio durante una supplenza, era il 2003, non c'era il Covid, era giugno, lezioni finite, ma supplenza ancira in atto. Ho lavorato volentieri e non ho mai pensato che non fosse un laviro adatto a me. Era un lavoro. Punto.

Nuovo capitolo delle follie negazioniste dedicato ai soldi, che si divide in due sottorami almeno per me interconnessi:
- le sanzioni da 100€ per gli over 50 non vaccinati, che stanno arrivando in questi giorni.
- i fondi di sostegno per i medici no vax esclusi dal lavoro.


Riguardo al primo punto, nel mio paesetto c'è un postino no vax e questo sta consigliando a chi riceve le raccomandate dell'Agenzia delle Entrate di non farsi recapitare la lettera. Altri suggeriscono di rifiutarla aggiungendo un messaggio del tipo: "proposta contrattuale rifiutata".

Ora, quando ho sentito queste cose, mi sono chiesto: "ma l'Agenzia delle Entrate, come risponderà al rifiuto della propria notifica?" E francamente penso che tutti i no vax farebbero bene a porsela anche loro questa domanda.
Comunque io ho trovato una risposta qui: Si può rifiutare una raccomandata?

Per farla breve: nel caso di destinatario assente, la raccomandata finisce in giacenza e per l'Agenzia delle Entrate, passati alcuni giorni (credo una decina), l'atto si considerano notificato; in caso di rifiuto, al contrario, la raccomandata si considera come ricevuta, ma il destinatario non potrà più ritirarla.

Per dirla con parole ancora più semplici: non ci si guadagna proprio nulla, anzi... si entra in un iter sconsigliabile.



La seconda questione in realtà è nata diversi mesi fa, da parte di gente come questa: Szumski, il comitato lancia una raccolta fondi per i sanitari no vax sospesi (articolo del 21 ottobre visibile solo su abbonamento) .

Per chi non lo sapesse, Szumski è sindaco e medico di base in un paesetto di Treviso. Ha rifiutato il vaccino e vanta di aver curato tutti i pazienti affetti da covid che gli si sono presentati. In realtà quelli troppo gravi per curarli li ha rifiutati, e quindi la sua statistica mi lascia parecchio dubbioso.

Nell'articolo c'è anche un pezzo che mi pare surreale e pure offensiva:

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C’è stato anche un momento di commozione quando gli organizzatori (dell'incontro pubblico con Szumski e altri relatori) hanno ricordato Ilves Parpinello, un amico del Comitato e di Szumski, 65 enne venetista no vax morto a settembre a causa del contagio da Covid. «Un uomo buono, un patriota. Non voleva disturbare il dottor Szumski che era in vacanza ed è morto perché mancava un medico per curarlo».

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Per il resto non ho molto da aggiungere, tranne il fatto che queste raccolte fondi, in qualche misura, stanno funzionando. Mi immagino che i principali sostenitori siano gli stessi pensionati raggiunti da una raccomandata, i quali preferiscono dar sostentamento ai medici che non si fidano della medicina piuttosto di sanare la propria posizione fiscale.
Ah, Szumski adesso è in pensione, quindi non dovrebbe beneficiare di queste generose offerte, e credo continui a fare il guaritore suggerendo cure alternative al vaccino.

Io mi chiedo se i medici no vax lo siano solo nei confronti del vaccino del Covid o anche di quelli ormai obbligatori e pediatrici...

sintakil, 22/04/2022 17:29:

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Io mi chiedo se i medici no vax lo siano solo nei confronti del vaccino del Covid o anche di quelli ormai obbligatori e pediatrici...

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Molti si sono lamentati perché per il vaccino chiedono la firma per l'assunzione di responsabilità. Queste persone forse non sanno che bisogna firmare anche per i vaccini obbligatori (quelle per i neonati ad esempio).

Oggi c'è anche la "moda" a negare qualsiasi cosa dicono le autorità. Se il vaccino fosse stato pagamento, lo avrebbero preteso gratis, dicendo che è un diritto alla salute.
C'è molta follia in giro

sintakil, 22/04/2022 17:29:

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Io mi chiedo se i medici no vax lo siano solo nei confronti del vaccino del Covid o anche di quelli ormai obbligatori e pediatrici...

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C'è di tutto un po'. Szumski, ad esempio, mi pare sia di quelli che dicono: "Io non sono un no-vax, perché i vaccini li ho sempre fatti, ma questo per il covid non è un vaccino!"

Gaia-77, 22/04/2022 22:46:

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Molti si sono lamentati perché per il vaccino chiedono la firma per l'assunzione di responsabilità. Queste persone forse non sanno che bisogna firmare anche per i vaccini obbligatori (quelle per i neonati ad esempio).

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Assunzione di responsabilità... sì, in effetti è anche questo, ma il nome giusto sarebbe consenso informato.
L'idea di base mi pare giustissima: se tu medico, proponi una cura al pazienze, prima di iniziarla devi fornire tutte le informazioni necessarie.
E come si certifica questo? Con una firma.
Di conseguenza, la responsabilità che si assume il paziente è quella di affermare di essere cosciente di quel che gli verrà fatto e, quindi, anche di conoscerne anche i rischi.
Ciò significa che se tali rischi si concretizzano, non potrà accusare il medico di avelo ingannato. Però questo non vuol dire (o almeno non dovrebbe, perché qualche magagna capita sempre) che il paziente sfortunato venga abbandonato dal sistema sanitario.