10 19/03/2011 18:42
In Italia abbiamo ricominciato a parlare di nucleare, a vent'anni circa dall'ultimo referendum che bloccò il progetto italiano, dove a quei tempi era all'avanguardia in Europa.

Ora, nell'era della crisi energetica, saltiamo fuori che ri-vogliamo le centrali.

Ora lì per lì sarei d'accordo, ma dopo una bellissima conversazione con un professore/ingegnere non sono più sicuro.
Lui dice che effettivamente l'energia nucleare è una cosa meravigliosa, ma la utilizzeremo non per lanciare il settore energetico in una nuova era d'oro, come vent'anni fa, ma per rifornire di energia le case, in un certo senso non ci guadagna nessuno, per gli utenti diventa una spesa, le ditte non avrebbero il guadagno che ci sarebbe stato tempo fa. Il punto però è che effettivamente di energia serve, diminuire le emissioni di carbone fossile ormai deve diventare una prerogativa di tutti gli stati, ma il nucleare in Italia andrebbe bene se si iniziasse un progetto di sperimentazione, di studi selettivi su questa energia per arrivare a centrali di V-VI generazione con meno scorie e meno pericoli, invece i nostri politici vogliono costruire 4 centrali, dimenticando che noi siamo indietro di più di 20anni, non abbiamo una storia sul nucleare importantissima che gli altri stati hanno. Questo ingegnere non voterebbe a favore del nucleare se lo scopo dello Stato è creare "fabbriche", da nulla, senza la minima esperienza, senza una sperimentazione accurata.

Adesso sono d'accordo con lui, tralasciando la crisi che c'è in Giappone, evento più unico che raro dove nessuno poteva costruire un qualcosa contro eventi sismici del genere, in più bisogna comunque mettere in conto che il nucleare è sempre un energia poco domabile, imprevedibile, un guasto ad una centrale porterebbe danni serissimi e questi danni non si possono prevedere.
Le barre che danno energia nucleare sono incandescenti fino a oltre 1000 gradi, quindi serve un sistema di raffreddamento potente, ma (guarda in Giappone) se manca il raffreddamento l'esplosione è dietro l'angolo. E' vero anche che oltre i 100km di distanza le radiazioni subite non portano danni eccezionali alla popolazione, ma entro i 30km il danno può essere devastante.

Alla mia domanda di come mai le radiazioni di Cernobyl sono arrivate in Italia (andavo in giro da piccolo con mio zio in Trentino a fare le rilevazioni con il contatore geiger) la risposta fu che ci furono eventi atmosferici straordinari che portarono le radiazioni fin qui da noi. Allora mi dico che se succede sempre un "evento straordinario" ogni volta che c'è un problema ad una centrale siamo fritti, il mio pensiero ora è diventato che questa energia è troppo imprevedibile, seppur ottima.

Quindi io voterei, se ci fosse un referendum, per il No, e voi?

PS Spero di esser stato chiaro nel intraprendere questa conversazione con tutti voi, è importante poter discutere di avvenimenti importanti come questo per un giusto confronto di idee che porterebbe a tutti noi maggior sapere sull'argomento, non credete?