Moi dix Mois

che perle di saggezza

cmq qst bisogna farlo leggere a chi vede i gruppi cm i M10M o i miei Adorati Malice Mizer,solo cm dei ragazzi(anzi ke poi li scambiano tutti per donne) Travestiti,Gay,ridicoli e che fanno pena perchè si vestono così!
invece sono davvero incantevoli!!

Esatto!!!

grazie per questa nota Ronin!!!

e comunque ho trovato quel dannato pezzo di intervista, dove Mana spiega:

Mana: La mia concezione è fare qualcosa che unisca il bello e l'oscuro.

oscuro: i colori direi... e le croci... poi gli spruzzi di sangue sulla sua jeune fille bianca... etc etc etc...
bello: penso che si riferisca alla bellezza femminile, d'altra parte in alcuni momenti sembra proprio... una bella donna!!!

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Scritto da: kurasa no syoozyo 23/07/2006 13.38
Esatto!!!

grazie per questa nota Ronin!!!

e comunque ho trovato quel dannato pezzo di intervista, dove Mana spiega:

Mana: La mia concezione è fare qualcosa che unisca il bello e l'oscuro.

oscuro: i colori direi... e le croci... poi gli spruzzi di sangue sulla sua jeune fille bianca... etc etc etc...
bello: penso che si riferisca alla bellezza femminile, d'altra parte in alcuni momenti sembra proprio... una bella donna!!!

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aggiungo una piccola nota di patologia genetica: la sindrome di Morris viene detta "malattia delle belle donne": si tratta di individui con geni maschili e corpo femminile, pare che siano quasi tutte (o tutti, a seconda dei punti di vista) molto belle/i

verissimo!!mana sembra davvero una bella donna!!mamma mia!!perfetta!! a dire il vero è molto meglio Donna che uomo nn c'è paragone

anche se non sono i M10M riguarda sempre Mana, per cui posto qui (la cartella dei Malice Mizer non la guarda mai nessuno... )

Coi Malice Mizer, Mana ha girato ben due film relativi a due periodi importanti del gruppo.
Il primo, Verte Aile (Gackt Era), nasce come combinazione con la traccia Bel Air dell'album Merveilles. Il film, girato in Francia, narra la tragica storia di una coppia separata dalla morte e riprende i momenti felici di essa, l'agonia dell'Eroina, che muore alla fine del film, e il baratro dell'Eroe (Camui Gackt) conscio della futura morte della sua bella.
Mana nel film interpreta la cameriera del castello dove abitano i due e la prostituta di spicco del locale dove l'Eroe si reca affondando i suoi dolori nell'alcool.



L'altro film, Bara no Konrei (Il Matrimonio della Rosa, Klaha Era) è più comprensibile e meglio fatto: trattasi che della storia di Dracula riscritta in chiave Malice Mizer.



Entrambi i film hanno la soundtrack curata dal gruppo, e sono muti.


io non li ho visti, ma ora sapendo che esistono vedrò di procurarli...

certo che lo sapevo!!!

Il mio Gacktucciolino!! anche se nn mi ha entusiasmato più di tanto il primo film,al contrario della canzone Bel air che è a dir poco stupenda!
invece il secondo film nn l'ho visto,anche perchè per me i Malice Mizer dopo che se n'è andato Gackt,nn valgono parecchio!visto che lui aveva dato un tocco maggiore di passionalità e dolcezza che hanno reso meraviglioso e ineguagliabile quel gruppo!!

cavoli! sei ben informata!!!
a proposito... guarda che ho trovato gironzolando in internet... è una fan fict scritta con il punto di vista del tuo caaro Gacktuccio prova un pò a vedere che dice ( è scritta bene, sembrano proprio delle confessioni, ma dubito che Gackt e Mana siano realmente così... ) leggi leggi!!!



Anche se forse abbiamo avuto più lacrime
che sorrisi,
~ti sarò vicino~
e questo
è ciò che farò per te

Solo tu, sii sempre vicina a me e non cambiare
perché fin da quando ti ho tenuta stretta nelle mie braccia
ho avuto questo presentimento

[Kimi no tame ni dekiru koto – Gackt ]


Non sono mai stato particolarmente coraggioso, è vero. Il coraggio non è sicuramente una mia virtù, eppure ne ho tante. Molti mi invidierebbero, e molti lo fanno, ne sono sicuro.
Ma non mi era successo di provarne così tanta, di paura, come quella volta. Come in quel pomeriggio..
Quel pomeriggio è stato probabilmente uno dei peggiori di tutta la mia vita. Me lo ricordo così bene, ma non riesco a parlarne senza fare confusione. Non riesco ad essere razionale.
Ero dannatamente preoccupato, pensando di doverlo vedere quel giorno stesso. Di dovergli parlare. Magari spiegare la mia decisione. O peggio, di essere costretto ad ignorarlo.
Non ho mai voluto farlo soffrire, eppure in sua presenza non sono mai stato capace di comportarmi come dovrei. Diventavo presuntuoso e stronzo, quando mi guardava con sui bellissimi occhi da principessa.
O forse le uniche volte in cui ero me stesso, presuntuoso e stronzo, era in sua presenza.

Dovevo firmare le ultime carte, per ufficializzare tutto. Dopo aver firmato sarei diventato ufficialmente un uomo libero. Libero di iniziare una propria carriera solista (che poi, devo dire, è andata molto meglio di quanto pensavo. Ma questo è un altro paio di maniche. Ne parlerò, magari, più avanti. In ogni caso devo dire che, dal punto di vista professionale, è stata un’ottima decisione). Avrei dovuto essere felice, finalmente, dopo troppo tempo passato a fare cose che non mi soddisfacevano del tutto, e invece non riuscivo a mangiare nulla. Il cibo mi faceva venire semplicemente una grandissima nausea, ecco tutto. La colazione, mi sembra inutile aggiungere, che la mattina non la feci. Fissai per una ventina di minuti il piatto pieno, poi mi alzai e mi vestii. Come se dovessi morire quel giorno stesso, come se il domani fosse solamente una stupida invenzione completamente senza senso.
Il tragitto che separava il mio allora modesto appartamento dalla casa discografica era brevissimo, meno di una ventina di minuti di cammino, ma decisi in ogni caso di prendere il taxi. Speravo, credo, che prima arrivavo, prima sarei uscito, e prima mi sarei liberato dell’ansia. Ero molto nervoso.
Arrivato, mi diressi senza pensarci due volte verso lo studio dove avrei dovuto firmare i documenti e liberarmi. Non mi voltai neanche per un secondo, e spedito contavo i passi che mi separavano dalla porta. Quattro, tre, due, uno..
Speravo di non incontrarlo. Di non doverlo incontrare. Il solo pensiero mi faceva star davvero male, e continuavo ad affrettare il passo, praticamente correvo. Il più veloce possibile. Il più lontano da lui.

Ma il destino, il tuo filo rosso del destino, non ha voluto che andasse a finire così. Che me ne andassi via da lì, senza salutare. E così mi ritrovai in sala d’attesa. Cinque minuti passati a fissare il soffitto. Poi il rumore della porta che si apre. Ricordo quel momento in modo così chiaro, la paura che ho provato vedendoti. Nonostante tutto il bene che mi faceva, guardarti negl’occhi, guardare la tua bellissima figura, quel giorno, quel dannato pomeriggio, ebbi una paura terribile.
Paura di farti del male. Di nuovo. Per l’ennesima volta.
Quei pochi secondi di silenzio sono stati tremendi. Tremendi e lunghissimi. E vuoti.
”Gackt.”, solo il mio nome e nulla più. Un saluto, nulla. Neanche formalità e buone maniere. Dove avevi lasciato i tuoi modi principeschi, quel pomeriggio? Eri chiaramente deluso ed arrabbiato con me, e non potrò mai darti torto. Era chiaro che provavi in tutti i modi a non tradire emozioni, con la tua espressione da bambola di porcellana, ma riuscii a capire tranquillamente quali sentimenti provavi in quell’istante. Ti conoscevo troppo bene, lo sai.
”Manabu.”, ti ho chiamato per nome, quella volta. Quel pomeriggio. Non so neanche perché. Lo facevo raramente, e di solito solo per aggiungere un po’ di enfasi alle nostre chiacchierate fatte di troppe cose non dette.
”Così te ne vai.” Sentirlo dire, in questo modo così indifferente e apatico, da nient’altri che lui rese definitivo il fatto che lasciavo i Malice Mizer, amici, parenti di sangue. Sarebbe stato strano, andare avanti senza di loro. Ma tutti i vuoti si possono colmare, mi dissi. E, pian piano, me ne convinsi.
Lo guardai nel modo più intenso possibile. Lo ammetto, volevo fare un’uscita di scena gloriosa, degna di me.
Annui. La mia gola era secca come non lo era mai stata, e ingoiare la saliva era doloroso.

Se solo potessi tornare ora a quel pomeriggio, Mana, cambierei tutto. Ti andrei incontro, ti abbraccerei e, in lacrime, ti chiederei di capirmi e di perdonarmi. Per l’ultima volta.
Se solo potessi tornare ora a quel pomeriggio, Mana, te lo direi, . Te lo direi che ti amavo allora e che ti amo tutt’ora. E che mai smetterò di farlo.

Perché i suoi occhi, così belli e tristi, mi hanno fatto innamorare di lui. Il suo sguardo. Indescrivibile. Sempre perfetto ed elegante. Non ho bisogno di stupide foto, come adolescenti che tengono incorniciate le foto dei propri idoli accanto a letto, non ne ho davvero bisogno. Perché io, i suoi occhi, li vedo ogni notte quando chiudo gli occhi e mi addormento.

E al risveglio mi pento di tutto ciò che ho fatto quel pomeriggio.


[ continua … ]



Nota dell’autrice: perché sono sempre stata convinte che nell’autobiografia di Gackt mancasse un capitolo ^_^.

secondo tempo!!!

Addio... alla preziosa persona che ho amato
Le lacrime sgorgate diventano neve
Addio... al me che fino a ieri piangeva
Chiudo quietamente gli occhi

Con noncuranza ho scrollato le spalle
e mi sono appoggiato al davanzale
Un po' goffo
io sorridevo
Mi hai dato un leggero bacio sulla guancia
e ho guardato per tutto il tempo
te che camminavi

[ Gackt – sayonara ]



Durante tutte le riprese del film sono stato molto impegnato e ho avuto poco tempo per tornare in dietro con la memoria. Credo di essere un attore discreto, e spero che tutti i miei fans e quelli di Hyde non ne rimangano delusi. Moon child sarà un successo!!
Appena finite le riprese mi sono preso un bel po’ di tempo per riposare e riprendermi dal duro lavoro.
Pessima, pessima idea. La verità è che io dovrei stare sempre a fare qualcosa, perché sennò mi torna in mente lui e quel periodo che tento, ormai da anni, di dimenticare. Magari vado dagli Utaban, così mi distraggo un po’.
Per uccidere la noia (più che altro i ricordi) passo le giornate con la televisione accesa. E’ stato inquietante quando, ieri, ho visto un mio PV mentre andava in onda. La canzone e il video mi soddisfano molto, credo di aver fatto un ottimo lavoro, ma è una sensazione stranissima.
Mi ricorda quando, la prima volta, io e Mana sentimmo una canzone dei Malice Mizer alla radio.

Pioveva tantissimo. Sentivo sui tetti del suo appartamento le gocce che continuavano a cadere. Era una melodia davvero orecchiabile; stavo considerando di metterla come intro di qualche nostra canzone. Continuavo a pensare che Mana sarebbe stato sicuramente entusiasta di questa mia idea. Volevo vederlo contento di me. Iniziò a tuonare. Mi alzai dalla poltrona e accesi con uno sforzo quasi sovrumano la radio. E.. Quelle note.. Non potevo davvero crederci! Tuttora mi sembra davvero incredibile. ILLUMINATI. E la mia voce era lì, cantavo (non potei far a meno di sorridere compiaciuto pensando di essere veramente un discreto vocalist.)
Ora inizia la parte meno gloriosa di quel giorno, ovvero quando mi misi ad urlare come una ragazzina. Ad urlare il suo nome, aggiungerei.
”Mana! Mana! Manabuuuuuuuu!” urlai il più forte che potei. Credo di aver sentito i lamenti della vicina di sotto, che non approvavo tutto il casino. E dire che ho una voce così gradevole. Ad ogni modo, lui arrivò poco dopo, correndo. Preoccupatissimo. Come non l’avevo mai visto. Avrà creduto che il vocalist più bravo che abbia mai avuto l’onore di sentire sia impazzito. Mi sentii compiaciuto, vedendolo soddisfatto per me.
Quando sentì la radio accennò un sorriso, che, lo confesso, ricordo ancora e che mi ha riempito di gioia e di soddisfazione come pochi altri hanno saputo fare. E’ terribile quando mi accorgo che nessuno sarà mai capace di sostituirlo.
Restammo così, per tutta la durata della canzone, a guardarci occhi negl’occhi ascoltando lusingati la canzone. Avevamo, e abbiamo tutt’ora, un ego notevole, noi due. E’ una delle cose che ci univa, all’epoca.
Quando finì la canzone, restammo per qualche attimo in silenzio. Poi andammo uno incontro all’altro e, per la prima volta da quando lo conoscevo, Mana mi degnò di un abbraccio. Indimenticabile.

La mattina successiva avevo capito tre cose fondamentali, che in seguito avrei tenuto in mente pe molto tempo. La prima è che farlo con un uomo vestito da donna su una poltrona ottocentesca è davvero un’esperienza unica nella vita.
La seconda è che Mana non mi avrebbe mai tenuto in conto dal punto di vista professionale, in quanto per l’ennesima volta aveva rifiutato una mia idea per il miglioramento di una canzone. Ne rimasi veramente deluso e offeso. Ma, in realtà, me ne accorsi soltanto molto tempo dopo quella sera.
E la terza, e più terribile cosa, era che amavo alla follia Manasama.

Non so se voi che leggete ora ciò che scrivo vi siete mai innamorati seriamente di qualcuno. Vi auguro di no, può cambiarvi completamente la vita. In peggio o in meglio sarete voi a deciderlo.
In ogni caso, vorrei darvi un piccolo consiglio. Credo di averne passate tante, nella mia vita, e vorrei rendervi partecipi dei miei consigli per il vostro futuro, anche se non sono né tenuto né pagato per farlo.

Non lasciatelo andare. Non salutatelo con un misero bacio sulla guancia dopo una delle serate migliori che possiate ricordarvi. E non, vi prego di non farlo, non ignoratelo la mattina dopo.
Perché rischiate di perdere la cosa più bella che abbiate mai avuto l’onore di vedere e di toccare.

I sensi di colpa non vi abbandoneranno neanche un secondo.




allora, che mi dici???

eheh...ben informata ,ma io sn un investigatrice doc!! (cmq sempre tutto grazie a te!! )

cmq.... Meraviglia delle Meraviglie!!!è scritta davvero bene!!
io ho sempre immaginato,cioè mi sarebbe sempre piaciuto pensare che,quello ke infondo è scritto qui corrisponda alla realtà
Qst buffa idea me la sono fatta guardando i video e i live dei Malice,sono troppo carini qnd stanno insieme!! e sembra davvero che in un certo senso si amano! a te no???

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La mattina successiva avevo capito tre cose fondamentali, che in seguito avrei tenuto in mente pe molto tempo. La prima è che farlo con un uomo vestito da donna su una poltrona ottocentesca è davvero un’esperienza unica nella vita.

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qst pezzo mi ha lasciata perplessa!! cioè diciamo la bambolina di porcellana la posso fare pure io,la poltrona si procura ma io sn donna

Mi è piaciuta parecchio la prima parte,qnd il mio Gacktuccio( ) deve lasciare i Malice Mizer....(lo avrei ammazzato!!perchè te ne sei andato )
Su qst cosa,sempre grazie alle mie ricerche,ho trovato che nn si sa bene perchè Gackt se ne sia andato dai Malice Mizer,certi dicono che sia stato Mana a cacciarlo,per una specie di rivalità fra prime donne mentre altri dicono che sia stato Gackt ad andarsene spinto sia da questioni finanziare che per altro : ne sai qualkosa tu kurasa???

Hum... io sapevo la versione della rivalità tra i membri del gruppo... in particolare credo tra Gackt e Mana. poi mah! tutto è possibile...

comunque hai ragione, sembra che tra i due ci sia qualcosa guardando i video e alcune foto... però non sò... sembra quasi che si divertano a dare inpressioni equivoche per me

poi magari è tutto vero heh! non lo sapremo mai...