00 15/02/2024 21:30
È una domanda a cui non so rispondere. Eppure ne tengo sempre un barattolo che uso per dolcificare i dolci, mentre lo zucchero lo uso esclusivamente per budini e cioccolate calde, che faccio raramente e abbastanza amare. Quindi nel tempo che mi occorre per finire 750g di zucchero, posso tranquillamente consumare 2-3 kg di miele.

Ora, sino ad oggi davo questo per attendibile:


NON c'è alcun vantaggio salutistico o nutrizionale nell'usare il miele al posto dello zucchero

(Dario Bressanini - Il miele)




Tuttavia, poco fa, mi sono imbattuto su codesto articolo:


Il miele è un alimento dalle numerose virtù, come dimostrano numerose ricerche scientifiche. Proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, cicatrizzanti e antibatteriche.

Studi recenti fanno emergere anche il potere antimicrobico del miele contro alcuni batteri patogeni responsabili di gastrite, ulcere, malattie della pelle e degli occhi.

Benefici delle moltissime varietà prodotte e disponibili in commercio come dimostrano i risultati dell'attività del settore dei confezionatori di miele di Unione Italiana Food, presentati a Milano.

[...] "il miele contiene glucosio e fruttosio, zuccheri semplici e polifenoli, e ciò rappresenta un indiscusso vantaggio e l'indice glicemico, cioè la variazione della glicemia nell'unità di tempo, è minore rispetto all'incremento che si osserva con il saccarosio. Gli zuccheri contenuti nel miele fermentano nell'intestino comportandosi come sostanze prebiotiche che vanno a nutrire la flora batterica. Si innesca, così, quel processo benefico per il nostro organismo che viene potenziato dall'associazione con i probiotici contenuti nei latticini". (Silvia Migliaccio, endocrinologa e nutrizionista, Presidente Società Italiana di Scienze dell'Alimentazione )

[...]

Infine il miele, secondo questi studi, è anche afrodisiaco, riuscendo a stimolare la secrezione di testosterone e, quindi, ad aumentare il desiderio maschile grazie a nutrienti e sali minerali come il boro.

(ANSA)



Quindi adesso sono molto combattuto. Avrà ragione il mio stimato chimico di quartiere, o Silvia Migliaccio?

Credo che continuerò a usare il miele con un atteggiamento agnostico, senza pretendere nulla ma sperando che le sue mirabolanti virtù non siano del tutte inventate (e che si riferiscano davvero al miele e non a propoli e pappa reale).

E voi ve la sentite di prendere posizione?