La sua sorellastra aveva tutto: bellezza, una buona educazione, persino poteri sovrannaturali. Lei al contrario era la figlia indesiderata: trasandata, senza alcuna educazione né poteri, era considerata alla stregua di una serva. Persino il suo migliore amico, che era sempre stato dalla sua parte, aveva finito per sposare la sua sorellastra. Vista come un fastidio, è stata cacciata di casa e data in sposa ad un uomo che si dice essere orribile e spietato. Ma sono davvero reali le voci sul suo futuro marito?
Questo è un anime uscito nell'estate appena passata. A dispetto del titolo, non appartiene solo al genere sentimentale, ma anche a quello drammatico e a quello soprannaturale. Ufficialmente rientra anche in quello storico, ma, almeno a mio parere, la parte fantastica lo annacqua parecchio. Comunque una atmosfera da inizio XX secolo c'è tutta.
Allora. Prendete cenerentola, aggiungeteci un matrimonio combinato, un promesso sposo dai modi non proprio accomodanti, ma che però... Ecco, questi ingredienti sono solo una parte della trama, perché bisogna aggiungere le battaglie contro creature sovrannaturali e gli intrighi fra le famiglie dell'impero. Mescolate il tutto e otterrete un risultato con qualche brutto difetto, ma non spiacevole.
Complessivamente, appunto lo considero un bell'anime, però voglio sviscerare le componenti del voto un po' in dettaglio.
Comparto tecnico: decisamente buono, sia per disegni e animazioni, si per le musiche.
Trama: buona anche questa. Ci sono abbastanza azione e combattimenti per movimentarla. Soffre però di alcune parti piuttosto insensate, in particolare il tempismo con cui le famiglie compiono le proprie mosse, cosa che gli autori farebbero bene a rivedere.
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Miyo Saimori, la protagonista, in realtà è discendente della famiglia Usuba (famiglia nota per i propri poteri ma al tempo stesso segreta...). Viene trattata come una serva perché sembra non possedere abilità sovrannaturali, eppure mantiene un valore notevole perché le capacità magiche potrebbe comunque passarle ai figli. Noto questo, per quale motivo la famiglia cui appartiene (Saimori) e quella alleata (Tatsuishi) se la lasciano scappare, mandandola in sposa a Kiyoka Kudo? Ok, il capo famiglia Saimori è un idiota, ma, considerano gli sforzi che poi compie il signor Tatsuishi per riprenderla, ma dove cavolo avevano la testa? Se si fossero svegliati prima, l'anime finiva alla prima puntata e tutti erano felici e contenti.
E lo stesso ragionamento vale anche per l'imperatore, che aveva tutto il tempo per organizzare un matrimonio di proprio gusto, e invece entra in gioco in ritardo, tra l'altro con poteri che dovrebbero appartenere solo agli Usuba...
Personaggi: sono vari, un po' stereotipati, ma nel complesso ben curati. Il secondo peggiore è la protagonista, perché c'è una situazione in cui mi è parsa tanto stupida, debole e fragile da far paura. In generale è anche più che accettabile, e di certo muove il pubblico a compassione. Peccato che tenda a ripetere un po troppo spesso le stesse cose...
Riguardo alla situazione particolare, mi riferisco a quando....
... lei viene trattenuta dagli Usuba e crede all'affetto del nonno e di Arata. Porca miseria, gli Usuba l'hanno dimentica per più di un decennio, permettendo che venisse umiliata giorno dopo giorno, e si sono ricordati di lei sono perché hanno notato il riaffiorare dei suoi poteri. A gente del genere, Miyo doveva dire le cose peggiori, trattarli da merde quali erano, e invece... chiede scusa anche a loro...
Il peggiore di tutti però è Arata. Non mi è piaciuto perché è troppo incoerente. Prima calunnia pesantemente Kiyoka per allontanare Miyo da lui, e dopo cancella tutte le sue prerogative e non solo porta la ragazza dal promesso sposo, ma rende anche pubblico a tutti i presenti che Miyo è della famiglia segreta degli Usuba e che è straordinariamente potente. E in più, dopo esser diventato stupidamente incauto, diventa pure di buon cuore, perché rinuncia alla ragazza, al bene degli Usuba, e se ne torna a casa da solo.
Consigliatissimo a chi ama i fantasy sentimentali e le scene lacrimevoli.