00 12/10/2019 17:07
Tifone Hagibis, Giappone trema: due morti e 3 dispersi, un milione di evacuati

Balla a lungo, più di 20 secondi, e scricchiola la casa a due piani di legno e mattoni, pareti spesse non più di 10 centimetri, a Tokyo nord. Poi torna il rumore della pioggia fitta e calda che tamburella il tetto sottile. Un terremoto di magnitudo 5,7 mentre si è in attesa del più potente tifone degli ultimi 61 anni ha colpito nel tardo pomeriggio la costa orientale: va così in Giappone. Una scossa avvertita distintamente nella megalopoli di Tokyo-Yokohama con tutta la popolazione chiusa in casa dalla mattina dopo aver messo sacchetti di sabbia davanti ai portoni e fatto scorta di cibo, acqua e batterie perché il ciclone Hagibis è il più potente ad abbattersi sul paese negli ultimi 61 anni, con venti oltre il 200 kmh. Il tifone è classificato di quinta categoria, la peggiore, e 5 è anche il livello di allerta, il più alto.

In realtà, mentre infuriano piogge torrenziali, nella capitale tutto pare sotto controllo grazie alla meticolosa organizzazione che da tre giorni spiega per filo e per segno ai cittadini che cosa accadrà dal punto di vista meteo e da quello della vita della città, dal traffico ferroviario ai servizi pubblici. E i giapponesi si adeguano senza fare una piega: ognuno fa la sua parte, si sta chiusi in casa, anche costasse un finesettimana di vacanza.

Immaginate l'effetto se alla stazione Termini rimbombassero annunci e scritte sulle lavagne elettroniche tipo: "E' in arrivo un tifone, saranno soppressi numerosi treni, siete pregati di modificare i vostri programmi, di non uscire di casa e grazie della comprensione".

Per ora la protezione civile giapponese (Japan's Fire and Disaster Management Agency, (Fdma) segnala due morti: un automobilista di 41 anni, la cui vettura è stata portata fuoristrada dal vento a Ichiara, e un uomo travolto da una frana nella prefettura di Gunma. E sono 33 i feriti causati dal crollo di alcune villette di legno, 300mila gli edifici al buio. Tre i dispersi. Pronti i piani di evacuazione di sette milioni di persone: 900mila le persone effettivamente costrette a lasciare le abitazioni.

FONTE: IL MESSAGGERO