00 11/02/2018 12:44


Da un paio di giorni un’automobile viaggia nello Spazio profondo. È la Tesla Roadster lanciata martedì 6 febbraio dalla compagnia spaziale SpaceX, durante il volo inaugurale del suo Falcon Heavy, il razzo più grande e potente disponibile sulla Terra. Il lancio è stato un successo ed è servito per testare le capacità del razzo e dimostrare ai clienti di SpaceX che potranno affidare i loro costosi e pesanti satelliti alla società di Elon Musk, per collocarli in orbita e metterli in servizio. Musk aveva promesso di portare in orbita la sua Roadster e di farle inseguire Marte, ma le cose sono andate un po’ diversamente e la prima automobile elettrica nello Spazio è destinata a fare un viaggio molto più lungo del previsto.

Perché proprio un’automobile
Il modo di dire in inglese “non è scienza dei razzi” (“it’s not rocket science”) per distinguere una cosa semplice da quelle complicate ha un suo fondamento: ogni lancio spaziale ha numerose variabili e rischi, il malfunzionamento di un minuscolo componente può causare la distruzione del razzo e del suo carico. Per questo motivo nei voli sperimentali si utilizzano carichi di prova senza alcun valore, soprattutto se confrontato con quello dei satelliti da decine di milioni di dollari. Nella conferenza stampa dopo il lancio del Falcon Heavy, Musk ha raccontato che di solito per questi test si fanno scelte “noiose”, inserendo per esempio nel vano per il carico (sulla punta del razzo) cose pesanti come blocchi di cemento, e di avere pensato che si potesse fare qualcosa di più stupido e divertente: “Perché anche le cose ridicole sono importanti”.




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E' bellissimo il video, impressionante



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Se pensi di non potercela fare, non ce la farai mai. Anche se si tratta di una cosa facilissima. E questo vale per ogni cosa. (Oh mia Dea).