L' ultimo film visto? (vecchio)

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manuenghel
00giovedì 30 maggio 2013 07:29
Ieri sera ho visto al cinema Akira!

manuenghel
00sabato 8 giugno 2013 08:07


Volete piangere davanti ad un bel film? One Day fa proprio per voi, anzi fa per noi. Io non disdegno di vedere un film romantico, sopratutto se è originale e pieno di pathos. Questo film narra di dodici anni di vita di due ragazzi innamorati, ma che il destino li ha fatti allontanare per poi re-incontrarsi. Il personaggio principale non è il classico ragazzo di buona famiglia scavezzacollo, ma un ragazzo ricco e persino crudele sia con se stesso che con le persone che gli stanno vicino. La vita gli riserverà non poche sorprese, come l’incontrare la donna della sua vita e la malattia della madre. Parallelamente c’è una ragazza normale, un po’ secchiona, ma intraprendente e desiderosa di vivere. Anche per lei la vita scorre con alti e bassi, ma l’incontro con quel ragazzo ricco gli cambierà la vita. I due purtroppo vivendo due vite diverse si avvicinano e si allontanano fino ad un epilogo intenso.

La trama sembra classica, la solita storia d’amore, ma in questo film ci scontriamo contro la realtà che tutti viviamo, nel bene e a volte nel male. Il regista, coadiuvato dai due bravissimi e ispirati attori protagonisti, riesce a portare la quotidianità della realtà su pellicola, rapendo lo spettatore fino all’ultimo minuto e sopratutto fino all’ultima lacrima. Se vi ho dato voglia di guardalo preparate una scatola di fazzoletti e aprite il vostro cuore.

manuenghel
00sabato 13 luglio 2013 18:54
Ai ai sono rimasto indietro. Allora scrivo un post per quello che ho visto ultimamente:

Puella Magi Madoka Magika – The movie 1


Dopo un mese è arrivato il secondo appuntamento da me denominato “anime al cinema” con il film “Madoka Magika – Come tutto ebbe inizio”. Il titolo fa già presagire di cosa si tratta, è il film dedicato a “Madoka Magika” una bellissima serie anime che in Italia è uscita circa un anno fa su Rai4 per l’anime sunday morning. Se andate QUI potete leggere la mia impressione su questa bellissima storia.

Il film concentra in circa un ora e mezza o poco più la prima parte della serie e non mi è sembrato un rifacimento, grafico o di contenuti narrativi, dell’originale. Come molti titoli ci hanno regalato, guarda Evangelion per citarne uno, dopo il successo di un manga e/o anime vengono prodotti film che con un aspetto grafico migliore stravolgono a volte la trama originale. In alcune occasioni migliorano, altre volte invece rovinano la serie deludendo i fans. “Madoka Magika – The movie 1” invece è proprio un collage delle prime puntate, forse le prime dieci. La grafica mi sembra uguale identica alla serie, persino il doppiaggio non dovrebbe discostare dall’originale, in pratica se uno non conosce la serie può tranquillamente guardare il film.

In questa occasione però non mi metto a scrivere la trama, penso di averla già ampiamente descritta QUI, ma qualche considerazione vorrei scriverla su questo spiazzante anime.

Guardare Madoka Magika sul grande schermo è una bella esperienza, moltissimi dettagli saltano all’occhio, cosa difficile che capiti in televisione. Ho potuto notare con più decisione che la grafica dell’anime non è ben delineata, sembrano proprio “schizzi” dell’autore, con i tratti dei pennini che fanno da contorno ai personaggi e quindi a mio parere molto bella e originale. La grafica particolare che viene utilizzata quando le maghette combattono contro le streghe, al cinema rende cento volte di più. Oserei dire che se fosse fatto in 3D la cosa diverrebbe spettacolare e azzeccata. L’unico neo che ho trovato è stato il sonoro, troppo alto nel cinema dove l’hanno proiettato; per esempio la voce di Madoka risulta quasi fastidiosa, ma niente di che comunque. La colonna sonora rimane un punto forte dell’anime, ascoltare la sigla finale è un esperienza coinvolgente che ti proietta nell’atmosfera dark nell’anime.

La mia impressione finale è che, nonostante abbia visto per intero la serie, vedere “Madoka Magika – The movie 1” è stato una bell’evento, nonostante ero un po’ stanco. Madoka Magika è l’evoluzione del genere “maghette”, non abbiamo a che fare solo con protagoniste belle che si trasformano contro cattivi brutti e goffi, ma una storia dark che entra molto nella psicologia umana, dove niente è scontato, e la tematica della morte è sempre presente. Come dico sempre a chi non ha visto l’anime che recensisco, “provare per credere”.


FONTE: PROJECTMANU.IT

Poi.....

Dondes’ka-den


Un capolavoro come Akira Kurosawa ha saputo fare, Dondes’ka-den è il primo lungometraggio a colori di questo grande regista, realizzato in soli 28 giorni, esaltato dalla critica, ma non ben accolto dal pubblico cinematografico. In questo film Kurosawa-san mette alla luce gli emarginati del mondo moderno. In un quartiere povero, fatto di detriti, auto abbandonate e catapecchie come case, uomini, donne e bambini vivono la loro povera vita ai margini di una città sfavillante in pieno boom economico. C’è un ragazzo che gira il quartiere su un tram immaginario cadenzano la parola dondes’ka-den, riproduzione onomatopeica del suono riprodotto dalle ruote del tram; c’è una numerosa famiglia di un artigiano che pare abbia figli non suoi, ma della moglie con altri uomini; c’è un bambino che elemosina in città del cibo da condividere con il padre che sogna ad occhi aperti di vivere in una casa moderna, anziché stare in un auto abbandonata; un anziano signore, pieno di saggezza, che vive silenzioso nel povero quartiere e che cerca di aiutare chiunque; uno zio perfido e crudele con la propria nipote; storie di persone che purtroppo la vita non ha regalato niente e la disperazione si presenta forte e implacabile.

E’ un film difficile, intenso, ho dovuto guardarlo con calma per poter comprendere il più possibile le tematiche. Nonostante sia scettico in questi tipi di film, Dondes’ka den mi ha profondamente rapito. Il modo di recitare, tipicamente giapponese, ha però donato molto al lungometraggio. Gli sguardi, le “smorfie”, i strani colori, tutto è unito magicamente e ti mettono di fronte le condizioni di tutti i personaggi. Il film uscì nelle sale nel 1970, quindi sono passati poco più di 40 anni, ma è incredibile come sia così attuale. Dondes’ka den è da riscoprire, niente cappa e spada, niente onore, c’è solo la miseria dell’animo umano in questi tempi moderni.


FONTE:PROJECTMANU.IT

e poooooiiiiiii........

The lady – L’amore per la libertà

Per caso ho visto questo bellissimo film su Sky aspettandomi qualcosa di diverso. Invece eccomi qui a scrivere la recensione su uno dei personaggi viventi più rappresentativi, Aung San Suu Kyi e su un bellissimo lungometraggio. Per chi non la conoscesse, Aung San Suu Kyi è una donna che ha fatto della sua vita un baluardo alla libertà in Myanmar, dove un regime militare l’ha costretta agli arresti domiciliari per tanti anni. Il film racconta della sua lotta con il regime del suo paese e dell sua “agonia” nel essere costretta a rimanere isolata dal mondo intero. Aung San Suu Kyi, dopo aver conseguito studi in India e dopo essersi sposata con Micheal Aris, torna in Myanmar per accudire la madre malata terminale. In contemporanea nel suo paese si instaura un regime dittatoriale, tutt’oggi al potere, che reprime ogni libertà. Aung San Suu Kyi quindi, prendendo spunto dal grande Gandhi, crea un movimento politico non violento sperando di scalzare democraticamente il regime. Ovviamente quest’ultimi non rimangono con le mani in mano, rifiutano l’esito delle elezioni, a favore del movimento democratico, e perseguita le persone vicine alla donna. Allo stesso tempo il regime limita il più possibile contatti tra Aung San e la sua famiglia in Inghilterra, nella speranza che la donna parta per l’Europa, vietandole poi la possibilità di tornare nel suo paese natio. Aung San allora rimane nella sua casa in Myanmar e lotta, silenziosamente, contro il potere dittatoriale fino alla sua “liberazione”.

Ho cercato di raccontare brevemente la storia, ma è ovvio che nel guardare il film escono tantissimi particolari della lotta che ha fatto la donna. Vorrei ricordare che nel 1991 Aung San Suu Kyi vinse il premio Nobel per la pace, ma non potendolo ritirare, andarono alla cerimonia il marito e i suoi due figli, che purtroppo non vedevano la madre da tanto tempo. Questa donna rimarrà nella storia per la sua lotta non violenta contro l’antidemocrazia, contro i regimi che limitano la libertà individuale e contro la violenza, una nuova Gandhi, una donna che tutti noi dobbiamo rispettare ed io l’ammiro moltissimo. Ha sacrificato la sua stessa vita personale per il suo popolo. Nel film infatti oltre a raccontare la lotta politica della donna, troviamo la sua storia personale, del suo matrimonio, della lontananza dai propri figli. Il film si spezza in due tra lotta per i diritti e lotta per l’amore della sua famiglia. La protagonista del film, Michelle Yeoh, è stata sublime. L’attrice cinese è stata incredibile, se guardate lei ed una foto della vera Aung San troverete una somiglianza eccezionale. Penso che l’attrice abbia vissuto questo film con molta passione arrivando a perdere peso per donare più carattere al suo personaggio. Ammetto però che l’attore David Thewlis, il marito di Aung San, a volte scavalchi il personaggio principale del film con la sua bravura nel recitare, è una mia impressione. Nel complesso comunque il film è bellissimo ed avvincente.


FONTE:PROJECTMANU.IT

e poi...........poi......

The hunger games

Aspettavo con trepidazione che Sky mettesse “The Hunger Games” e con mia sopresa hanno esaudito il mio piccolo desiderio. XD L’altra sera infatti, in prima visione, è uscito questo film eccezionalmente intrigante. La mia voglia di vederlo però non deriva dalla lettura del libro (è una trilogia letteraria) a cui fa riferimento il film, ma dal fatto che la trama è molto simile ad un’altro libro, Battle Royal, vi rimando al link di projectmanu.it per la sua recensione. In effetti “The Hunger Games” secondo me si ispira al libro giapponese, ma non è una copia, bensì un ottima storia elaborata in maniera completamente diversa.

La storia parla di un ipotetico futuro dove, almeno così la penso io, gli Stati Uniti sono divisi in 13 distretti dopo una lunga guerra civile. Il distretto vincente, per evitare altre ribellioni interne, decide di istituire gli Hunger Games, un reality dove i concorrenti si uccidono fra loro fino ad arrivare ad un unico sopravvissuto. I concorrenti sono due ragazzi, dai 12 ai 18 anni, per ogni distretto. Una volta scelti i 24 concorrenti vengono portati nella capitale per partecipare a trasmissioni televisive, feste e per trovare uno sponsor. Dopodiché vengono portati in un luogo dove devono sopravvivere e uccidersi fra di loro. Il sopravvissuto diventa una specie di eroe, investito di ogni onorificenza, ma allo stesso tempo diventa un monito per tutti i distretti. La protagonista è Katniss, che si offre volontaria ai giochi per evitare che la sorella più piccola venga scelta. Inizia una corsa alla sopravvivenza dove innocenti ragazzi diventano killer spietati in mezzo ad un mondo cinico, pieno di falsità che vuole solo il loro sangue.

Il film è proprio ben realizzato, gli effetti speciali non sono moltissimi, ma di buona fattura; il paesaggio della capitale è veramente mozzafiato, peccato che i cani geneticamente modificati sono poco realistici. Nel film troviamo molti attori famosi e persino il cantante Lenny Kravitz che donano un area che oserei definire quasi solenne. A voi il giudizio. ;) Per il resto “The Hunger Games” è un bel frullato di azione, disperazione, paura, amore, compassione e speranza. Tra il cast c’è l’attrice Jennifer Lawrence, già vista nel film “X-Men L’inizio”, che è stata eccezionale nel interpretare il suo personaggio. E’ riuscita a trasmettermi l’ansia di Katniss, soprattutto mentre stanno per iniziare i giochi, veramente brava. Il co-protagonista, Josh Hutcherson, l’ho già visto in qualche film, la sua interpretazione non è stata eccezionale, ma è stato comunque bravo a dare un aria misteriosa e allo stesso “fastidiosa” al suo personaggio. Ora mi è venuta voglia di leggere la trilogia, visto che in autunno uscirà nei cinema il secondo capitolo della saga.


FONTE:MANUBLOG.PROJECTMANU.IT

e...e...e...p...o...i...:

La memoria del cuore

Un film intenso questo “La memoria del cuore”, pieno di pathos e amore. Per tutta la visione del film sono rimasto con il patema d’animo, un bellissimo film sull’amore vero. La storia, basata su un fatto realmente accaduto, narra di una coppia affiatatissima, Leo e Paige, che un giorno gli succede un brutto incidente stradale. Mentre lui rimane illeso, la ragazza dopo un periodo di coma, perde completamente la memoria breve. In pratica perde tutto il periodo di quando ha conosciuto Leo, il suo matrimonio e gli amici di recente data, con la mente è rimasta a subito dopo il liceo. Leo inizia così un lungo periodo di convivenza con una ragazza che non conosce più e allo stesso Paige deve ambientarsi in un mondo che non le appartiene.

Una forte storia d’amore, dopo averlo visto mi è sembrato incredibile che il film sia basato su una storia vera. Non vi dico la fine, anche se ne ho molta voglia, ma vi lascio alla sua visione e se vi piacciono i film d’amore, bé preparate un bel thé caldo, mettetevi comodi sulla poltrona e gustatevi questo bel film e poi con una coppia bellissima come Rachel McAdams e Channing Tatum non può che esserlo.


FONTE:MANUBLOG.PROJECTMANU.IT

Fiuuuu. Fatto. Ero proprio indietro.... [SM=g27811]
darllenwr
00mercoledì 21 agosto 2013 11:00
Domenica sera su Iris ho visto Bianca e lunedì sera su RAI 3 davano Ecce Bombo.
Nanni Moretti mi ha sempre affascinato, almeno quel Nanni Moretti, quello attuale non mi convince molto.
Silvia
00venerdì 23 agosto 2013 16:59
ieri ho visto Monster University, il prequel di Monster & Co. L'ho trovato davvero carino e divertente! Ve lo consiglio! ;)
manuenghel
00sabato 31 agosto 2013 18:17
Io e Raphy siamo andati a vederlo il 13 se non mi sbaglio perché era in anteprima al nostro cinema.

Mmmm, bello, mi sono divertito, ma non gareggia con il primo. Il prequel è azzeccatissimo, ma il primo aveva la sua originalità.

Stavolta i produttori hanno creato una bella storia mettendo nuove "creature" per dare quel tocco di unicità che sostanzialmente manca. Comunque mi è piaciuto e lo rivredrei volentieri.

Ai sentito che stanno facendo o stanno pensando di fare un terzo capitolo di Monsters & Co.?
darllenwr
00martedì 3 dicembre 2013 12:39
Orphan ieri sera su Italia 2.
Tipica famigliola americana per fare una buona azione (e superare un momento di crisi) adotta una bambina estone di nove anni, sveglia e intelligente; i malcapitati scoprirannoo troppo tardi che in realtà è una donna di trent'anni (soffre di una malattia che le ha impedito di crescere, costringendola ad avere un aspetto da eterna bambina)e che è una serial killer piscopatica.
manuenghel
00lunedì 9 dicembre 2013 18:53
Cacchio che film! Paurosamente mentale e malato. Sembra bello! Da vedere!
hidalove
00mercoledì 11 dicembre 2013 18:44
Re:
darllenwr, 03/12/2013 12:39:

Orphan ieri sera su Italia 2.
Tipica famigliola americana per fare una buona azione (e superare un momento di crisi) adotta una bambina estone di nove anni, sveglia e intelligente; i malcapitati scoprirannoo troppo tardi che in realtà è una donna di trent'anni (soffre di una malattia che le ha impedito di crescere, costringendola ad avere un aspetto da eterna bambina)e che è una serial killer piscopatica.



Uno dei miei horror/thriller preferiti!!Lo adoro!!!!!! [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836]

manuenghel
00domenica 15 dicembre 2013 16:25
Uffa mi manca.

Intanto però ho visto...

RALPH SPACCATUTTO

Ecco un film d’animazione che mi ha piacevolmente sorpreso e sopratutto mi ha dato tanta nostalgia di quei videogames made in the 80′. Quando “Ralph spaccatutto” è uscito al cinema ho subito storto il naso perché mi sembrava il classico cartone tutto canditi e nient’altro, invece mi sono imbattuto in un lungometraggio in onore di quei giochi che hanno fatto la storia dei videogames, sopratutto quelli degli anni 70′-80′ che hanno poi spianato la via alle console casalinghe. La storia parla di Ralph, il “cattivo” del videogioco vintage “Felix aggiustatutto” e il suo compito è cercare di distruggere il palazzo mentre Felix lo aggiusta immediatamente. Ralph però è stufo di essere cattivo e così scappa dal gioco e entra in altri per cercare di vincere una medaglia e farlo sentire così un “buono”. Purtroppo però la sua avventura crea tanti problemi, il gioco “Felix aggiustatutto” viene bloccato, la sua medaglia vinta in un altro gioco viene rubata da una Glicth di nome Venelope e uno scarafoide sta invadendo Candy Crush, il tutto sotto gli occhi di un cattivo vero e proprio.

Trama semplice, senza enormi pretese, gustosa e accattivante. E’ ovvio che durante la visione del film si sa sempre dove la trama va a finire, ma stranamente non è un punto negativo, anzi è un punto a favore perché così sei più concentrato nel guardare la quasi perfezione nella realizzazione grafica di “Ralph spaccatutto”. E’ stato fatto veramente bene, ogni piccolo dettaglio si riferisce agli anni 80′, come il classico gioco della mentos nella cocacola e altre birichinate tipiche di quel periodo che tanto amo, visto che ricordo molto quei giochi. E’ un film che consiglio a tutti, perfetto per Natale.

manuenghel
00mercoledì 25 dicembre 2013 10:26
The hunger games 2 – La ragazza di fuoco

Finalmente nelle sale italiane è uscito il secondo capitolo della saga di Hunger Games basato sulla trilogia narrativa di Suzanne Collins. Il primo film mi era piaciuto tantissimo, sopratutto l’interpretazione della protagonista Katniss interpretata da Jennifer Lawrence. Il proseguo della storia mantiene il fasto del primo, c’è una perfetta continuità temporale e narrativa nel film e tiene incollato alla poltrona lo spettatore. Ogni attimo svela qualcosa, ogni istante aiuta a comprendere la realtà futuristica del mondo di Katniss e sopratutto degli Stati Uniti che nella storia ora si chiama Panem. La trama parla del ritorno a casa e alla realtà di Katniss e Peeta. Ora la coppia che si era salvata dai giochi deve fare un tour per tutti i dodici distretti e decantare la loro vittoria portando rispetto alle vittime cadute durante gli Hunger Games. Katniss però è provata, non vuole essere la paladina dei diritti della popolazione di Panem, ma allo stesso tempo non sopporta la realtà imposta da Capitol City. La ragazza di fuoco, così ormai soprannominata, è però sotto l’occhio severo del presidente di Panem, Snow, che assolutamente non vuole che Katniss diventi l’emblema della rivoluzione che dopo i giochi è iniziata. Le rivolte vengono sedate con violenza e paura e così per evitare il dramma di un altra guerra civile, il presidente decide che il prossimo Hunger Games sarà unico e distruttivo. I partecipanti saranno i vincitori delle precedenti edizioni. Katniss cade nella disperazione, sa in cuor suo che non sopravviverà una seconda volta e sopratutto Peeta rischierà ancora di morire e lei non vuole permetterlo. Iniziano così gli Hunger Games e la coppia del dodicesimo distretto dovrà allearsi con altri “fortunati” per salvare la propria pelle. Ma durante tutto questo ci saranno persone che sacrificheranno la propria vita per qualcosa di più importante all’insaputa della “ragazza di fuoco”, che vuole solo salvare Peeta e forse se stessa.

La storia è incredibilmente accattivante, non c’è un momento di pace, mille informazioni si accavallano nella mente mentre il film scorre sullo schermo e non vedi l’ora di dissipare piccole domande che nascono. Sono stato completamente rapito dal film che non ha deluso le mie aspettative e che mi ha dato una voglia incredibile di leggere i libri. Riuscirò a resistere ancora due anni? Mmmmm….

Comunque sia, “The Hunger Games – La ragazza di fuoco” è un film pieno di suspence che piacerà sicuramente agli amanti del genere futuristico-alternativo. Gli attori sono ancora una volta stati bravi, Jennifer Lawrence riesce a trasmettere le angosce del suo personaggio in modo sublime. Consigliatissimo.

manuenghel
00domenica 5 gennaio 2014 15:03
Lo Hobbit 2 – La desolazione di Smaug
E dopo un anno circa dal primo capitolo, eccomi qua a scrivere sul secondo lungometraggio ispirato al libro di Tolkien “Lo Hobbit”. Ho scritto “ispirato” perché questa volta Peter Jackson ha riscritto un po’ la storia, ha aggiunto personaggi, creato storie, insomma diciamo che ha dato sfogo alla sua vena creativa. La storia continua con il gruppo di nani capeggiati da Thorin che insieme a Bilbo Baggins cercano di raggiungere la montagna dove dorme Smaug, il drago che ha distrutto il regno dei nani. Ovviamente il cammino è molto tortuoso e denso di insidie, la verità uscirà piano piano allo scoperto e il drago sarà più cattivo e invincibile che mai.

Alla fine il film è tutto qua, manca ancora l’ultimo capitolo che probabilmente uscirà a fine 2014. La visione de “Lo Hobbit – La desolazione di Smaug” è molto bella, anche qui non si è badato a spese sugli effetti speciali. Il finale della battaglia contro il Drago Smaug è veramente incredibile, peccato che il doppiaggio non segua fedelmente il movimento della bocca dell’animale, per il resto però è incredibile. La trama invece lascia ai lettori del libro molta delusione, secondo me. Prima di tutto hanno inserito alcuni personaggi, tra cui Legolas, che non esiste nella versione cartacea, hanno cercato di creare un atmosfera romantica tra un elfa e un nano e per finire hanno modificato alcuni avvenimenti. Le parti che seguono il libro denotano alcune lacune e non danno un quadro completo della storia di alcuni personaggi, come il Re degli elfi. Però tutto sommato il film mi è piaciuto, anzi penso che alla fine piacerà un po’ a tutti, l’azione di certo non manca e i personaggi sono abbastanza credibili, a parte Legolas, sembra un pesce fuor d’acqua e sopratutto si nota come il regista lo abbia inserito perché è uno dei personaggi più amati del “Signore degli anelli”. Questa volta, a dispetto del primo film, ho visto “Lo Hobbit – La desolazione di Smaug” non in 3D, ormai sono stufo di questa “tecnologia” psudo-nuova, e penso di aver fatto bene. A parte qualche scena, il film è bellissimo anche senza quegli occhiali fastidiosi.

manuenghel
00sabato 11 gennaio 2014 20:04
SOS FANTASMI

Le festività natalizie ormai sono alle spalle e voglio concluderle con questo bellissimo film di Natale, un altro cult degli anni 80′, Sos Fantasmi. Lo so, il titolo non ha niente di natalizio, è la solita traduzione assurda di un titolo che letto così fa solo pensare ad un film orror comico. In realtà non è così, il film è liberamente ispirato al “Canto di Natale” di Charles Dickens. Chi non conosce la storia di Scrooge, anziano uomo che odia il Natale e che la vigilia si trova a scorazzare per il tempo insieme ai fantasmi del Natale passato, presente e futuro? Penso che tutti conoscano la storia, in Sos Fantasmi troviamo il bravo Bill Murray nella versione moderna di Scrooge. La storia del film infatti parla di Frank Cross (Scrooge) che sta organizzando il “Canto di Natale” per uno show televisivo. Lui non crede al Natale e cerca di riadattare in modo alquanto discutibile il raccontio di Charles Dickens. Una sera incontra il fantasma del suo vecchio Capo che gli annuncia l’arrivo di tre fantasmi, per fargli capire il vero significato non solo del Natale, ma anche della vita. Inizia così per Frank un viaggio tra passato, presente e futuro che gli apriranno gli occhi e il cuore.

In tutto questo c’è la comicità di un Bill Murray ispirato, geniale, simpatico e persino odioso. Il regista Richard Donner ha riscreato l’atmosfera di Dickens in maniera perfetta, in un contesto moderno (anni 80′) che si addice perfettamente alla storia. Il perfetto film di Natale, da vedere al caldo in casa per farsi due risate e riscoprire, perché no, il senso del Natale che forse abbiamo un po’ perso. Nel cast c’è la stupenda e brava Karen Allen e il sorprendente Robert Mitchum, Michael J. Pollard, Bobcat Goldthwait, John Forsyte e ancora tanti altri. Un cast definirei stellare.

Arcueid
00venerdì 17 gennaio 2014 13:12
Allora allora allora ultimo film visto IL CAPITALE UMANO di paolo virzì. A mio avviso un film bellissimo che vale la pena di vedere, ve lo consiglio vivamente. Devo dire che all'inizio ero un po' scettica al riguardo trattandosi di un film italiano, ma mi sono dovuta ricredere perchè non ha nulla a che fare con quegli indecenti cine panettoni o con quelle robe demenziali alla bisio o zalone, senza offesa per questi ultimi. Il trailer mi aveva colpita, quindi ho deciso di vederlo e non me ne pento affatto. Poi comunque virzì è un bravo regista e generalmente i suoi film (es. caterina va in città, tutta la vita davanti, la prima cosa bella) non sono niente male; inoltre il film è tratto da un romanzo americano dall'omonimo titolo, perciò la sceneggiatura era difficile che potesse essere una totale porcheria. Recitato bene e girato per così dire "all'americana", non saprei in che altro modo dirlo. Suddiviso in quattro capitoli in cui in ognuno ci viene mostrata la vicenda dal punto di vista di uno dei personaggi. Personaggi diversi e sfaccettati, interpretati ottimamente, a partire da un padre della piccola borghesia arrivista e superficiale fino ad arrivare a un imprenditore dell'alta finanza marito e padre assente.


manuenghel
00venerdì 17 gennaio 2014 21:33
Un film che a vedere il trailer non mi ispira, quando si parla di film italiani mi vengono i brividi. Però è vero che ultimamente il cinema del Nostro Paese inizia a piacermi sempre più, come "Viva l'Italia". Se esce in tv lo guarderò sicuramente.

Intanto mi sono appassionato ad un altro film:

ADVENTURLAND
Era da un po’ di tempo che Sky faceva vedere questo film con Jesse Eisenberg, ma non ho mai voluto guardarlo. L’altro giorno invece, nella più totale assenza di film da guardare, ecco che mi sono messo a vedere Adventureland. La mia opinione su questo film, non molto conosciuto datato 2009, mi ha sorpreso e sono rimasto pienamente colpito sia dalla trama che dall’ambientazione. Infatti il film è raccontato a Pittsburg, più precisamente nel parco dei divertimenti Adventureland della città, in pieni anni 80′ e se non l’avete ancora capito, quando si parla di anni 80′ io vado subito in visibilio. La storia parla del giovane James con l’ambizione di trasferirsi un giorno a New York e di girare per il mondo, Per problemi familiari è costretto invece a rimanere a casa e così James decide di trovarsi un lavoro per autofinanziarsi. Non trovandone uno decente si ritrova a lavorare nel parco dei divertimenti Advetureland, meta di tutti i ragazzi un po’ particolari che cercano un lavoro. Tra tutti c’è la bella Em che invece ha deciso di lavorare lì per sfuggire dalla matrigna, una donna arcigna che ha preso il posto della madre morta per un tumore. I due ragazzi creano tra loro una bella sintonia, lui vergine e timido e lei, indipendente e misteriosa. Le loro vite però hanno dei segni che verranno fuori e la crescita di due teenager arriverà piena di rimorsi, amore e musica.
Il film mi è piaciuto tanto, Jesse Eisenberg è fantastico in questi ruoli, li viene bene fare il “nerd” e Christen Stewart è altrettanto perfetta nel fare il ruolo della ragazza un po’ tormentata, fragile e misteriosa. Il film lo potrei definire un cult perché abbraccia lo spirito anni 80′ dei giovani, pieni di speranze, ma attanagliati dalla realtà del boom economico. Il regista secondo me è riuscito a tirare fuori molto sentimento e il fatto che si sia ispirato alla propria vita dimostra questo. La colonna sonora è ricca di grandi pezzi, da Lou Reed agli Inxs, da David Bowie ai Velvet Underground. Un film bellissimo.

manuenghel
00sabato 22 febbraio 2014 22:17
THE IMPOSSIBLE

La storia parla di una famiglia che fa una vacanza in Thailandia poco prima che la regione venisse colpita dallo tsunamiche portò centinaia di migliaia di vittime. I due coniugi, presi alla sprovvista dalle onde anomale, vengono divisi insieme ai figli dalle mareggiate e iniziano a cercarsi tra la distruzione totale del luogo. Tutti i componenti della famiglia faranno scelte d’amore coraggiose per ritrovarsi in un mondo devastato e pieno di disperazione.

Ancora oggi mi vengono in mente le immagini di quel devastante evento capitato in un lontano 2004, dove a causa di un terremoto in mare aperto si sono generate onde anomale altissime che hanno devastato il Sud-Est Asiatico. I morti sono stati tantissimi, i danni incalcolabili, c’è stata una vera e propria distruzione di massa che ha sconvolto nazioni e reso il mondo più attento all’evento “tsunami”. Il film entra in quel periodo così scioccante e terribile per narrare la storia vera di una famiglia inglese in vacanza. La madre, con il figlio più grande, nonostante le ferite riesce a salvarsi e farsi ricoverare in un’ospedale del luogo grazie all’aiuto del figlio e di alcune persone del luogo. Miracolosamente anche il marito, con i due figli più piccoli, si salva e inizia a cercare, vagando tra le macerie, la moglie ed il figlio, con una speranza d’amore incredibile. Quell’amore che in giorni come San Valentino incredibilmente si dimentica e ci si lascia ammaliare dal lato “consumistico” di questa festività mondiale. La pellicola è incredibilmente realistica, ti senti anche tu proiettato in quel mondo devastato, gli attori sono stati molto bravi a trasmettere le angosce e le paure dei protagonisti. Gli effetti speciali sono ben realizzati, nelle scene dello Tsunami rimani letteralmente in apprensione. “The Impossible” è un bel film che fa riflettere su come la natura possa anche essere implacabile.

manuenghel
00sabato 8 marzo 2014 10:08
LA MIGLIOR OFFERTA

Questo è uno di quei film che passano assolutamente inosservati a molti e che difficilmente sarà conosciuto al grande pubblico. Personalmente sono rimasto letteralmente sorpreso da questa chicca un po’ italiana, un po’ inglese. “La migliore offerta” è uscito su Sky settimana scorsa e mi ricordo che in nessun canale davano qualche film decente e così con assoluta noia mi sono messo a guardarlo e come sempre in queste occasioni, o almeno quasi sempre, sono rimasto folgorato, incollato alla poltrona, incuriosito, quasi in ansia durante la visione di questo film. La storia, un po’ prevedibile, parla di un famoso banditore d’aste, interpretato da Geoffrey Rush, che un giorno viene contattato da una donna misteriosa per la vendita di reperti antichi. Purtroppo però la venditrice non si fa mai vedere, mandando su tutte le furie Virgil (il banditore), ma poi tra i due nasce un rapporto fatto di complicità e silenzi, urla e oggetti misteriosi che donano al vecchio banditore emozioni mai conosciute come l’amore per una donna mai vista. Grazie ad un amico, Robert, si farà guidare all’arte del corteggiamento e dell’amore e con un occhio a strani ingranaggi persi per la casa della donna misteriosa.

Non trovate la trama intrigante? Ovviamente ho omesso parecchi punti, altrimenti svelo il film e addio sorpresa. Come ho scritto prima la storia ad un certo punto diventa prevedibile, però nonostante ciò mi ha rapito completamente e sopratutto appassionato al personaggio principale interpretato da Geoffrey Ruch, superbo quando recita il ruolo dello strano individuo banditore di aste, ricco, sottile e anche furfante. Nel cast troviamo anche il bravissimo Jim Sturgess, già visto in pellicole come “One Day“, “Cloud Atlas” , “UpSide Down” e come sempre bravo, un vero attore emergente che farà ancora parlare di se. In più come non posso citare che il regista non è altri che il grande Giuseppe Tornatore? Si, proprio lui, un grande regista italiano che ha sfornato dalla sua bravura un altro capolavoro cinematografico.


manuenghel
00venerdì 21 marzo 2014 17:11
FACCIAMOLA FINITA
Beccato per caso su Sky, “Facciamola finita” è uno di quei film volgari, divertenti, spassosi, assurdi che ogni tanto invadono le sale cinematografiche. Siamo all’incirca ai livelli dei lungometraggi in stile “Scary movie”, ma in questo film troviamo quella voglia di “cazzeggiare” che i nuovi attori emergenti comici hanno, proprio come Adam Sandler, che incredibilmente è assente. La storia si basa su un gruppo di amici che partecipano ad una festa da sballo a casa di James Franco. Durante i festeggiamenti, dove partecipano anche Emma Watson e Rihanna, succede l’incredibile, arriva la fine del mondo, l’apocalisse scritto nelle sacre scritture. Le persone “buone” si salvano e vengono trasportate in paradiso, ma chi non riceve la luce rimane sulla terra messa a ferro e fuoco dal diavolo. Il gruppo di amici, insieme a James Franco, lotteranno per salvare se stessi e i propri amici tra battute, droga e paura.

Tutti gli attori presenti nel film, almeno quelli “famosi”, interpretano se stessi e mettono sulla pellicola il loro rapporto di amicizia, mettendo in risalto i propri difetti in un film dissacrante. Ho riso parecchio, anche se devo dire che ci vanno giù pesante con le battute e le allusioni sessuali. Gli effetti speciali sono molto belli, in stile “vigorsol”, vedere per credere.

darllenwr
00sabato 29 marzo 2014 18:48
Enigma rosso
Io qualche sera fa su una TV privata delle mie parti ho visto Enigma rosso, non m'è parso malaccio, ma sembrava un poliziottesco (la grana della pellicola era la stessa del periodo) travestito da giallo con venature psicanalitiche (un serial killer uccide le studentesse di un prestigioso collegio, le fanciulle sembrano di specchiata virtù, in realtà ne combinano di ogni, una addirittura abortisce clandestinamente), alla fine il colpevole è chi meno te lo aspetti...ma non so se questo salva il film.
manuenghel
00giovedì 3 aprile 2014 22:02
CERCASI AMORE PER LA FINE DEL MONDO

Avevo visto il trailer del film una volta al cinema, ma poi mi sono completamente dimenticato di questo film. Che errore! Questa è un’altra chicca da vedere assolutamente con due attori in forma e perfetti per questi tipi di lungometraggi. La storia parla di Dodge, un uomo appena lasciato dalla moglie dopo che alla radio hanno annunciato l’arrivo dell’asteroide Matilda che distruggerà il genere umano. Dodge è un assicuratore stanco e apatico che senza sapere il perché si è ritrovato a vivere una vita monotona e grigia, senza emozioni. Mentre la gente intorno a lui torna dai propri cari oppure fanno cose assurde in vista della fine del mondo, Dodge è in attesa di una lettera dalla donna che ha amato al liceo. Quando troverà la lettera decide di partire insieme alla sua vicina di casa Penny, una ragazza complicata che quando si addormenta non si sveglia quasi più, per un “on the road” prima che il mondo finisce per sempre.

Il film è incredibile, siamo tra la dolcezza e la fatalità, tra la paura e l’amore. “Cercasi amore per la fine del mondo” è un lungometraggio contrastante, viviamo gli ultimi giorni di un uomo che proprio mentre mancano pochi giorni all’apocalisse ritrova il senso della vita grazie ad una ragazza spensierata e pazza. Durante la visione troviamo un Steve Carrel molto ispirato che in alcune situazioni fa ridere come solo lui sa fare, in maniera a volte amara e triste. Epica la scena del ragno (guardare per ridere). Ovviamente non abbiamo a che fare con un film comico, assolutamente no, abbiamo tra le mani un gioiello che ci insegna semplicemente a come la vita è troppo preziosa da buttarla via in giornate lavorative fatte di tristezza e stress, che magari il giorno dopo potrebbe sul serio cadere un meteorite sulla terra e che ci rendiamo troppo tardi conto che abbiamo sprecato la vita in faccende stupide. “Cercasi amore per la fine del mondo” per il momento il film più bello che ho visto dall’inizio di quest’anno.

manuenghel
00domenica 6 aprile 2014 20:23
WARM BODIES
Ho guardato gli ultimi post che ho scritto e quest è il quarto consecutivo che parla di fine del mondo… Ho iniziato con “World War Z”, “Facciamola finita” e “Cercasi amore per la fine del mondo”, ora mi metto a scrivere di Warm Bodies e che posso dire? Quando vidi il trailer al cinema rimasi un poco combattuto sul guardare l’ennesimo film di zombie, ma il discorso della storia d’amore mi intrigò non di poco. Non sono un gran “sentimentalone”, però mischiare per la prima volta l’amore con gli zombie la trovo una idea originale. Purtroppo però non sono riuscito ad andare al cinema, quindi ho aspettato l’uscita su Sky per godermi questo film. La mia impressione finale è stata più che positiva, “Warm Bodies” è un ottimo film, dolce, simpatico, poco pauroso e lontano dallo stereotipo dei film sugli zombie. La storia parla di R, un ragazzo zombie che racconta la sua non-vita. Vive in un areoporto dentro ad un aereo, ascolta musica e ciondola tutto il giorno insieme al suo amico M, un altro zombie. Insieme all’amico grugniscono e a volte riescono a dire qualche parola. R non ricorda il suo nome ne tanto meno la sua precedente vita, ricorda solo il presente da zombie. Mentre è in cerca di cervelli da mangiare incontra un gruppo di umani in cerca di medicine. La sua orda di zombie aggredisce il gruppo di umani e R riesce a nutrirsi del fidanzato di Julie, una ragazza in procinto di essere uccisa anch’essa dagli zombie. R rimane folgorato dalla ragazza e la porta in salvo nel suo aereo. Nella sua mente però iniziano a riaffiorare i ricordi del fidanzato morto di Julie e così R inizia a innamorarsi della ragazza. Il cuore di R ha un sussulto, forse qualcosa sta cambiando negli zombie, ma quelli che invece si trasformano in creature nere e cattive non sono d’accordo del cambiamento di R…

E’ una storia d’amore ambientata dopo la distruzione del mondo da parte degli zombie e ammetto il fatto che la cosa è molto strana. Però ho notato come “Warm Bodies” non aspira ad essere “il filmone”, non ha pretese di alcuna sorta. Il film scorre placidamente, le situazioni si districano in scioltezza e non entra in disserzioni filosofiche troppo complesse o in sdolcinate situazioni d’amore, d’altronde R è uno zombie incapace di parlare e Julie una ragazza con la voglia di scappare. Ho notato come l’attrice Teresa Palmer, che interpreta la co-protagonista Julie, assomigli all’attrice principale della saga di Twilight, solo che è bionda, mi sa che i produttori , che sono gli stessi, l’abbiano cercata apposta. Comunque sia il punto forte di “Warm Bodies” sono le musiche dove troviamo Chad Valley con “Shell Suite”, i Guns N’Roses con “Patience”, Foy Vance con “Be the song”, gli M83 con “Runway” e la mia preferita, “Runuway” dei The National, senza dimenticare che ci sono anche Bruce Springsteen, Bob Dylan e tanti altri. Come in tutti i film che recensisco, consiglio di vedere questo lungometraggio, sono sicuro che passerete una oretta simpatica e un po’ romantica. Poi se fate una capatina su Spotify andate a cercare le canzoni, ne vale la pena.

manuenghel
00domenica 13 aprile 2014 17:12
Ormai questo post è mio! Ah Ah!

Comunque:

NOI SIAMO INFINITO

Una chicca da non perdere che fa venir voglia di leggere assolutamente il libro del 1999 che ha spopolato negli Stati Uniti. “Noi siamo infinito” è un film intenso, pieno di drammaticità e amore che pochi film riescono a donare. La storia parla di Charlie, un ragazzo che appena inizia il liceo si scontra con un mondo assolutamente fuori dal suo controllo. Charlie ha alle spalle un avvenimento che lo ha segnato completamente, lo ha reso apatico, isolato e con qualche problema di amnesia temporanea, ma nonostante questo trascina la sua vita verso una specie di piccola resa di conti con se stesso. I suoi miglior amici sono due fratelli, Sam e Patrick, anch’essi diversi dal mondo teenager americano. Insieme a loro scoprirà l’amore, la durezza della vita e la paura di affrontare problemi difficili e dolorosi.

I protagonisti di questa pellicola fanno sussultare il cuore in ogni momento, la storia è davvero intensa e piena di pathos. Gli attori sono stati bravissimi e trovo l’attrice che interpreta Sam, Emma Watson, davvero bravissima e coinvolgente. Tutti gli attori sono stati all’altezza del loro compito, hanno donato al film molta intensità. La colonna sonora è strabiliante, ascoltare ancora i Cocteu Twins è a dir poco fantastico. Una particolarietà è che lo scrittore del libro a cui il film è ispirato è il regista stesso, Stephen Chbosky. Consigliatissimo.

darllenwr
00venerdì 18 aprile 2014 00:14
Maschera di cera
Visto tempo fa su Italia 2, è un discreto teen horror.
La trama segue piĂą o meno lo stesso canovaccio di trame del genere, con il gruppetto di teen ager americani che servono da carne da macello (in questo caso vengono trasformati in statue di cera).
Nel cast c'è Paris Hilton che grazie alla sua interpretazione ha preso un meritatissimo Razzie Award.
manuenghel
00sabato 19 aprile 2014 18:57
Forse l'ho visto. Per caso c'è un "taglio" di dito tra le grate di un tombino?
manuenghel
00domenica 27 aprile 2014 19:13
THE HOST

"The Host" è uno di quei film che quando guardi il trailer ne rimani affascinato, ma poi quando lo guardi finalmente in tv rimani un po' deluso, nonostante una trama intrigante. Proprio come ho letto nel web, "The Host" poteva essere un film spettacolare, la sua storia è originale, ma nella trasposizione cinematografica del libro dell'autrice di Twilight, si perde molta attrattiva e ci troviamo fra le mani un normale film, un po' d'amore e un po' di fantascenza, mixati sufficientemente. Con questo non voglio dire che il film sia una schifezza, anzi lo guardi benissimo, sei sempre curioso di come si dipana la storia, ma noti alla fine che non decolla niente. La trama parla che la terra è stata invasa dagli alieni, ma senza astronavi di alcuna sorta. Gli E.T. in questione sono degli esseri, o come ho letto anime, che vagano nell'universo in cerca di corpi da impossessarsi. Il loro scopo è di sopravvivere e giunti sulla terra si impossessano di quasi tutti gli umani. Il mondo però non cambia in peggio, le guerre cessano, le malattie vengono debellate, il pianeta terra rinasce grazie ad una collettività che vive in pace. Gli ultimi umani "indipendenti" si sono rifugiati nel deserto e tra loro c'è Melanie, una ragazza un po' ribelle che purtroppo viene catturata da un cercatore, un alieno che cerca gli ultimi umani liberi. In Melanie viene innestato un alieno e così anche lei diventa una di loro, ma incredibilmente lo spirito umano sopravvive e cerca di convincere il suo "nuovo" se stesso a unirsi ai ribelli. Inizia così una fase di liberazione per Melanie e forse per l'umanità intera.

In questa storia penso che si poteva fare molto di più, magari rendendolo più psicologico, ma questo è solo una questione di gusti. Alla fine "The Host" mi è piaciuto, anche se non pienamente soddisfatto. Una nota da scrivere, il regista è Andrew Niccol, che per chi non lo conosce è l'autore di "Gattaca" e "In Time", ecco perché forse avevo così tante aspettative.

manuenghel
00sabato 21 febbraio 2015 20:40
12 anni schiavo

Un film che mi ha impressionato molto. E' crudo, vero, intenso, non sembra che sia tratto da una storia vera. Non sembra possibile che sia accaduto veramente. Penso che noi in Italia non sappiamo per niente cosa sia stata e sia la schiavitù. In questo film si può comprendere la malvagità umana che purtroppo ancora esiste.

manuenghel
00domenica 8 marzo 2015 20:10
The Butler

Un film che racconta quarant'anni di presidenza U.s.a. visti dagli occhi di un maggiordomo. Che dire, una grande interpretazione di Forest Withaker e una grande riflessione socio-politica dell'america.

Arcueid
00mercoledì 11 marzo 2015 12:13
Whiplash
"Whiplash" racconta la storia di un ragazzo che cerca di farsi strada nel mondo del jazz come batterista. La scuola che frequenta è la migliore del paese e lui ha un innegabile talento, ma questo basterà a portarlo al successo? Forse no, se ci si mette di mezzo il professor Fletcher, insegnante eccelso tanto temuto quanto stimato. Candidato a diversi premi Oscar, tra cui miglior film, Jk Simmons aka il professore cazzuto è stato premiato come miglior attore non protagonista, aggiungerei vittoria più che meritata vista la sua performance. Questo film è consigliatissimo, la colonna sonora è favolosa e lo dice una che il jazz non lo ascolta e ne capisce decisamente poco. Un film bello e "serio", cioè non aspettatevi una roba alla "Saranno famosi" o tipo "Step up" e quelle altre scemate con gente che anela al successo e lo ottiene senza troppi sforzi, parliamo piuttosto di un film alla "Cigno nero" escludendo i risvolti macabri e le atmosfere oniriche, un film che ci fa capire quanto una passione artistica sia in grado di consumarci facendoci accantonare amici, famiglia e anche noi stessi pur di raggiungere il successo tanto sognato.
T@li@
00lunedì 15 febbraio 2016 22:19
Joy
Con Jennifer Lawrence. Sinceramente non mi ha entusiasmata e non mi capacito di come possa essere candidata all'Oscar questa volta.
Forse x campanilismo riguardo il (solito) Sogno americano... Bah...
manuenghel
00giovedì 18 febbraio 2016 18:27
CHEF LA RICETTA PERFETTA



E' un bellissimo film dedicato alla cucina e al mondo degli chef. La cosa che mi ha intrigato molto è che senza troppi paternalismi fa capire come è difficile lavorare in questo ambiente.
La trama è incentrata su Carl, padre e chef, che viene stroncato da una recensione pessima di un critico culinario. Scoperto da poco Twitter intavola una forte discussione con il critico perdendo il lavoro. Inizia così la rinascita di ottimo cuoco, tra voglia di riscatto nel proprio mestiere e sopratutto riscatto come padre.
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