Dal 31 agosto al 5 settembre si terrà, presso l'area della ricerca del CNR di Bologna, il quarto Simposio internazionale Sparc (Stratospheric Processes and their Role in Climate), progetto internazionale del Wcrp (World Climate Research Programme). Sono attesi oltre 400 scienziati ed esperti provenienti da tutto il mondo che si confronteranno sui risultati ottenuti dopo oltre dieci anni di studi condotti sulla stratosfera.
Che cosa è la stratosfera? La stratosfera, compresa tra i 12 Km e i 60 Km di altitudine, è il secondo dei cinque strati in cui l'atmosfera terrestra si divide. A differenza degli altri strati la sua temperatura più alta si registra nelle zone a quota maggiore.
Grazie a modelli matematici precisi e campagne di misurazione accurate si è giunti a prevedere che nel giro dei prossimi 50-60 anni il buco dell'ozono potrebbe chiudersi.
Che cosa è il buco dell'ozono? Il buco dell'ozono è una riduzione dello strato di ozono, presente nella stratosfera, che avviene ciclicamente nelle zone polari, maggiormente al Polo Sud. L'ozono è un gas che scherma le radiazioni ultraviolette (raggi UV) provenienti dal sole. L'esposizione ai raggi UV può provocare melanomi della pelle oltre che effetti negativi sul clima terrestre. Dalla fine degli anni '70 ad oggi si è registrato un assottigliamento sempre maggiore provocato dagli inquinanti rilasciati in atmosfera.
Gli studi condotti in questi anni, sui processi fisici, chimici e dinamici del buco dell'ozono, ha aperto nuovi scenari su questioni come previsioni meteorologiche su scala stagionale e previsioni climatiche. L'analisi dei gas serra, presenti nell'atmosfera, servirà a prevedere le variazioni climatiche determinanti gli equlibri del clima terrestre. Infatti la scoperta di grossi sistemi nuvolosi, che spingendosi fino a 16 Km di altitudine trasportano materiale inquinante, fornirà molte risposte sulla composizione atmosferica.