Il Teatro Alla Scala” ha ancora una volta allargato le sue braccia per accogliere uno dei più geniali pianisti del nostro tempo: Keith Jarrett. Il musicista americano si è esibito nella dimensione del “piano solo” quella che l’ha fatto giustamente entrare nella leggenda del jazz, dal momento che il suo “Koln Concert” è stato il disco di "piano solo" che più ha venduto nella storia di questo genere musicale.
“Koln Concert” rimane anche oggi uno dei momenti più intensi di una discografia sterminata. Jarrett mancava alla Scala da 12 anni e l’attesa per il suo pubblico non è stata vana, dal momento che l’atmosfera nel teatro era magica ed affascinava in particolare, oltre alla musica, il contorcersi del pianista sulla tastiera: ora con movimenti scomposti, ora vicinissimo con la testa alle corde del pianoforte come per percepire le sfumature più nascoste del suono.
I vocalizzi che lo hanno reso celebre hanno “riempito” ulteriormente la musica. Il piano può essere: poesia, forza, creatività e nel corso dello spettacolo questi aspetti sono emersi in maniera netta, toccando profondamente il numerosissimo pubblico in sala. Alla fine dell’esibizione quattro i bis concessi e grande il calore del pubblico che è stato “bacchettato” durante il concerto dallo stesso Jarrett per i colpi di tosse. Questi secondo Jarrett rischiano di influire negativamente sulle dinamiche del piano
Il concerto è stato anche registrato, in futuro forse, riascoltata la registrazione Manfred Eicher patron della ECM e lo stesso Jarrett, potrebbero decidere di realizzare un disco per “fermare” una serata per certi versi indimenticabile. Ma è comuque presto per sapere se questa registrazione uscirà sul mercato o come altre mai pubblicate, resterà nei magazzini dell' etichetta tedesca, in attesa del momento più adatto per la pubblicazione. La serata al "Teatro Alla Scala" è stata organizzata dal FAI, fondo per l’ambiente italiano.