MILANO — L'alba di ieri non era ancora sorta su Milano e già una piccola folla di quattromila fans aspettava Laura Pausini. Nonostante la pioggia, erano davanti ai cancelli di San Siro: tra loro un gruppo di spagnoli che ha bivaccato in tenda. Alle nove di sera sono settantamila, fra cui la sua amica Carolina dal Brasile, una fan dal Giappone, una coppia di sposini ancora con l'abito delle nozze e uno stuolo di vip fra cui Eros Ramazzotti (Laura chiude il terzo medley cantando la sua "Favola" con assolo alla chitarra del fidanzato Paolo Carta), Piersilvio Berlusconi, Martina Colombari, Gianluca Grignani, Alberta Ferretti, Alessia Marcuzzi, Valeria Marini, Federica Panicucci, Loredana Bertè, alcuni campioni d'Italia dell'Inter e campioni d'Europa del Milan, la sua squadra del cuore. La presenza più emozionante è quella impalpabile di Antonella Russo, la ragazza di Avellino assassinata in marzo dal convivente della madre perché voleva denunciarne le continue violenze. La Pausini prima del medley "Il mio canto libero" ha detto: «Dedico il concerto alla mia amica Antonella e a tutte le donne che hanno due palle così». La ragazza doveva venire a Milano con il suo fan club. Lo show si apre con "Io canto" di Cocciante dall'omonimo album bestseller: Laura appare al centro del palco a forma di grande vela, quasi abbracciata da tre enormi strisce di schermi per effetti speciali mai visti prima in Italia. Ha un look rock creato apposta per lei dai canadesi Dsquared: t-shirt bianca e bustier di nylon, pantaloni di pelle neri e stivaletto aggressivo con borchie sulla zeppa. Arrivano subito classici come "Gente", "E ritorno da te" e "La solitudine", che la lanciò a Sanremo nel '94, mentre il primo dei tre medley riunisce "Il mio canto libero" di Battisti in spagnolo, "Come il sole all'improvviso" di Zucchero in francese e "Benedetta passione" scritta per lei da Vasco Rossi. È un concerto poliglotta: internazionale come il mercato che accoglierà il dvd live registrato ieri. Mentre si cambia d'abito (camicia nera scollata su jeans blu scuro) Laura si confessa in un video: «Ho dato tutto ciò che potevo… mano, cuore, vene, vita… Non fare quello che ti dicono. Fai quello che sei. Io canto». Dopo altre due canzoni torna a dialogare col pubblico per celebrare il Grammy; sotto la pioggia che ha ripreso, scrosciante, una carrellata di successi misti a cover: "Tra te e il mare", "Emergenza d'amore", la versione spagnola di "Spaccacuore" di Bersani, un altro medley con "Straniamori" lasciata al coro dei settantamila di Milano, "Resta in ascolto" e "La mia banda suona il rock" cantata in spagnolo con un verso adattato in "es un rock San Siro" e una citazione di "La Isla Bonita" di Madonna. Laura, sempre sotto la pioggia: «Voglio prendere l’acqua che prendete tutti, non dimenticherò mai questa serata». Il terzo cambio d'abito ha forti richiami al bondage: abito nero, sandalo aperto con tacco a forma di tirapugni. Laura riappare e con lei Tiziano Ferro, unico ospite sul palco, per il duetto di "Non me lo so spiegare" già fatto al concerto di Ferro sempre a Milano. I bis finali "Come se non fosse stato mai amore" e "Incancellabile" arrivano in una cascata di scintille, luci maestose, stelle di fuochi e la Pausini che indossa una vestaglia di raso tipo pugile.