Denji è un ragazzino povero, solo e molto indebitato, tanto che arriva al punto di vendere alcune parti del suo corpo. L’unico amico di Denji è il cane-motosega Pochita, un demone che, davanti a un’altra crudele beffa del fato, cambierà per sempre la vita del suo padrone, fondendosi con il suo cuore per dare origine a un mezzo demone che può alternare l'aspetto umano con uno mostruoso irto di motoseghe.
Questo viene reclutato dalla dolce signorina Makima e inserito in una squadra speciale di devil hunters della polizia, costituita da umani che hanno stretto patti con demoni o da mezzi demoni.
I devil hunters combattono contro demoni che, liberamente o in associazione con criminali umani, infestano le città; si tratta di un lavoro estremamente pericoloso, in cui la sopravvivenza media è molto breve.
Il genere non è esattamente il mio, in quanto richiede una grossa sospensione dell'incredulità ed è molto violento; però ha una ottima grafica, e i numerosi colpi di scena me l'hanno fatto piacere. La caratterizzazione intellettuale ed emotiva del protagonista è basica, praticamente la sua precedente vita di stenti lo ha reso sensibile solo ai suoi bisogni primari; i comprimari, invece, sono caratterizzati tutti in modo interessante. Lo posso raccomandare a tutti quelli che non sono troppo infastiditi dalle scene splatter.