Uhm... non è che si possa fare una differenza tra autori (o editori) italiani e stranieri riguardo al "formato" dei romanzi.
Esiste di tutto, romanzi in singolo volume e romanzi in più volumi. E la scelta di una soluzione o dell'altra può dipendere da fattori banali, come il fatto che l'autore voglia monetizzare quello che ha già scritto, senza aspettare che il secondo o il terzo libro siano pronti.
Dante ha scritto la Divina Commedia. Era un libro solo o erano tre? Boh, non lo so... magari oggigiorno esistono edizioni in tre volumi e edizioni singole.
Per fare altri esempi:
Umberto Eco ha scritto prevalentemente romanzi singoli;
Licia Troisi sia di quello che dell'altro.
Probabilmente, però, dividere il testo in più libri è diventato di moda nei tempi moderni.