Ma la donna, da successive verifiche da parte delle forze dell'ordine, si è scoperto che fa parte di una setta. «Noi è, io sono» è il nome del gruppo. Un’organizzazione nella quale i membri sono accumunati dal rifiuto di ogni autorità statale e da ogni regola, leggi e tasse comprese. Nei documenti messi a disposizione sul sito dell'organizzazione si legge che «tutti gli uomini e le donne sono stati di corpo, sovrani di Sé e hanno il diritto e il dovere di custodia e utilizzo libero ed equo di spazio, terra, luce, aria, acqua e risorse del pianeta in armonia e comunione con lo stesso e tutti gli esseri viventi che lo popolano. L’autodeterminazione e la ricerca della felicità sono diritti naturali inalienabili». Chissà se la donna, adesso, pagherà la multa.
Corriere della Sera