Questa è la storia dei tre porcellini raccontata con lo stile di Tolkien
In un'epoca remota, in un mondo avvolto dalle nebbie del tempo, vi era un trittico di porcellini, di nome Tommaso, Filiberto e Guglielmo, che abitavano in un'incantevole e pacifica radura, circondata da fronde di querce e salici.
Tommaso, il porcellino più saggio e lungimirante del gruppo, aveva costruito con cura una piccola casa di mattoni, robusta e difendibile, capace di resistere alle intemperie e alle insidie del mondo esterno. Filiberto, dall'animo avventuroso e audace, aveva preferito edificare una casa di legno, più leggera e veloce da costruire, ma comunque accogliente e sicura. Guglielmo, il terzo porcellino, di indole pigra e negligente, si era limitato a costruire una casetta di paglia, senza curarsi delle possibili minacce che potessero avventarsi su di loro.
Ma in quella radura, al di là dei confini conosciuti, si celava una creatura maligna, un feroce lupo dalle fauci spalancate, desideroso di cacciare e divorare quei porcellini ignari. Questo essere oscuro, noto come Grigok, era una figura temuta e rispettata persino dalle creature più feroci e selvagge della regione.
Un giorno, mentre il sole declinava all'orizzonte, Grigok scorse le tre casette dei porcellini. La sua mente contorta intuì l'opportunità di un pasto abbondante e delizioso. Con passo felpato, si avvicinò alla casetta di paglia, e con un soffio potente, la abbatté in un batter d'occhio. Guglielmo, impaurito e inerme, riuscì a fuggire e cercò riparo nella casa di legno di Filiberto.
Ma Grigok, non sazio della sua vittoria, continuò la sua inesorabile avanzata. Con una furia indomabile, il lupo scagliò tutto il suo potere contro la casetta di legno, che cedette sotto la sua forza soverchiante. Filiberto, con un coraggio che solo gli audaci posseggono, riuscì a fuggire e a cercare rifugio nella casa di mattoni di Tommaso.
In quel rifugio, lontano dal male che si annidava fuori, Filiberto raccontò a Tommaso l'orrore che aveva appena vissuto. La speranza e la determinazione si accendevano nei loro cuori mentre affrontavano la sfida imminente. Decisi a resistere all'ira di Grigok, i due porcellini prepararono la loro difesa.
Con le proprie zampette e la saggezza di Tommaso, eressero un baluardo intorno alla casa di mattoni, affinché nessuna forza potesse abbatterla. Giorno dopo giorno, notte dopo notte, lavorarono con instancabile dedizione per fortificare le loro difese, sapendo che il pericolo si avvicinava sempre di più, come un'ombra minacciosa che si allungava nella radura. Grigok, conscio della sfida che aveva di fronte, lanciava grida di rabbia e frustrazione, cercando ogni possibile varco per abbattere la casa di mattoni.
Ma Tommaso e Filiberto non si lasciavano intimidire. Con intelligenza e determinazione, usarono ogni risorsa a loro disposizione per rendere la loro fortezza inespugnabile. Scavavano profonde fosse, creavano trappole astute e costruivano muri sempre più solidi, sfruttando la forza dei mattoni che li circondavano. Ogni giorno che passava, la loro difesa si rinforzava, e con essa cresceva la loro speranza di sopravvivere all'assalto del lupo.
E finalmente, giunse il giorno fatidico. Grigok, affamato e infuriato, si scagliò contro la casa di mattoni con tutto il suo potere. Ma ogni attacco del lupo si infranse contro la roccia imperturbabile dei mattoni. Il lupo ululò di rabbia e si ritirò, sconfitto dal coraggio e dalla determinazione dei due porcellini.
Tommaso e Filiberto si abbracciarono, esultanti per la loro vittoria. Avevano dimostrato che l'unione, la saggezza e la perseveranza potevano sconfiggere anche il male più implacabile. La loro storia di coraggio e audacia si diffuse nella radura, diventando una leggenda tramandata di generazione in generazione.
E così, i porcellini Tommaso e Filiberto divennero simboli di speranza e di resistenza. La loro casa di mattoni divenne un santuario, un rifugio per coloro che cercavano sicurezza e protezione contro le avversità del mondo.
Ma la lezione più preziosa trasmessa da questa storia fu quella di non sottovalutare mai il potere del coraggio e dell'astuzia, e di non farsi abbattere dalle difficoltà che si incontrano lungo il cammino. Perché anche di fronte alla più terribile delle minacce, l'unione e la volontà di difendere ciò che amiamo possono portarci alla vittoria.
E così, la storia dei tre porcellini e del lupo Grigok rimase scolpita nella memoria delle creature del bosco, come un ricordo eterno dell'importanza di perseverare e resistere alle avversità , e dell'inestimabile valore dell'amicizia e della fiducia reciproca.