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dal sito foxtv.it

Inizialmente concepita come un film, Glee è la nuova attesissima serie TV ideata da Ryan Murphy, già brillante autore di interessanti serie come Nip/Tuck e Popular, e sviluppata insieme agli sceneggiatori Brad Falchuk e Ian Brennan. Trasmessa per la prima volta negli States il 19 maggio 2009, Glee ha subito ottenuto un enorme successo di pubblico e critica, merito di alcune scelte stilistiche davvero geniali e vincenti. Glee mescola infatti, in modo a dir poco perfetto, ben tre generi: comedy, drama e musical. Le battute sono esilaranti e brillanti, i dialoghi freschi e veloci, e tutte le canzoni attualissime e magistralmente interpretate dall’ottimo cast. In un esperimento televisivo del genere, la musica ricopre un ruolo quasi fondamentale e, neanche a dirlo, in ogni episodio di Glee i vari protagonisti eseguono almeno due brani. Inoltre, è stata recentemente pubblicata, su etichetta Columbia Records, una prima compilation intitolata Glee: The Music, Volume 1. Ma che cos’è il Glee Club? È un gruppo, un’attività extrascolastica in cui i ragazzi si dedicano al ballo, al canto e alla musica. Teatro di questo interessantissimo progetto è la fittizia William McKinley High School di Lima, Ohio, dove da parecchi anni il Glee Club è morto e sepolto e, a farla da padrone, sono rimasti solo cheerleaders e giocatori di football. Il professor Will Schuester, però, non si rassegna e decide di riportare il club ai fasti di un tempo. Tuttavia, almeno inizialmente, sembra che nessuno voglia assecondarlo, tranne un piccolo gruppo di nerd capitanati da Rachel, ragazza talentuosa ed egocentrica, ma completamente incapace di gestire rapporti sociali costruttivi ed equilibrati. La sfida per reclutare nuovi talenti sarà dura, ma Will non demorde e cerca di dimenarsi tra gli innumerevoli ostacoli che i suoi colleghi gli parano davanti, inclusi i problemi familiari di sempre con la sua eccentrica consorte. A colpi di musica e umorismo, una storia classica ma raccontata in modo del tutto originale, per permettere ai ragazzi di capire che il successo, quello vero e duraturo, non si ottiene seguendo la massa, ma lavorando sodo e puntando solo sulle proprie capacità.