In realtà, la questione più importante non mi sembra essere la qualità dell'acqua, quanto piuttosto l'effetto mediatico della faccenda.
I pescatori giapponesi sono incazzatissimi perché avevano subito un (prevedibilissimo) crollo nelle vendite dopo il problema alla centrale. Poi si sono ripresi, ma ora c'è la notizia dello sversamento... e la richiesta di pesce da quella parte dell'oceano subirà un nuovo notevole calo.
Da qualche parte ho letto anche che l'azienda che attualmente gestisce la manutenzione della centrale aveva promesso un dialogo con pescatori e gente del luogo per discutere di possibili alternative, ma negli anni passati nulla è stato fatto. E questo, ora, spiega bene perché la gente del posto sia particolarmente arrabbiata.
Piccola riflessione su come le cose cambiano nel tempo: una volta (?) i fusti con il materiale radioattivo venivano semplicemente buttati in fondo al mare, ora, perlomeno, diluiscono e valutano la pericolosità, ma comunque pare che siano tutti incavolati col Giappone (
la Cina, ma anche Europa, e Greenpeace) per la soluzione che sembra abbia deciso di attuare.