il primo titolo che mi è venuto XD
Il mio sguardo, vuoto, era fisso verso il paesaggio, cercavo come di evadere da quella situazione. Da lì a poco mi aspettava una dura vita in città, avrei dovuto abituarmi ai ritmi cittadini, avrei dovuto fare nuove conoscenze, ma sopratutto avrei dovuto vivere nella finzione. Lei accanto a mè si era ormai addormentata, la sua testa posava sulla mia spalla. Come potevo non amarla, i suo occhi color verdeacqua ti magnetizzavano, i suoi lunghi capelli biondi profumavano di vaniglia, il suo volto è così angelico. Ripenso al suo primo amore, Keiji fujimura,doveva essere il ragazzo più popolare della cittadina, invece nò, era di stazza robusta, ed era goffo, ma lei non rese conto al suo aspetto, bastò un attimo e subito si innamorò di lui, lui era così felice, mentre io ero morto, lo odiavo con tutto me stesso, tante volte ho cercato di fare finire il loro rapporto, ma ogni volta vedevo lo sguardo felice di mia sorella e mi rassegnavo, non potevo fare soffrire Minako.
Mi andavo a rifugiare su una collina dove ero solito andare quando ero triste, eravamo io e un albero di ciliegio, in primavera con i primi sbocci di Sakura era stupendo, riusciva a rassenerarmi, era come se entravo in un'altro mondo, volevo rimanere lì per sempre, ma purtroppo non doveva andare così, un giorno di otto anni fà, mentre ritornavo dal lavoro, vidi una cortina di fumo che proveniva proprio dalla collina, incomincia a correre come un pazzo, lasciando cadere al suolo la mia cartella, non potevo credere ai miei occhi, arrivato lì caddi a terra, rimasi in ginocchio per quasi quindici minuti, davanti a mè l'albero prendeva fuoco, no non poteva essere, l'unica via di fuga dal mio mondo stava andando in fiamme, il fumo entrava nei miei occhi facendoli lacrimare, i fiori di sakura cadevano al suolo che erano ormai cenere, ero così scioccato che non riuscì nemmeno a piangere, rimasi lì davanti sino a quando non venne una squadra di soccorso ambientale, ma ormai era troppo tardi, si chiedevano chi poteva essere stato, un signore venne in mio soccorso coprendomi con una coperta << stai bene ragazzino?!?>> verbiava il mio soccoritore ignaro che io non lo potessi sentire, fino a quando non mi ripresi mi stette vicino, << senti dove abiti?>>, gli risposi con un gesto indicando con l'indice la direzione della mia casa.
Arrivai a casa, i miei non sapendo niente si preoccuparono subito, mia sorella corse subito ad abbracciarmi, piangeva come non mai, pensava fossi sparito, quell'abbraccio duro un'eternità, era la prima volta che mi stringeva così forte a mè, e in quell'istante fu come se tutto l'avvenire della giornata fosse sparito.