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Nelle Terre di Luce

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    =Ereandil=
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    00 12/10/2009 10:11


    Premessa: Vorrei partecipare a un concorso con questa one shot fantasy sugli elfi...
    Spero che qualcuno di voi la legga e poi mi faccia sapere cosa ne pensa
    [SM=g27821]



    NELLE TERRE DI LUCE




    Era una notte buia, ma diversa dalle altre. Il vento soffiava forte e gelido su quelle terre e la luna e le stelle, come sotto l'influsso di un sortilegio, si erano rifiutate di mostrarsi a tutte le creature viventi quella sera.
    A peggiorare ulteriormente la situazione ci si era messa d'impegno pure una forte pioggia battente, che cadeva sonoramente, impregnando il terreno fino a costringerlo a formare grosse pozze d'acqua e fanghiglia. Ed è proprio da qui che ha inizio la storia. Nella foresta che conduceva ad est un’orda di orchi attaccò improvvisamente due viandanti. Furono sorpresi di vedere che in realtà si trattava di due elfi oscuri provenienti da ovest, ma riuscirono ugualmente a catturare uno di loro con una trappola precedentemente posizionata, mentre l’altro, ancora più agguerrito per la visione del compagno caduto nell’imboscata, uccise più della metà di loro e agli altri orchi non restò che dileguarsi alle prime luci dell’alba. Viste le condizioni doloranti del compagno che aveva una brutta ferita all’addome, Gruel decise di continuare il cammino da solo verso il villaggio situato a est dove erano diretti.

    Nel villaggio a est viveva da diversi millenni una razza molto simile a quella di Gruel e si trattava degli Elfi della luce. Tra questi vi era Luynel, bellissima elfa dai capelli dorati e la pelle chiara come la luna. Amava molto il contatto con la natura, con le piante e gli animali. Al villaggio era un’apprendista druido dalle conoscenze mediche e, ancora ignara di come la sua vita sarebbe mutata da lì a poco, si avventurò nel bosco. L’erba era ancora bagnata dalla pioggia incessante caduta nottetempo e un sole pallido come quello che aveva fatto capolino poche ore prima non riusciva a penetrare tra le gronde di alberi e foglie fittizie tutt’attorno. La foresta sembrava più cupa che mai quel giorno e, d’un tratto, l’olfatto di Luynel avvertì un odore sconosciuto. Qualcosa la stava osservando. O forse qualcuno. Arrestò il passo pochi metri prima di arrivare vicino alla pianta dalle foglie curative e chiuse gli occhi restando in rigoroso silenzio. L’odore si fece più forte e sempre più vicino. Proveniva da ovest. Di colpo aprì gli occhi e indietreggiò, guardandosi intorno.

    “Chi siete?” domandò alla foresta apparentemente deserta.

    In risposta udì solo un fruscio proveniente dalle foglie degli alberi. Luynel non si scoraggiò e continuò a guardare in ogni angolo, scavando con lo sguardo nei posti più bui del luogo, finché non scorse una sagoma a diversi metri. Essendo un elfo, i suoi sensi affinati non poterono ingannarla.

    “Chi siete?” chiese nuovamente. “E perché vi nascondete da me? Venite avanti.”
    “E voi chi siete per dare ordini a chi non vi è dato conoscere?” domandò la voce appartenente alla sagoma.
    “Abito nel villaggio a est e questa foresta appartiene a noi.”
    “Un elfo della luce, dunque…” rispose la sagoma, in un sussurro che Luynel udì bene.
    “Si…”.
    “La vostra compagnia non mi aggrada. Andatevene.” Colui che dapprima era parso come una sagoma, cercò di porre la sua autorità ora che, poco più esposto, venne riconosciuto come un elfo oscuro.
    “La vostra non sembra essere una visita di piacere. Cosa vi ha condotto fino a qui?”
    “Tenete per voi la curiosità o saranno guai.” l’avvertì con ferocia Gruel.
    “Siete ferito…” bisbigliò Luynel notando alcuni graffi sul corpo dell’oscuro e le vesti logorate. La distanza tra loro non era diminuita, ma ugualmente potevano vedersi già molto bene. “Immagino sia odore misto al vostro sangue quello che sento.”
    “Devo arrivare al più presto al villaggio a est, conducetemi là se è vero che ne fate parte.”
    “Non siete dotato di grande saggezza, a quanto vedo. Ho bisogno di prelevare erbe mediche al momento per cui non posso tornare indietro.”
    “Erbe mediche?” gli occhi di Gruel si assottigliarono mentre scrutavano l’elfo della luce ad alcuni metri da lui. Se ci fossero state erbe mediche, ne avrebbe avuto bisogno per portarle al suo compagno.
    “Esatto. Se siete qui per questo anche voi, allora potete seguirmi. Ma c’è una condizione.”
    “Sarebbe?”
    “Non dovete avvicinarvi a me più di così.”
    “Temete per la vostra incolumità? Non siate ridicola, per voi non nutro alcun interesse.”
    “In questo caso…seguitemi.”

    Gruel rimase a debita distanza da Luynel come gli fu chiesto e, quando giunsero davanti alla pianta dalle foglie curative, lei la indicò semplicemente con un gesto aggraziato della mano. Così, senza aggiungere altro, cominciò a prelevare le foglie di cui aveva bisogno. Gruel rimase un istante a osservarla, diffidente, per poi avvicinarsi poco a poco che Luynel si allontanava dietro la pianta e cominciò anche lui a raccogliere le foglie curative, mettendone alcune in una sacca, destinate al suo compagno.
    Nonostante i suoi modi indelicati, l’oscuro non aveva un brutto aspetto. Gli occhi violacei, i capelli argentei, un corpo alto e robusto. Sembrava un elfo, ma completamente diverso nel colore della pelle e nel carattere.

    “Volete una mano?” chiese gentilmente Luynel, tornando a osservare le ferite dell’oscuro.
    “No.” rispose secco. “Non bruciano più adesso.”
    “Ma il bruciore è naturale. Ed è per questo che posso darvi una mano a curarle” continuò a spiegargli Luynel imperterrita. Quindi prese dalla sua bisaccia una fiala e gliela porse. “Tenete. Questa è la tintura di un efficace medicamento elfico. Se la spargete su una foglia e la tenete a contatto della pelle lesa per un giorno e una notte, le ferite si rimargineranno completamente.”
    “Chi siete voi?” domandò a quel punto Gruel, confuso e scettico.
    “Mi chiamo Luynel, apprendista druido delle terre dell’est.”
    “Una guaritrice.” sul volto di Gruel comparve un sorriso apparentemente malevolo.
    “Un’aiutante…” precisò Luynel, sempre mantenendo il tono calmo.
    “Va bene, la prendo!” disse, portano via con forza dalle mani dell’elfa la tintura che gli stava porgendo. “Ma non per questo vi devo un favore. Siete stata voi ad offrirmela, di vostra iniziativa.”
    “Certamente. Non temete. In cambio del proprio operato, un druido non vi chiederà mai di offrir nulla. Vi auguro una lesta guarigione.” così dicendo, chinò il capo con eleganza in un cenno di saluto e si avviò lungo il sentiero da cui erano giunti insieme.

    Gruel continuò ad osservarla per pochi istanti. La fissò ancora titubante e poi osservò la fiala che aveva tra le mani. Cominciò a medicarsi come gli era stato detto di fare per poi incamminarsi verso il punto in cui aveva lasciato il suo compagno.

    Il giorno seguente Gruel e Luynel si incontrarono davanti alla pianta dalle foglie curative e, questa volta, lui si mostrò più gentile con lei nonostante continuasse a restare sulla difensiva. Ma sapeva che senza l’aiuto di un druido il suo compagno non sarebbe guarito.
    Le chiese quindi di potersi procurare altri medicamenti e raggiungerlo il giorno seguente.
    Luynel, dall’animo generoso e comprensivo, tornò nel bosco come d’accordo, accompagnata da un’altra guaritrice più sapiente. Quando raggiunsero il punto dove Gruel attendeva, furono accompagnate dall’altro oscuro. Senza indugio, cominciarono a operare su di lui, medicandolo accuratamente, senza scomporsi minimamente del fatto che si trattava di un presunto nemico della loro razza.
    Le cure durarono per più di un’ora e, alla fine, logore dalla fatica, Luynel e l’altra guaritrice si addormentarono poco distante dal ferito.
    Gruel continuava a osservare Luynel che sembrava splendere di luce propria, con i lunghi capelli dorati e la pelle così candida. E, anche se ora non poteva scorgerli, ricordava perfettamente il colore cristallino dei suoi occhi. Attento a non fare rumore, si avvicinò per guardarla meglio e, come attratto dal suo splendore, avvicinò una mano sulla guancia di lei, sfiorandola appena. Luynel socchiuse gli occhi e si voltò a guardarlo. Gli sorrise dolcemente, come fosse la cosa più naturale del mondo, poi tornò ad appisolarsi.
    Gruel si sentì pervadere da uno strano fremito e chiuse la mano a pugno per poi allontanarsi da lei, giurando a sé stesso che non si sarebbe mai più avvicinato tanto.
    Per le due settimane seguenti, le guaritrici tornarono a fare visita ai due oscuri. Le condizioni del compagno di Gruel erano nettamente migliorate e Luynel sapeva che presto sarebbero scomparsi di nuovo, appena le tenebre avrebbero avvolto nuovamente la foresta. Era questione di poco ormai e non avrebbe più rivisto Gruel se non nei propri sogni. Capì di esserne innamorata solo per la fitta al petto che le doleva.
    E, anche se l’oscuro sembrava essere imperturbabile, riuscì a percepire in lui un poco di tristezza, velata da quegli occhi neri come la notte.

    “Non tarderete molto a sparire dalla foresta. Ormai le ferite sono guarite completamente.” furono le parole con cui Luynel iniziò il discorso.
    “Siete state di grande aiuto per noi e questo non verrà mai dimenticato.” rispose con apparente sufficienza Gruel. “Se dovesse capitare un nuovo incontro, in futuro, verrete trattate come alleate degli oscuri.”
    “Se…?” chiese Luynel con un nodo alla gola. “Dunque potrebbe capitare che non ci vedremo più…”
    “Non è usuale che noi oscuri ci mettiamo a girovagare vicino alle terre degli elfi della luce.” ammise Gruel con una punta di rammarico. “Penso che questa sarà l’ultima volta…”
    “Capisco.” ma negli occhi di Luynel c’era tutt’altro che comprensione. Calde lacrime cominciarono a solcarle il volto. “Fate attenzione d’ora in avanti. Che la Natura vi protegga sempre.” augurò addolorata, girandosi per andarsene via il più in fretta possibile. Ma Gruel la raggiunse con due solcate e la fermò, ponendosi dinanzi a lei.
    “Quelle lacrime…” gli occhi di Gruel si posarono dolcemente in quelli di Luynel e cercò una risposta alla domanda che aveva lasciato in sospeso.
    “Non è dipeso da me. Contrariamente a quanto potete credere, il mio cuore sta soffrendo.”
    “Vi credo.” la voce di Gruel parve roca e più seria che mai. “Provo la medesima sofferenza. Non voglio vedervi andare via sapendo che non ci sarà un domani in cui vi potrò scorgere ancora.”
    Luynel si meravigliò per quelle parole pronunciate dall’ultimo essere da cui si sarebbe aspettata di sentirle. Lentamente alzò un braccio e con la punta delle dita sfiorò la guancia di Gruel regalandogli una sensazione di pace che non avrebbe mai creduto di poter provare. Un debole sorriso curvò le sue labbra vedendolo irrigidirsi per quella carezza. Dolcemente la mano scivolò via dalla pelle del suo viso e Gruel continuò a osservarla con tristezza e ammirazione.
    “Vorrei esprimervi un unico desiderio.” disse Luynel a quel punto.
    “Quale?”
    “Se fosse possibile rivedervi, un giorno, mi piacerebbe tanto…” gli confidò, allontanandosi di un passo.
    “Sono certo che se questo è il volere della Grande Dea, i nostri occhi potranno incrociarsi ancora.”
    “Promettete che vi rivedrò e dai miei occhi non cadranno più lacrime fino ad allora.”
    “Se con una sola promessa posso impedirvi di soffrire, allora sia. Ci rivedremo, un giorno.”
    “Ebbene, vi attenderò.” gli sorrise Luynel con una punta di tristezza. “Abbiate cura di voi.”
    “A presto…piccola guaritrice delle terre dell’est.”

    Luynel chinò il capo in segno di saluto cordiale. L’ultimo che avrebbe rivolto a Gruel quel giorno.
    L’oscuro chiuse gli occhi e ascoltò solamente i passi di lei che mentre si allontanava lesta da quel luogo.
    La notte sopraggiunse poche ore più tardi e i due oscuri si rimisero in marcia verso la loro meta.
    Forse il giorno in cui la luce e l’oscurità si sarebbero riuniti ancora non avrebbe tardato ad arrivare.





    [Modificato da =Ereandil= 12/10/2009 10:29]
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    Saori_
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    Grado eccelente!
    00 12/10/2009 11:25
    Di solito non leggo molto il genere fantasy, ma devo dire che mi è piaciuta! Mentre leggevo riuscivo perfettamente a immaginarmi le ambientazioni e le scene e anche il tuo modo di scrivere mi è risultato azzecatissimo!
    Ti auguro in bocca al lupo per il concorso! :)
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    =Ereandil=
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    Grado 6
    00 12/10/2009 11:49

    Nemmeno io ho mai scritto qualcosa sul fantasy classico come questo suegli elfi...era la prima volta! O__O
    Il concorso vuole che si parli di due protagonisti, uno Elfo Oscuro e uno Elfo della luce (maschio e femmina)...così ho buttato giù questa storiella dopo aver fatto qualche ricerca.

    Grazie per l'in bocca al lupo *__*

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    Saori_
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    Grado eccelente!
    00 12/10/2009 11:54
    Secondo me nonostante la prima volta ti è riuscita molto bene!
    E poi anche il contesto mi è piaciuto, davvero brava Rea^^
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    =Ereandil=
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    00 12/10/2009 12:06

    Grazie mille davvero!!!! [SM=g27821] Spero proprio che me l'accetteranno! In realtà è di 3 pagine word e avrei dovuto scriverla in 2 pagine word...quindi risulterebbe un po' più lunga...
    Ma non so proprio come potrei accorciarla! [SM=g27829] Già così mi sembra cortissima! XD

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    Saori_
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    Grado eccelente!
    00 12/10/2009 12:22
    Uhm...Secondo me non è da accorciare, non trovo nulla di "superfluo", se la dovessi accorciare andresti a togliere pezzi importanti :(

    Speriamo non ti facciano storie!
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    =Ereandil=
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    00 13/10/2009 10:16

    La stessa cosa ho pensato anche io...mi sembra già molto corta così...non so come fare a scrivere un fantasy in due pagine word XD e poi ho troppa fantasia per ridurla in due sole paginette! [SM=g27830]

    [SM=x132416]

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