TOPMANGA FORUM Un forum dove poter discutere su anime, manga, cosplay, giappone, contest e molto altro


Il Minotauro

  • Messaggi
  • OFFLINE
    =Ereandil=
    Post: 4.679
    Registrato il: 19/08/2006
    Sesso: Femminile
    UTENTE Topmanga
    Grado 6
    00 13/10/2009 10:33

    Non ho mai visto quel film...ma condivido appieno quella frase! Anche se poi, conoscendo il mio carattere, so che farei tutt'altro! [SM=g27828]
    Penso che non voglia dire che bisogna lasciare ai nostri successori solo il "marcio", ma che in qualche modo bisogna guardare al presente come hanno fatto in passato...perché infondo non siamo da meno dei nostri antenati. Ognuno ha vissuto la propria vita nel modo che ha ritenuto più giusto e convenzionale. Noi dobbiamo fare (e già facciamo) altrettanto e lasciare alla nostra progenie i giusti insegnamenti...poi vedranno loro come continuare la stirpe...

    Davvero ti sarebbe piaciuto vivere nell'Anatolia del X secolo? [SM=g27831] Io già al solo pensiero di dovermi fare il bagno in un recipiente tipo catinella extralarge piuttosto che in una vasca in marmo, mi sento male!!! XD

  • OFFLINE
    darllenwr
    Post: 850
    Registrato il: 03/10/2009
    Sesso: Maschile
    UTENTE Topmanga
    Grado 4
    00 13/10/2009 23:31
    Ricordo una poesia del famoso poeta turco Nazim Hikmet, che raccomandava il lettore a non vivere sulla Terra come un inquilino, ebbene, talvolta penso che forse dovremmo comportarci così, nel rispetto di chi verrà dopo di noi, in fondo l'homo sapiens è sempre lo stesso, un tempo ricavava ciottoli di selce, ora si serve di silicio per i moderni apparecchi, ma è anche vero che ogni epoca ha pensato di essere migliore, in un certo senso, si potrebbe dire che siamo passati dall'eternità all'eternit. L'Anatolia del X sec. rappresenta per me un luogo e un periodo molto interessante, Bisanzio sotto gli imperatori della dinastia macedone viveva il suo periodo più fulgido, mi sarebbe piaciuto vedere come funzionava il sistema dei temi (circoscrizioni militari guidate dallo stratego che in caso di guerra dovevano fornire un determinato quantitativo di stratioti, soldati che poi tra una chiamata alle armi e l'altro dovevano fare i contadini), certo, sarebbe stato interessante fare lo stratego, ma per calcolo delle probabilità sarei stato uno stratiota, questo sistema nel secolo successivo avrebbe conosciuto una decadenza irreversibile, cominceranno le incursioni selgiuchidi, nel 1071 a Mantzikert i turchi sbaraglieranno l'esercito bizantino guidato dall'imperatore Romano IV Diogene, si può dire che gran parte della storia dell'Europa orientale si sia decisa allora, quindi per me il X sec. rappresenta la quiete prima della tempesta, a proposito (ma neanche poi tanto)immagino che conoscerai senz'altro Anatolia Story, è un manga molto interessante, la location è più o meno quella, ma siamo una ventina di secoli indietro, all'epoca della grande civiltà degli Ittiti. Comunque non sono interessato solo all'Anatolia, tutto il volgere della storia umana esercita su di me un forte ascendente.
    PS: anche per me una tinozza non sarebbe il massimo, ma forse all'epoca rappresentava il massimo possibile, magari almeno in certi ambienti non si supponeva nemmeno l'esistenza delle vasche di marmo.
    Scusami se mi sono dilungato, ma purtroppo o per fortuna ho trovato l'argomento interessante, siamo partiti dal Minotauro ed eccoci a parlare di metastoria, sublime potenza dell'OT, non trovi ;-)
    [Modificato da darllenwr 13/10/2009 23:33]
  • OFFLINE
    =Ereandil=
    Post: 4.679
    Registrato il: 19/08/2006
    Sesso: Femminile
    UTENTE Topmanga
    Grado 6
    00 14/10/2009 11:06


    Uno Stratiota dell'epoca bizantina, dici tu...magari no. Magari saresti stato invece uno stratega, che ne puoi sapere? Penso che ognuno di noi si costruisca il proprio futuro in base alle scelte che compie e, molto probabilmente, all'epoca ognuno di noi avrebbe avuto maggiore "successo" nel campo che desiderava...

    Conosco Anatolia Story come manga. Avevo preso tra le grinfie "Il sigillo azzurro" e subito dopo "Romance of Darkness" ma Anatolia Story non l'ho mai acquistato pur sapendo di cosa parlasse. Il problema fondamentale è che io sono fortemente ignorante in materia...cioè collocazione di fatti storici. Per me leggere un manga significa immergermi ad occhi aperti in uno di quei sogni che non si avvereranno mai...e di sicuro il mio sogno non era vivere all'epoca ittita...ecco perché non mi ha suscitato interesse. Inoltre il manga dura diversi numeri...troppi per le mie tasche bucate [SM=g27828]

    Ma a parte questo, ogni persona desidera qualcosa che non può avere. Vedi, su di me la storia non ha un particolare ascendente. Però non ti do torto che vivere nel periodo della "quiete prima della tempesta" forse non sarebbe stato male...
    Temo comunque che non sarei stata molto felice all'epoca, dato che una donna è sempre stata sottomessa all'uomo e in quel periodo molto più di oggi. Già vivendo nell' '800 è probabile che mi sarei dovuta sposare solo per il vil denaro...cosa che mi avrebbe portato al suicidio nel giro di due secondi!

    Comunque, il classico OT che domina sugli argomenti non è una cosa per cui tu ti debba scusare ^^
    Mi fa piacere scambiare qualche opinione su argomenti non banali [SM=g27822]


  • OFFLINE
    darllenwr
    Post: 850
    Registrato il: 03/10/2009
    Sesso: Maschile
    UTENTE Topmanga
    Grado 4
    00 15/10/2009 00:21
    Grazie per la dichiarazione di non banalità :-)
    Stratega io? Magari, purtroppo a quella carica vi accedevano quasi sempre i patrizi (quindi una parte molto minoritaria della popolazione), era difficile che vi arrivasse qualcuno dalla gavetta, bisogna dire che la carica era ben ricompensata, nel X sec lo stratega del tema Anatolikon (che aveva per capitale Amorio, nei pressi dell'attuale Emirdag) percepiva quaranta libbre d'oro l'anno, quello di Cappadocia venti, quello di Sebasteia nei pressi di Trebisonda cinque (altri invece si arrangiavano trattenendo per sé parte delle tasse che venivano fatte pagare agli stratioti, questo avveniva per es. nel tema di Langobardia, che aveva per capitale Bari),a Bisanzio sovente chi compiva una buona ascesa sociale erano gli eunuchi, per loro nessuna carica era teoricamente vietata (tranne il trono imperiale), ma non tutti erano ovviamente disposti a diventarlo, forse avrei potuto trovare più congeniale la carriera burocratica, ma in quel caso le famiglie dovevano sopportare i forti costi di un'educazione da impartire in epoca pre- Gutenberg e pre- scolarizzazione di massa (e indovina chi poteva permettersela?), dicevano i latini ad astra per aspera, ma sovente si vedono solo questi, quando penso a queste cose mi vien da ridere (per non piangere) quando sento parlare di improponibili età dell'oro, quale poteva essere, quella dove un libro costava quanto lo stipendio di un manovale? QUesta avrà i suoi difetti (eccome)ma almeno oggi si possono avere a prezzi ragionevoli ed inoltre ci sono gli e-book.

    Ho conosciuto Anatolia Story proprio perché il titolo aveva destato il mio interesse, poi leggendo la trama on line esso non ha potuto fare a meno di aumentare (non si trovano tutti i giorni manga ambientanti alla corte ittita di Hattusa nel XIV sec. a.C., fosse stata la "solita" storia ambientata nell'epoca Heian o Sengoku o comunque in un periodo più conosciuto della storia forse non l'avrei degnata di uno sguardo), anche la trama in sé non era male (per me il manga come un film o un libro deve saper narrare la storia e saper attrarre il fruitore, altrimenti ambientazione a parte non vi avrei dedicato tempo e denaro), purtroppo però problemi di budget (dovuto all'acquisto di troppe serie contemporaneamente) mi hanno portato a preferire altri titoli, dalla lunghezza meno estenuante.

    Beh, per quel che riguarda la situazione anatolica (e non solo) dell'epoca devo dirti che hai ragione, tra i doni che l'800 ha portato al progresso umano c'è stata anche l'idea (propugnata dai romantici) che ci si potesse sposare anche per amore, prima il matrimonio era un contratto, né più né meno di quelli usati per acquistare una mucca, un campo o una partita di tabacco, magari gli sposi nemmeno si conoscevano prima delle nozze, e dopo lui lavorava (dividendo il suo tempo libero tra i piaceri della casa e la casa di piacere) e lei diventava l'angelo del focolare, leggendo magari romanzi sentimentali e cercando di metterne in pratica il contenuto, magari con la servitù (questo per le classi elevate, ma anche il popolino si comportava in modo simile, alcune persone di mia conoscenza mi hanno raccontati di baruffe infinite per quantificare l'entità della dote, e ti parlo dei primi decenni del XX sec e di persone che vivevano decentemente anche se non propriamente abbienti),chissà, forse trovandoti in una situazione simile avresti saputo dimostrare la tua caparbietà nel rifiutare un matrimonio imposto, forse la fortuna o chi per lei ti avrebbe arriso, perché no?

    Spero di non aver annoiato né te né chi ha incontrato queste righe.
    [Modificato da darllenwr 15/10/2009 00:25]
  • OFFLINE
    =Ereandil=
    Post: 4.679
    Registrato il: 19/08/2006
    Sesso: Femminile
    UTENTE Topmanga
    Grado 6
    00 15/10/2009 10:57

    Annoiato? Proprio no! (opinione soggettiva) Anzi, mi hai aperto gli occhi su una parte di storia che proprio non conoscevo e di cui non mi sono mai interessata. Basti pensare che io e la storia abbiamo sempre viaggiato su binari differenti e quando ci incontravamo era più uno scontro che un vero e proprio incontro culturale e durava solo pochi attimi...
    Non avevo minimamente buoni voti in materia per tutto l'arco della mia cultura scolastica partendo dalle elementari fino al diploma! Sono una cafona, lo so, ma sfortunatamente gli insegnanti hanno adottato metodi che non suscitavano in me l'intresse per questo particolare tema. Solo la letteratura e l'epica mi sono piaciute in modo assoluto ed erano le mie materie predilette.
    Ma a parte i miei successi e insuccessi sul campo di studio, posso dirti che ti ringrazio per queste pillole di conoscenza riguardo a un passato lontano (volendo neanche più di tanto) in cui la vita più rigida ma meno stressante di oggi ha fatto la storia del paese in cui viviamo oggi. Sei proprio un pozzo di conoscenza! Immagino che sia una cosa normale visto che è il tema con cui vai più a nozze a quanto ho capito ^^
    Io conosco solo le opere dell'arte bizantina...l'unica storia che mi ha incuriosito in particolare è sempre stata la storia dell'arte...ahimè! Con mio padre infatti non sono mai andata molto d'accordo su questo fatto perché anche se lui ha fatto solo fino alla terza media conosce molte più cose di quanto ne conosca io sulla storia e su molti altri argomenti...magari non nello specifico come appunto il salario che prendevano i patrizi all'epoca, ma di sicuro un confronto diretto con lui sarebbe tutt'altra cosa che parlarne con un'ignorante come me XD
    Però mi fa piacere conoscere cose nuove...anche perché tutto dipende da chi me le spiega e in che modo...
    Mai avrei pensato di imparare qualcosa di storia su un forum di anime e manga ^^ te ne sono grata, caro patrizio del passato! (Si, secondo me avresti potuto benissimo essere un patrizio anche tu. Si usa dire che le persone migliori sono sempre poche, no? E, siccome i patrizi hai detto che erano in minoranza rispetto al resto della popolazione, io dico che ci potevi essere pure tu tra questi.) [SM=g27828]

    La scolarizzazione di massa chi poteva permettersela? Sempre i patrizi? Comunque sia, immagino potessero permettersela un numero ristretto di persone...


    Anatolia Story l'ho accantonato anche io per problemi di budget e, come te, ho preferito storie dalla durata più ridotta e magari meno costose...anche se oggi i volumi unici di altri manga hanno un prezzo assurdo, dai 5,90 euro ai 7.00 o anche 8.00 euro! Penso che a volte mettere in piedi una fumetteria sia la cosa migliore per poterseli leggere in pace [SM=g27828]
    Ma è anche vero che ho preferito comunque altri generi, indipendentemente dal prezzo di copertina, proprio perché prendeva spunto dalla storia...ed è comunque raro per me leggere manga ottocenteschi, nonostante il tema sia il mio preferito, di conseguenza un manga dal tema ittita è stato altamente ignorato dal mio subconscio XD


    Sai che non sapevo affatto di queste tresche allegre dell'epoca? Immaginavo che i mariti non fossero fedeli alle mogli e, probabilmente, nella cultura araba si sono fermati alla poligamia anche per tale motivo...come popolo non si sono modernizzati e non condividono l'industrializzazione e l'emancipazione delle persone tanto da essere tutti indipendenti e autonomi. Credo che la cultura araba sia un chiaro esempio (anche se in modo diverso) di ciò che accadeva all'epoca.
    Fatto sta che io non ci sarei mai stata a sposarmi per interessi. Forse avrei finto di essere un uomo un po' come la fantasiosa Lady Oscar...non saprei XD inoltre una cosa che non tollero è la violenza sulle donne. Potrei stare ore a parlarne e a battermi per i diritti di una donna, ma tanto so che non servirebbe a molto. Ogni popolo ha una propria cultura e ognuno di noi dovrà fare i conti con ciò che semina prima o poi...
    Ma di certo avrei preferito un matrimonio in cui almeno ci fosse rispetto reciproco. Non parlo di un grande amore trascinato da una forte passione. Probabile che quello sarebbe rimasto un'utopia (come lo è tutt'oggi del resto XD), ma il rispetto è un punto su cui non intendo discutere...e l'infedeltà, subita o praticata, mi avrebbe distrutta certamente. Non penso che solo perché l'epoca era diversa e c'era una mentalità più ristretta mi sarei data alla pazza gioia o chissà che altro...penso che mi sarei sentita un pesce fuor d'acqua.

    Magari non al fianco di un uomo come William Shakespeare XD

    Anche se, a dire il vero, non mi sarebbe dispiaciuto scoprire che in realtà sotto le spoglie di questo nome si nascondesse una donna.
    I suoi sonetti e le sue storie mi hanno sempre fatto mettere in dubbio la sua sessualità, perché un uomo così altamente romantico e pieno di poesia non l'ho mai mai mai incontrato e, dopo Shakespeare, non ne conosco molti altri di tanto profondi...
    Ma è anche vero che ogni uomo di spettacolo ha due facce e poteva benissimo scrivere milioni di bellissime parole, poi essere un delinquente come tanti altri...

    Ma adesso sto dilagando XD


  • OFFLINE
    darllenwr
    Post: 850
    Registrato il: 03/10/2009
    Sesso: Maschile
    UTENTE Topmanga
    Grado 4
    00 16/10/2009 14:48
    Ti ringrazio davvero, mi dispiace che tu non abbia avuto buoni rapporti con la storia, come hai sagacemente notato, era la mia materia preferita, insieme generalmente al comparto umanistico (mi piace molto la letteratura, il teatro la musica, le arti figurative, per me la passione per i fumetti è la naturale prosecuzione di quella per i libri, che anche a me non dispiaceva affatto l’epica), non so se gli insegnanti possano aver avuto qualche merito in questo, io mi sentivo particolarmente portato per quelle materie, chiunque fosse chi la insegnasse, i problemi che tu hai avuto in storia io li avevo nel comparto scientifico, per me matematica, fisica e chimica erano qualcosa di praticamente impossibile da capire, le ore dedicate allo studio della geometria analitica piuttosto che del moto rettilineo uniforme piuttosto che della struttura degli organi cellulari mi sembravano sprecate, la conquista del sei era piuttosto ardua e le lezioni dei docenti erano solo un rumore che turbava i miei timpani eppure senza quella branca di studi e la loro applicazione pratica adesso non scriverei su un forum, per fortuna la cultura non è solo avere buoni voti o acquisire titoli, ho avuto il piacere di conversare con persone che avevano la quinta elementare o analfabeti, eppure avevano da dirmi molto, specie per quel che riguardava la storia del mio comune di residenza (come mi sembra diverso dall’attuale ascoltando i loro racconti), anche a me piace molto l’arte bizantina, in primi i mosaici ravennati, ma anche le icone rappresentano un campo di studio interessante (la storia dell’arte in generale mi affascina molto, mi piacciono ad es. molto i quadri di Bosch o di Chagall) grazie per i complimenti, ma non credo di meritarli, mi sento onorato del fatto che ritieni quel poco che posso dire paragonabile alla cultura di una persona per te importante. Le fonti della conoscenza possono essere impreviste (diceva un saggio che chi non si aspetta l'inaspettato non arriverà alla verità), sai come ho iniziato ad interessarmi dell’Armenia (paese che m’interessa al punto da averne inserito la bandiera come avatar)? Nel Napoli degli anni ’90 militava un giocatore di buon livello che si chiamava Alain Boghossian, francese, ma il cui cognome non mi sembrava tipicamente transalpino, leggendo un’intervista su un giornale sportivo seppi della sua origine, cominciai a leggere così mi appassionai alla storia più che millenaria di quel paese e quel popolo (tra l’altro più o meno nello stesso periodo militava nell’Inter Djorkaeff, anche lui francese ed anche lui con antenati armeni), se ci si può interessare all’Armenia partendo dal calcio si può imparare un po’ storia da un forum di anime e manga, grazie per il titolo di patrizio ad honorem (infatti erano pochi, e spesso chi lo era doveva ringraziare il bisnonno del trisnonno che era stato investito di questo titolo, più che i meriti personali), l’istruzione in effetti era cosa per pochi, spesso solo i patrizi potevano permettersela, specie se ricchi, non tutti lo erano, il grande erudito Michele Psello (una sorta di uomo per tutte le stagioni della Bisanzio dell’anno 1000) che pur veniva da famiglia nobile, all’età di dieci anni venne mandato al seguito di un giudice di provincia affinché potesse contribuire a mettere assieme la dote per la sorella (sembra la trama di un anime World Masterpiece Theater) ma quando questa morì, poté ritornare nella capitale per riprendere gli studi, oppure si potevano frequentare le scuole religiose (pare che una delle origini del detto “l’abito non fa il monaco” sia da identificarsi nell’usanza degli studenti delle scuole gestite da preti di indossare gli abiti talari anche se non erano indirizzati al sacerdozio, costoro potevano anche compiere azioni che non erano degne dell’abito che portavano, perché erano là solo per studiare e non per vocazione).
    Sui prezzi degli anime concordo con te, quando ho cominciato ad acquistarli (parlo della fine del secolo scorso) i più cari erano sulle 10.000 lire, ora invece c’è un’impennata spesso non giustificata dalla qualità grafica del prodotto, insomma, chi ha questa passione continuerà ad acquistarli, magari riducendo la scelta dei titoli, ma i neofiti?
    Quanto alle tresche, ci sono sempre state, e la letteratura ne è piena (spesso ad es. compare la storia della leggiadra fanciulla promessa in sposa ad un vecchio laido nonostante lei ami un suo avvenente coetaneo, che fa di tutto per averla), se conosci Lady Oscar, credo che ricorderai la scelta atroce di Charlotte che non vuole il marito impostole dalla madre, ma altri/e si arrangiavano in altro modo (forse sbaglio, ma non credo che Flaubert o Lawrence abbiano lavorato troppo di fantasia quando hanno descritto i personaggi di Madame Bovary e Lady Chatterley, che poi i benpensanti con generose dosi di ipocrisia criticavano come opere di cattivo gusto), Giovenale nella sua satira IX diceva (o meglio, lo fa dire a un degenerato, il cliente Nevolo) che sovente l’adulterio ha salvato matrimoni in crisi, ovvio che il rispetto dev’essere fondamentale, è ovvio che nella propria fantasia le donne sognino il principe azzurro e gli uomini la principessa che cala le trecce dalla torre (quando non un harem di belle e prosperose donzelle), ma la realtà è diversa e bisogna sapersi adeguare ad essa, quanto alla violenza sulle donne, è semplicemente esecrabile, specie quando commessa da chi dice di amare la persona che maltratta.
    Shakespeare una donna? Non me ne stupirei, sul drammaturgo inglese se ne sono dette tante, ad es. che non sia mai esistito, o che sia stato solo un attorucolo che faceva da prestanome a chi ha davvero scritto le sue opere (che sarebbe stato Francis Bacon oppure Christopher Marlowe oppure Robert Devereux ecc.), in una recente puntata di Voyager (trasmissione da prendere con le pinze, ma qualcosa di interessante talvolta la si trova) c’era un reportage che diceva che in realtà era un italiano originario di Messina, tal Michelangelo Florio Crollalanza, che dire, il genio affascina, se posso ti consiglierei un interessante dialogo di Oscar Wilde, Il ritratto di Mr. W. H. , nel quale congettura su chi poteva essere il misterioso dedicatario di una parte dei sonetti
    Con la speranza di non aver fatto perder tempo ai lettori. Ciao!!!
  • OFFLINE
    =Ereandil=
    Post: 4.679
    Registrato il: 19/08/2006
    Sesso: Femminile
    UTENTE Topmanga
    Grado 6
    00 16/10/2009 18:31

    E così il Napoli e l'Inter ti hanno portato a desiderare di conoscere la storia di un altro paese. Un paese di cui non ero proprio a conoscenza...a questo punto non mi resta che dire viva il calcio! ^^
    A me sinceramente il calcio piace e lo seguo, ma solo a livello agonistico...per cui non mi sono mai interessata alla storia che deriva dai cognomi dei singoli calciatori...credo che per certe cose ci voglia proprio una passione quasi "ossessiva" e, soprattutto su questi frangenti, credo sia un bene ^^ non si finisce mai di imparare.
    Ad esempio, ora so finalmente da dove deriva il detto "L'abito non fa il monaco" ed era in effetti una cosa che mi son sempre chiesta. Ma il mio scarso interesse non mi ha mai portato a fare ricerche specifiche. Uso questo detto e ne prendo spunto di tanto in tanto ma non mi sono mai interessata ad andare fino in fondo per scoprirne le origini...come ho detto in precedenza, ignorante sono e ignorante rimango XD a meno che nel mio cammino non incontrerò altre persone come te che mi insegneranno tutte le cose che ignoro ^^
    A me fa piacere averlo saputo. Come ripeto, dipende sempre da chi mi spiega e da come mi vengono insegnate le cose ^^

    Parlando di letteratura e conoscendo i classici come ad esempio Madame Bovary per citarne uno che hai accennato tu, posso dirti che la mia beata ingenuità mi ha portato a credere che tutto quello che ho letto fosse frutto della fantasia dello scrittore e non pensavo che potessero esserci parti corrispondendi alla realtà di tutti i giorni, a parte il fatto che si parlava di una situazione che certamente le donne vivevano all'epoca e ho immaginato che molte cose potessero essere velate da un profondo realismo. Però, siccome amo molto scrivere, ho sempre pensato che prima di tutto si scrivono storie che non sono mai reali fino in fondo...e che alla fin fine è tutto frutto dell'immaginazione. Pensandoci adesso, però, credo di essermi sempre posta volontariamente sotto una campana di vetro da sola...
    Non mi interesso di politica, di cultura e di storia, pertanto non so nulla di nulla, né della realtà di oggi, né di quella che vi era una tempo...per cui rimango basita davanti a cose che scopro adesso per la prima volta grazie a chi, come te, mi ha fatto aprire gli occhi.
    L'Ottocento rimane ugualmente il mio periodo storico preferito, ma ora mi rendo conto di quanto marcio ci fosse già all'epoca.
    Che l'adulterio però avesse salvato molti matrimonio non lo concepisco.
    Nonostante la mia giovane età, mi ritengo una persona puritana...non sono conforme a pensare giuste le cose fatte "in grande" a livello sessuale...orge, adulterio, prostituzione e così via...non le accetto e non le concepisco. Nell'Ottocento probabilmente sarei stata una di quelle donne aristocratiche bigotte, tutte d'un pezzo, con la puzza sotto il naso e che tutti avrebbero scansato a prima vista se avessi avuto le stesse idee che ho adesso XD
    Ma penso che alla fine sia meglio esser soli che male accompagnati.


    Cambiando nuovamente discorso e tornando indietro nel tempo, io non credo alla storia di Shakespeare nativo di Messina, o direttamente originario di questa città. Le supposizioni lo so, sono tante, e anche io ho seguito quella puntata di Voyager ma mi sembra che si sia andati all'eccesso.
    E' probabile che alcuni antenati di Shakespeare vissuti molti anni prima, fossero italiani espatriati all'estero e abbiano americanizzato il proprio cognome per diventare cittadini riconosciuti legalmente. Una regola probabilmente molto rigida di secoli fa...e l'America è da sempre un paese legalmente severo.
    Poi non so...le idee possono essere molte, ma non credo che William Shakespeare fosse di Messina.
    Probabile però che il nostro William nascondesse i panni di una donzella di nome Guillelmina e che fosse una donna in realtà. Magari presa sotto l'ala protettrice di Marlowe, che si dice fossero molto uniti...
    Probabile ci fosse qualcosa di più sotto...qualcosa che a noi non è dato sapere perché crediamo Shakespeare essere un uomo...
    Comunque sia doveva essere una persona colta e che sapeva leggere e scrivere. All'epoca si era o poveri o ricchi...e non credo che sarebbe passata inosservata una persona benestante che sapeva scrivere sonetti. Non era un popolano qualunque (o una popolana). Di certo era qualcuno che aveva potuto studiare o permettersi qualcuno che gli ha insegnato a leggere e scrivere.
    Che però non sia esistito non lo credo. Tutti i suoi ritratti non avrebbero motivo di esistere se lui non fosse esistito...
    Probabile che il suo volto sia in realtà quello di qualcun altro, ma qualcuno dietro il nome di Shakespeare c'è di sicuro...su questo sono assolutamente sicura ^^

    Non mancherò di leggere il dialogo che mi hai consigliato di O.Wilde e poi ti farò sapere i miei pensieri a riguardo...


  • OFFLINE
    darllenwr
    Post: 850
    Registrato il: 03/10/2009
    Sesso: Maschile
    UTENTE Topmanga
    Grado 4
    00 17/10/2009 14:29
    A mio modesto avviso , il calcio può essere spesso considerato metafora della società di riferimento e proprio perché fenomeno mondiale può essere in qualche modo veicolo di conoscenza (a volte per sciogliere il ghiaccio con una persona mi capita di chiedergli appunto se ama il calcio e per quale squadra tifa, devo dire che spesso riesce, ma a volte più che scioglierlo lo solidifica a livello di banchisa polare), per fare un esempio di quello che ho conosciuto grazie a questo sport, potrei citare la situazione della Lettonia, paese della ex- Urss dove oltre al gruppo etnico eponimo c’è una cospicua minoranza russa, le leggi del paese varate dopo l’indipendenza prevedono che i cognomi dei cittadini per essere riconosciuti come lettoni devono portare la –s finale, ed i cittadini di origine russa volenti o nolenti si sono adeguati, così se si guarda una formazione tipo della Lettonia (come quella che ha partecipato alle ultime qualificazioni mondiali) troviamo il portiere Deniss Romanovs (Slavia Praga, da dire che comunque vi sono eccezioni, come nel caso del portiere che storicamente difende la porta degli amaranto baltici,che si chiama Aleksandrs Kolinko, che gioca nell’Olimps/RFS), il difensore Igors Stepanovs (Olimps/RFS) il centrocampista Vitalijs Astafjevs (anche lui Olimps/RFS, recordman di presenze in nazionale, 153), l’attaccante Maris Verpakovskis (Celta Vigo, capocantiere in nazionale con 23 reti) ed il ct si chiama Aleksandrs Starkovs (insomma, tutti nomi a cui se si toglie la –s finale possono essere definiti senza problemi russi), oppure potrei citare il caso di AEK e PAOK, che sono club nati a Costantinopoli/Istanbul, ma che dopo i fatti della guerra greco- turca degli anni ’20 con conseguente scambio di popolazione hanno dovuto trovare rifugio rispettivamente ad Atene e Salonicco, o il caso dell’Anorthosis Famagosta che dall’invasione turca di Cipro del ’74 gioca a Larnaca, insomma, può capitare che ci siano club profughi, oppure un club svedese che si chiama Assyriska, fondato da immigrati assiri (in realtà non c’entrano molto con quelli antichi, oggigiorno è un altro modo per definire la popolazione di religione cristiano-nestoriana), devo dire che il calcio mi piace molto, anzi moltissimo, e non deve essere necessariamente uno spettacolo ad alto livello, mi basta vedere ventidue persone che prendono a calci un pezzo di cuoio per far sorgere in me l’interesse, da qualche anno seguo le gare interne del secondo sodalizio cittadino (una squadra senza tante pretese che milita in Promozione e che non ha grande seguito, direi che alle partite siamo una sessantina di spettatori, per fortuna non paganti), cerco sempre di sistemarmi dietro le panchine, sia per avere una visione d’insieme della gara che per catturare le conversazioni degli allenatori, sia verso i loro atleti che tra di loro che con arbitro e assistenti (costoro devono secondo me avere un self control notevole, non si voltano mai verso gli spettatori qualsiasi insulto venga vomitato loro addosso), potrei raccontarti che una volta un arbitro pignolo pretese che due persone che c’erano a bordo campo se ne dovevano andare perché la loro presenza non era prevista, il dirigente della squadra locale ebbe il suo bel da fare a convincerlo che erano i lettighieri dell’ambulanza, la cui presenza era necessaria (ed il direttore di gara si convinse solo dopo aver esaminato i tesserini dei due), oppure una volta la terna arbitrale ne commise tante e tali che uno spettatore non lontano da dove ero io cominciò a urlare dicendo:<> (traduzione alquanto libera dal dialetto in cui tale frase è stata originariamente pronunciata, c’erano poi altre parole che preferisco non riportare), oppure un’altra volta c’era un’azione della squadra avversaria, l’allenatore invitò il suo attaccante a stare attento a quando passava la palla, purtroppo per lui trovò un compagno libero, ma che era in fuorigioco di un paio di metri, il buon uomo uscì dai gangheri e gli inveì contro dicendo:<> (ascoltandolo mi venne il dubbio che quel giocatore fosse un suo parente, altrimenti non si sarebbe spiegato come mai dopo tanto tempo non fosse finito in panchina), insomma, c’è da divertirsi sia con la gara (anche se il livello non è eccelso) che con questi episodi di contorno.

    Quanto al detto l’abito non fa il monaco, quella da me detta è solo una delle ipotesi, potrebbe anche essere un riflesso delle monacazioni forzate così frequenti nel passato cui si era costretti perché c’era un primogenito cui dovevano andare casa e patrimonio e che vestivano sì l’abito, ma senza convinzione (un esempio magistrale in questo è la storia della monaca di Monza, Manzoni si è davvero ispirato alla vicenda realmente accaduta di una religiosa del ‘600).

    Quanto alla letteratura, beh, si dice che la realtà spesso supera la fantasia, posso dirti che anch’io rimasi stupito quando lessi che quelle persone che sembrano così rispettabili e severe nei ritratti che si facevano commissionare in realtà rivelavano un lato nascosto, come anche vedendo l’arte romana si resta increduli leggendo quello che scrive Giovenale (è una lettura che consiglio, in certe denunce che fa non sembrano affatto trascorsi diciotto secoli ca., da prendere con beneficio d’inventario per una lettrice la satira VI, che è ad alto tasso di misoginia, ma se letta in filigrana dimostra come le donne romane dell’età imperiale avessero una relativa libertà), a proposito, devo chiarire in che contesto il poeta fa dire al degenerato Nevolo che l’adulterio salva il matrimonio (frase alla quale credo poco anch’io), questo tizio era un cliente (ovvero uno di quelli che si mettevano sotto la protezione di un potente patrizio, il patronus, da cui ogni mattina ricevevano la sportula, ovvero i viveri della giornata ed una piccola somma di denaro, in cambio costoro lo seguivano in giro per la città e lo aiutavano quando ne aveva bisogno) di tal Virrone, con il quale aveva iniziato una relazione sentimentale, la moglie del patrizio sentendosi trascurata voleva lasciarlo, ma il cliente per amore del patronus decise di “sacrificarsi” per lui, in questo modo lo rese anche padre (perché l’altro non ci pensava proprio), in questo caso limite forse tale frase è corretta, in altri non direi). Dovremmo essere grati all’Ottocento, perché in quel secolo sono nati molti fenomeni che hanno avuto la loro naturale prosecuzione nel secolo appena trascorso, per fare qualche esempio, la rivoluzione industriale ed il manifesto del partito comunista di Marx ed Engels, il telegrafo e il treno che permisero di facilitare le comunicazioni, movimenti culturali come il romanticismo, il naturalismo, il positivismo, la letteratura vide la nascita di opere come (per citare fior da fiore) I Promessi Sposi, I Tre Moschettieri, Alice nel paese delle meraviglie, Guerra e Pace, I Fratelli Karamazov, I Malavoglia, la poesia tedesca ecc., la musica ha prodotto Verdi e Wagner, la pittura vide la fine dell’accademismo e la nascita delle prime avanguardie, a cominciare dall’impressionismo. Non ho dubbi che la tua tempra morale ti avrebbe messo al riparo da quelle che con il lessico artefatto dell’epoca si chiamavano “turpi vizi” , “pratiche innominabili” o “libertinaggio”, ma temo che altri non avrebbero avuto la stessa idea, non vorrei sembrarti cinico, ma su questo mondo si è sempre cercato di divertirsi, usando qualsiasi mezzo, anche non eticamente ineccepibile.

    Quanto al non interessarsi di qualcosa, è naturale, io ad esempio non riesco ad interessarmi alle discipline scientifiche, non ne capisco nulla, ho fatto perdere tempo a persone benintenzionate che volevano spiegarmi alcuni concetti fondamentali, ma purtroppo la mia dura cervice mi ha impedito di comprenderli, ci sono molte cose che ignoro in tale ambito, ad es. non mi è nemmeno del tutto chiaro come sia possibile che questo testa una volta premuto il tasto d’invio possa essere visibile in pochi secondi a chiunque abbia una connessione internet, che si trovi nelle steppe del Kazakistan, in un atollo polinesiano, in un villaggio sulle Ande o in una metropoli occidentale, convivo con la mia ignoranza e la sopporto, perché so che la conoscenza completa non è di questo mondo.

    Quanto all’idea di Shakespeare donna, è affascinante ma almeno al momento indimostrabile (un po’ come quella di Wilde nel racconto che ti ho consigliato). A presto!!!
    [Modificato da darllenwr 17/10/2009 14:31]
  • OFFLINE
    =Ereandil=
    Post: 4.679
    Registrato il: 19/08/2006
    Sesso: Femminile
    UTENTE Topmanga
    Grado 6
    00 17/10/2009 16:49


    Accidenti...quella dei cognomi che se gli togli la s finale sembrano russi in tutto e per tutto non l'ho mai pensata! Per me sono tutti russi a prescindere, i calciatori che hanno nomi tanto strani XD
    Vedi l'ignoranza quanto è brutta? =P
    Invece ogni cognome ha una sua storia...quella del mio comunque non la voglio spaere XD non sono curiosa...anche perché so già che i miei antenati erano mantovani e credo che uno fosse un conte o qualcosa del genere [SM=g27831] ma si parla di chissà quanti secoli fa...
    Comunque meglio non dirti per che squadra tifo...altrimenti mi trovi tutta la storia della squadra e, se sono fortunata, pure di tutti i calciatori, cosa di cui non mi interessa minimamente XD ahahahah

    Scherzi a parte...è chiaro che ogni passione ti porta ad avere maggiore conoscenza, sia sul lato pratico, sia su quello teorico.
    Anche se quella dell'abito che non fa il monaco è stata una tua ipotesi, per me è più plausibile di molte altre. A volte i detti derivano da cose piuttosto banali e veritiere...anche se oggi molti detti non credo abbiano più un grande valore, infatti la maggior parte sono in disuso e poco utilizzati o peggio ancora dimenticati...


    Ma se non ho capito male, quando si parla di adulterio che salva il matrimonio (soggettivamente a questo punto), si parla di un omosessuale che non voleva ingravidare la moglie e lo ha lasciato fare al suo cliente...è così? Oppure ho tergiversato qualche parola come mio solito? XD
    In ogni caso, l'omosessualità è una cosa che va molto in voga ancora oggi, sempre tra le culture poco industrializzate. Basti pensare che in Tunisia esistono stupri anche maschili...
    Se per troppo tempo non hanno una relazione, in tunisia usano andare con chiunque, portando il mal capitato in un vicolo stretto e buio dove sicuramente non vi è anima viva nei pressi.
    A quanto pare, dunque, le culture arabe e dintorni hanno mantenuto quella che era la "bella vita" di un tempo dove l'adulterio o la "leggerezza" era cosa normale e piena di orgoglio.
    Io non so perché ma la vedo come una cosa sporca...forse ragiono anche in base ai canoni imposti dalla società di oggi. Anche se i politci fanno i loro porci comodi ogni secondo della loro misera esistenza...


    Se Shakespeare fosse stata una donna, devo assolutamente disinnamorarmi di lei XD
  • OFFLINE
    darllenwr
    Post: 850
    Registrato il: 03/10/2009
    Sesso: Maschile
    UTENTE Topmanga
    Grado 4
    00 18/10/2009 03:28
    Io qualche ricerca sul mio congnome l'ho fatta, ma il risultato è stato sconfortante, vi erano almeno cinque etimologie possibili e tutte avevano la stessa possibilità di essere veritiere, così ho preferito lasciar perdere. Nella mia famiglia però da sempre si racconta che il nostro lontanissimo capostipite sia stato un signorotto normanno che aveva in feudo un vasto territorio nel quale c'era anche il mio comune di residenza (vista la certa frequenza che il cognome che porto ha nel comune oltre che in buona parte del territorio circonvicino, si potrebbe dire che al signore del castello piaceva fare solo quello, ma ovviamente la diffusione potrebbe essere avvenuta anche secoli dopo la dipartita di questo ipotetico feudatario).

    Quella sull'abito non fa il monaco come ricordo del periodo in cui anche chi non voleva farsi prete doveva studiare nelle scuole religiose non è mia ipotesi(purtroppo o per fortuna) l'ho letta in Rete, ho pensato però che siccome proverbi, modi di dire ecc. non sono formule matematiche, poteva esserci anche qualche altra spiegazione, così ne ho citata un'altra, ma potrebbe essere anch'essa insufficiente a spiegare da sola l'origine del modo di dire.

    In effetti sì, il buon Nevolo oltre che avere una relazione con Virrone gli aveva anche fatto il piacere di ingravidargli la moglie (non che ci tenesse molto ad averli, ma con figli suoi Virrone poteva evitare la masnada di cacciatori di testamenti che di solito si affollavano intorno a chi non aveva eredi).
    Sinceramente non so dire se le cose in Tunisia vadano davvero così, ci saranno certo episodi di criminalità a sfondo sessuale, ma per quel che ne so (diritto comparato non è uno dei miei principali campi d'interesse)le leggi tunisine in questo campo sono molto severe, puniscono non solo lo stupro, ma anche i rapporti tra adulti consenzienti, perché l'omosessualità viene vista come un delitto contro il buon costume. Forse non è solo questione di cultura, ma anch di inclinazioni personali, di spazio concesso alle convenzioni, c'è chi per il soddisfacimento dei propri piaceri non si fa problemi a calpestare tutto e tutti, e per piaceri non intendo solo quelli sessuali, ma anche queli in altri settori, come appunto la politica (che amirro come arte di saper bene amministrare la cosa pubblica, anceh se spesso chi la pratica mi dà da pensare).

    Temo di non aver capito, in che senso ti saresti innamorata di lei se Shakespeare se fosse stata una donna? Non credi che avrebbe provato attenzione per gli uomini? Ciao!!!
    [Modificato da darllenwr 18/10/2009 03:31]
2