Chissà che faccia ha fatto l'uomo che alcuni giorni fa, sul tratto del fiume Po fra Torricella di Pizzo e Torricella di Sessa, ha pescato un piranha rosso? Un ritrovamento che ha del misterioso, visto che questa specie vive solo nelle zone tropicali, in particolare nel Paraguay e nel bacino del Rio delle Amazzoni. Può raggiungere fino a 30 centimetri e si nutre di insetti, vermi, pesci, uccelli crostacei e mammiferi. Tanti i dubbi su come possa essere arrivato fin lì: l'ipotesi più probabile è che sia stato liberato da un acquario casalingo.
Del resto, già alcune settimane fa era stata diffusa una notizia ancora più sconcertante: una coppia padovana ha trovato un pitone lungo un metro e mezzo acciambellato vicino al water, in cui si è rituffato dopo le grida dei due. Ed è probabile che molti, dopo aver letto questa notizia, non abbiano più guardato il proprio bagno con gli stessi occhi...
Fatti che riportano alla mente una delle più antiche leggende metropolitane, diffusa già a partire dagli anni Trenta e talmente radicata da essersi guadagnata una propria voce su Wikipedia: quella degli alligatori che scorrazzano liberi tra le fogne di New York e di altre metropoli del pianeta. Pare che nel 1935 un gruppo di ragazzini, intenti a spalare la neve all'imbocco di un canale fognario, abbia trovato un esemplare lungo poco più di due metri incastrato nel ghiaccio. Nel 1980 ne è stato anche tratto un film, Alligator.