Questa fan fiction non è come le altre, leggendola ritroverete personaggi di molte serie in situazioni assurde e improbabili, infatti prendendo spunto da anime, manga, film, videogiochi e la mia pazzia vi ritroverete a vagare tra le dimensioni come succede in Tsubasa o in Kingdom Hearts ora buona lettura
Una lotta tra dimensioni
Parte 1° I guerrieri sacri
Capitolo 1 Preludio alla catastrofe
Quanto tempo era passato da allora? Quanto tempo era passato dalla battaglia che segnò la sconfitta del male? Non ricordo. L'unico ricordo che ho di quei tempi è la lunga battaglia che feci insieme al re per eliminare il male, battaglia che finì con la sua immolazione per il bene. Un sacrificio che per un po' di tempo protesse il nostro mondo, tutti i mondi ma che ci lasciò soli a lottare contro i nemici che sarebbero apparsi. Da allora tutti coloro in grado di varcare la soglia delle dimensioni smisero di farlo lasciando il compito di proteggere le dimensioni alle famiglie reali ma ora anche noi stiamo cominciando a muoverci, una nuova minaccia si avvicina e una nuova guerra è all'orizzonte. Ora devo mantenere alla promessa fatta al re e cercare chi come me ha il potere. Parto per un viaggio che potrebbe essere l'ultimo della mia vita, la prima tappa sarà il villaggio dell'acqua scarlatta. In quel momento nel villaggio nessuno sapeva cosa sarebbe accaduto quel giorno, meno di tutti i due ragazzi la cui vita sarebbe cambiata per sempre.
Era una calda mattina, fin troppo calda nel villaggio e come ogni giorno sulla collina li vicino due ragazzi si affrontavano in una sfida di forza, da una parte si trovava un ragazzo vestito di bianco con lunghi capelli biondi e una spada argentata nella mano destra il cui nome era Sirius dall'altra parte si trovava, invece, un ragazzo vestito di nero, come era anche il colore dei suoi occhi e dei suoi capelli, che si chiamava Jen. La sfida come sempre finì con Sirius vittorioso e Jen per terra sfiancato “Il motivo per cui perdi” iniziò Sirius “ è che ti ostini a usare le mani come armi, la forza bruta non potrà mai spezzare l'eleganza dell'arte della spada” a queste parole Jen si mise a ridere e rispose “ Forse avrai anche ragione, ma io non riesco a usare un arma. Usandola è come se sentissi che è l'arma a usare me, capisci?” “ No e, se devo essere sincero, non mi interessa capire un tipo rozzo come te” detto questo si avviò verso casa con Jen che lo seguiva come fa il cane col padrone. Entrambi non si ricordavano quando arrivarono in quel villaggio, anzi a dirla tutta gli unici ricordi di Jen sono collegati al villaggio e non sa nulla di quello che gli era successo prima, Sirius invece si ricordava di essere fuggito con la sorella da un posto non definito e di averla persa prima di raggiungere il villaggio. Comunque dal giorno in cui arrivarono, strano a dirsi ma fù lo stesso giorno per entrambi, furono presi in custodia da un vecchio del villaggio che tutti rispettavano il cui nome era Ifrit. Da quel giorno loro continuarono ad allenarsi per poter partire dal villaggio e cercare il loro passato, un sogno che molto presto si sarebbe avverato. Mentre tornavano a casa i due ragazzi si continuarono a sentire osservati ma non preoccupandosi continuarono per la loro strada, due figure incappucciate, però, li stavano spiando davvero e una volta che furono al sicuro salirono sui tetti e iniziarono una strana conversazione “ E loro sarebbero dei guerrieri ? Quelle mezze calzette?” disse uno dei due “Dovresti stare attento, ricordati che hai detto la stessa cosa di chi ti ha sconfitto la prima volta” gli rispose bruscamente l'altro “ Non tirare fuori argomenti del passato !” “ Scusa, non volevo ferire il tuo cuore, o meglio quell'accozzaglia di ingranaggi” “Spiritoso, comunque ora è il momento di metterli alla prova non credi?” “Ti do campo libero, ma ricorda di non ucciderli” detto questo una delle figure sparì mentre l'altra ridendo fece apparire da nulla degli esseri di forma antropomorfa tutti neri “Se moriranno o no dipende solo da loro” detto questo sparì insieme agli esseri nella notte . Arrivati nella casa di Ifrit passarono la serata a chiaccherare col vecchio di chiaccherando normalmente sino a quando un rumore non li bloccò Ifrit andò subito alla porta ma fù subito sbalzato via con forza. Sull'uscio si trovava un cavaliere in armatura nera armato con spada e dietro di lui altri cavalieri uguali che attaccavano il resto del villaggio. In quel momento Ifrit si alzò e dopo essersi tolto il sangue dal labbro vissò il suo aggressore quindi urlò ai ragazzi dietro di lui “ ragazzi scappate dal villaggio il più velocemente possibile!” a queste parole Jen cercò di ribattere ma prima che ci riuscisse Ifrit gli riurlò “Ho detto andatevene !” allora i ragazzi fuggirono dall'uscita sul retro lasciando l'uomo da solo contro le guardie “ A quanto pare è arrivata l'ora di sgranchirsi le gambe” detto questo dalle sue mani fuoriuscirono delle fiamme con cui distrusse i cavalieri davanti a lui, quindi fermò ogni essere che provava ad entrare nella casa. “ Mi aspettavo qualcosa di più da voi, sapete ?” disse dopo aver eliminato il sedicesimo cavaliere, quando una freccia di ghiaccio quasi lo colpì al viso “ Allora qualcuno di decente c'è ancora” detto questo Ifrit si lanciò all'attacco con le mani circondate dal fuoco. Intanto Jen e Sirius erano riusciti a uscire dal villaggio affrontando dei cavalieri ma, quando erano ormai alle porte Jen si fermò girandosi verso il villaggio in fiamme. “cosa stai facendo stupido !?” gli urlò Sirius ma Jen era come in trance mentre vedeva il villaggio che considerava come casa sua venir distrutto, poi all'improvviso notò un dettaglio stranissimo : nonostante il villaggio fosse invaso dalle fiamme la casa di Ifrit era completamente ghiacciata. Vedendo che la casa della persona che considerava come un padre era ormai distrutta e capendo che quella stessa persona era in pericolo Jen si lanciò a capofitto tra le case infiammate sino a tornare alla casa dalla quale era fuggito, Sirius suo malgrado lo stava seguendo perchè , anche se non lo avrebbe mai ammesso per il suo carattere, anche lui teneva a Ifrit. Arrivati entrarono nella casa e videro a terra Ifrit avvolto dal ghiaccio poi una voce nell'ombra parlò “ Sapevo che aspettandovi qui sareste arrivati” detto questo dall'ombra usci un ragazzo col volto truccato “ e tu chi saresti ? Come hai osato far del male a Ifrit !” gli urlò Jen “parli di quel vecchio? Voleva lottare un po' e io l'ho accontentato. In quanto a me..... io sono il messaggero della vostra morte. Il mio nome è Girom” Dopo che finì di parlare Jen diede Ifrit a Sirius e poi, rivolto a Girom disse “se qui morirà qualcuno quello sarai te!” poi Sirius appoggiò il vecchio a terra e tirò fuori la spada “ Preparati demone a ricevere una punizione divina!”. Ora i tre combattenti erano l'uno davanti all'altro pronti a iniziare la battaglia che avrebbe cambiato il destino dei due ragazzi per sempre.