ROMA - Il Nobel 2007 per la fisica è stato assegnato al francese Albert Fert e al tedesco Peter Gruenberg. Le ricerche dei due scienziati, compiute separatamente, hanno permesso di mettere a punto la tecnologia per immagazzinare grandi quantità di dati sugli hard disk. Una tecnologia molto utilizzata, oltre che sui computer, anche su lettori Cd e videocamere.
"Grazie a questa scoperta, le dimensioni dei computer si sono ridotte notevolmente. Basta ricordare i giganti dal 1964. Anche il costo dei personal computer è crollato in modo incredibile", ha spiegato il presidente della commissione premi Nobel, Per Carlson.
Fert, 69 anni, è professore all'Università Paris 11 (a Orsay), ed effettua le sue ricerche presso l'Unità mista di fisica CNRS/Thales, della quale è stato uno dei fondatori, nel 1995. Grueberg, 68 anni, è professore a Juelich, in Germania.
Il fenomeno fisico scoperto e studiato da Grueberg e Fert che ha permesso di sviluppare la tecnologia dell'hard disk è stato chiamato 'magnetoresistenza gigante (Gmr)'. Lo stesso principio è alla base dello sviluppo delle nanotecnologie elettroniche e, con esse, alla miniaturizzazione.
Nel 1988 entrambi gli studiosi scoprirono separatamente che cambiamenti magnetici molto piccoli sono in grado di provocare grandi differenze nella resistenza elettrica. Di conseguenza, un sistema di questo tipo è lo strumento perfetto per leggere i dati sugli hard disk quando le informazioni registrate magneticamente devono essere convertite in corrente elettrica.
Da allora ci sono voluti nove anni per tradurre questa scoperta in hard disk più potenti; il principio tecnologico sul quale si basavano è diventato subito, ed è ancora oggi, un punto di riferimento.
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