con "lasciarle" non intendo abbandonarle...
intendo non asfissiarle..
Elena è una ragazza con un carattere duro.. è molto che non la vedo..
ha una bella famiglia.. una sorella più piccola.. ha i genitori del marito e i suoi fratelli..
Ha 2 amici che sono gemelli (fratello e sorella) e la conoscono da quando è nata.. e sicuramente le staranno vicini..
Ha l'affetto di tutta la parrocchia in cui eravamo da piccole.. c'è sicuramente molta gente che la vuole aiutare e che le è vicina..
io purtroppo non me la sono sentita di andare alla veglia o al rosario.. avrei pianto come una disperata e nn mi sembrava il caso..(e non lo conosco neppure)
non sono riuscita ad andare al funerale perchè era in orario lavorativo..
io penso che si debba far presente a chi soffre che tu ci sei se vuole appoggiarsi a te..
ma credo che non si debba asfissiare chi soffre.. perchè soffre già anche troppo.. senza costringerli a sopportare la tua presenza..
Ovvio che se posso le farò presente che le sono vicina.. ma la lascio libera di muoversi, libera di decidere quando stare sola, quando chiedere aiuto..
come immagine pensate a qualcuno che chiude la porta della stanza in cui siete e rimane vicina alla porta x sentire la prima richiesta d'aiuto..
prob. non mi sono spiegata come avrei voluto.. ritenterò..