TOPMANGA FORUM Un forum dove poter discutere su anime, manga, cosplay, giappone, contest e molto altro


ISCRIVITI AL FORUM
COME CAMBIARE NICKNAME
COME METTERE UN AVATAR
RICEVI LE NOTIFICHE

Dragon moon

  • Messaggi
  • OFFLINE
    Zingara87
    Post: 62
    Registrato il: 13/07/2006
    Sesso: Femminile
    UTENTE Topmanga
    Grado 1
    00 06/09/2006 12:33
    IL CAMBIAMENTO DI VEGETA

    Erano trascorsi quasi due anni da quando uno strano ragazzo del futuro aveva avvisato i guerrieri dell’arrivo dei cyborg e, momentaneamente, sulla Terra stava regnando la pace.
    Tutti i guerrieri, però, stavano approfittando di quel periodo di tranquillità per prepararsi allo scontro contro i nuovi nemici, in modo da poter rendere duratura quell’instabile pace.
    A casa di Goku, fra le montagne, si allenavano Gohan, con suo padre e Piccolo, mentre, nella città dell’ovest, a casa di Bulma, altri due guerrieri cercavano di diventare più forti: Vegeta e Yamcha.
    Era da poco spuntato il sole, quando Bulma si svegliò. Una leggera brezza primaverile entrava dalla finestra; ancora assonnata si alzò dal letto. Arrivata davanti alla finestra, stava per chiuderla, quando rimase incantata dall’alba: erano anni che non vedeva più sorgere il sole e ne rimase incantata. Era così assorta dai suoi pensieri che non sentì nemmeno Yamcha entrare nella sua stanza; il ragazzo la cinse delicatamente in vita e, spostandole i capelli dal collo per baciarla meglio, disse «Buongiorno amore mio, come stai? Hai dormito bene? Scusami se la finestra che ho aperto io questa notte ti ha svegliata», senza prestare troppa attenzione a quello che disse il ragazzo, Bulma rispose «Tranquillo, questa notte non sono riuscita a chiudere occhio lo stesso. Come sta andando l’allenamento?» «Bene, se non ci fosse quel Vegeta che ne approfitta ogni volta per insultarmi perché lui è il Principe dei Saiyan, mentre io un misero terrestre» «Non badare a quello che ti dice, tu continua per la tua strada», il ragazzo le diede un bacio, poi disse «Ti amo, Bulma», lei, non molto convinta, rispose «Anche io».
    Yamcha si sdraiò sul letto, mentre Bulma, ancora in vestaglia, si diresse verso la cucina per preparare la colazione. Stava armeggiando fra i fornelli, quando ebbe la sensazione di essere osservata, si voltò, ma non vide nessuno. Trascorsero alcuni minuti, poi entrò nella stanza Vegeta. Bulma, piuttosto imbarazzata per come era vestita, disse «Buongiorno Vegeta, ti dispiace controllare i fornelli mentre mi vado a vestire? Faccio in un attimo», lui, annuì senza proferire parola. In poco più di due minuti Bulma tornò in cucina, dove assistette ad una scena molto insolita: Vegeta, ai fornelli, che preparava la colazione; fra sé e sé pensò “Però, visto così, Vegeta non è cattivo, è molto meglio di Yamcha!”. L’uomo doveva averla sentita entrare, poiché si voltò e, sgarbatamente, disse «Torna ai fornelli, donna!», molto arrabbiata Bulma tornò a cucinare pensando “Le apparenze ingannano! Altro che uomo buono!”. Durante la colazione Bulma si sentì nuovamente osservata e, con suo enorme stupore, capì che era Vegeta a fissarla; la donna era imbarazzata ma al tempo stesso contenta di quelle attenzioni, finché Vegeta, che aveva capito di essere stato scoperto, disse «Donna, ti sei sporcata! E smettila di fissarmi! Lo so che sono irresistibile, ma così mi infastidisci!». Adirata Bulma se ne andò nella sua stanza senza neanche finire di mangiare. Yamcha la seguì ma, appena lei lo vide lo chiuse fuori dalla stanza urlando «Vattene! Non voglio vedere nessuno!», non capendo la situazione, Yamcha disse «Ma cosa ti ho fatto io?! E poi perché te la prendi tanto per quello che ti ha detto?!» ma la ragazza urlò nuovamente di andarsene. Triste, il ragazzo, tornò in palestra per continuare ad allenarsi mentre, nella sua stanza, Bulma continuava a chiedersi il motivo per il quale si era sentita tradita dalle parole di Vegeta.
    Passarono alcune ore prima che Bulma si decise ad uscire dalla sua stanza e, meravigliata, quando aprì la porta, vide, per terra, un vassoio con del cibo, una rosa bianca e un biglietto. Guardò nel corridoio se ci fosse qualcuno, ma non vide nessuno. Prese il vassoio e tornò in camera; curiosa prese il biglietto e lesse:

    Perdonami per prima. Spero ti piaccia quello che ti ho preparato, l’ho fatto questa mattina mentre ti cambiavi. (e non dire a nessuno questa cosa, io sono il principe dei Saiyan! Ho una reputazione da difendere!!)

    Bulma non capì cosa le avesse preparato il saiyan ma lo assaggiò lo stesso: aveva uno strano gusto, ma alla donna piacque molto, soprattutto perché l’aveva fatta Vegeta apposta per lei.
    Nei giorni seguenti Bulma si accorse di prestare più attenzioni a Vegeta di quelle che aveva dato in tanti anni a Yamcha. Si accorse frequentemente di sognare Vegeta ad occhi aperti, anche mentre Yamcha era insieme con lei. Da tempo si era resa conto di non amare più Yamcha, ma non aveva mai avuto il coraggio di lasciarlo per l’ignoto.
    Anche se dolorosamente, Bulma decise di dimenticare quei giorni passati a pensare a Vegeta e di cercare di salvare il rapporto con Yamcha, in fondo, pensò, probabilmente l’idea che si era fatta del saiyan era diversa da quella reale.
    Ma Yamcha commise un grande errore che fece cambiare idea a Bulma. Era inizio marzo ed, esattamente tredici anni prima, Bulma e Yamcha si erano dichiarati il loro amore. Nonostante a Bulma non importasse più quella data, non voleva che il ragazzo capisse che lei, ormai non lo amava più, ma quel giorno capì che nemmeno a Yamcha importava ancora il loro rapporto.
    Per l’intera giornata Yamcha continuò ad evitare Bulma, e di questo la donna gliene era grata perché non aveva per niente voglia di fingere; decise quindi di uscire a fare spese per svagare un po’ la mente. Entrò nel primo negozio che incontrò sulla sua strada e, un oggetto le confuse ancora più le idee. Passando accanto ad un manichino rimase colpita da una camicia blu scuro con una stampa, sulla schiena, con la scritta “The Prince”, senza pensarci due volte la comprò ed uscì, diretta verso il prossimo negozio. Ma mentre camminava si rese conto di aver preso un regalo per Vegeta “Dovrei pensare a Yamcha, non a Vegeta!!” ancora scossa per ciò che aveva fatto, decise di saccheggiare ogni negozio, ma, purtroppo, dopo poche ore ricevette una telefonata da sua madre che la avvisava che suo padre aveva urgentemente bisogno del suo aiuto, poiché la stanza gravitazionale sembrava essersi guastata. Molto dispiaciuta, rinunciò al suo progetto e tornò a casa, dove assistette ad un insolito spettacolo. Carica di borse, si diresse verso la sua camera da letto, quando, aprendo la porta, vide Yamcha a letto con un’altra donna. Sconvolta si chiuse la porta alle spalle e, con ancora le borse in mano, si diresse verso la stanza gravitazionale. Yamcha, intanto, si era rivestito e la stava inseguendo, quando la raggiunse, lei era con Vegeta, con una debole voce l’uomo disse «Non è come pensi», lei, senza nemmeno voltarsi disse «Lasciami indovinare, lei era talmente forte che è riuscita a portarti fino in camera da letto, a spogliarti senza che tu riuscissi ad evitarlo?!» «Ammetto che la situazione possa essere assurda, ma, ti prego, ascoltami» «No! Non voglio più sentirti parlare! Torna da quella. Con me hai chiuso!» «Bulma, ti prego» «Ho sprecato tredici anni con te! Ma finalmente ho aperto gli occhi, ora sparisci da qui, per favore». Triste Yamcha se ne andò, come Bulma gli aveva chiesto.
    Vegeta, che aveva assistito a tutta la scena, le si avvicinò e, porgendole un fazzoletto, disse «Scusami se ho mentito a tuo padre, ma era già da un po’ che lo vedevo con quella donna, e non volevo che ti facesse soffrire troppo», con le lacrime agli occhi Bulma, per la prima volta abbracciò Vegeta e, singhiozzando, disse «Hai fatto finta che si rompesse la stanza? Grazie». Vegeta attese che la donna smettesse di piangere, poi prese le borse che le erano cadute durante il litigio e le chiese «Dove le porto?» «Puoi tenerle in camera tua per un po’? Non voglio entrare in quella stanza un’altra volta» «Va bene». In una frazione di secondo l’uomo tornò indietro dopo aver posato le borse, quando, improvvisamente, Bulma svenne.
    Quando Bulma riaprì gli occhi pensò di trovarsi nella stanza di Vegeta, l’uomo era seduto accanto a lei, con in mano un bicchiere che le porse appena vide che si era svegliata, lei lo prese e gli chiese «Cosa ci faccio io qui?» «Sei svenuta poco fa. Riposati, vedrai che poi starai meglio», detto questo Vegeta si voltò per uscire dalla stanza, ma Bulma non voleva che l’uomo se ne andasse, gli afferrò il braccio, ma, inavvertitamente, gli rovesciò il bicchiere addosso. Dispiaciuta, la donna disse «Scusami Vegeta, non volevo, lascia che ti pulisca la maglia. Mi passi, per favore la borsa più piccola? Ti ho preso una cosa», lui ubbidì e rimase molto colpito, quando vide il regalo che gli aveva fatto la donna. Bulma si alzò dal letto e cercò di togliergli la maglia, lui le prese le mani e le disse «Non devi, posso farlo da solo», ma lei, cercando di liberare le mani rispose «Devi cambiarti, altrimenti rischi di ammalarti, mettiti la camicia che ti ho preso, sono sicura che ti starà benissimo». Improvvisamente il saiyan, rimasto incantato dai meravigliosi occhi della donna, si fece spogliare poi, le si avvicinò con uno sguardo passionale, la cinse in vita e la spinse sul letto; lei, stupita dallo strano comportamento dell’uomo, non seppe come reagire. Sdraiata sul letto vide, per la prima volta, quanto Vegeta fosse affascinante e rimase totalmente incantata dal fare dell’uomo. Vegeta spostò i capelli che coprivano il viso della donna con fare sensuale e la baciò passionalmente, poi, abilmente, le sbottonò la camicetta e, continuando a spogliarla, baciò il corpo che tanto aveva desiderato. L’uomo aveva capito che desiderava Bulma, che voleva farla sua e che non si sarebbe calmato finché non avesse assecondato l’istinto.
    Appena Bulma aprì gli occhi vide, di fronte a lei, l’orgoglioso principe dei Saiyan, dormire come un angelo. Era ancora incredula per quello che era successo poco prima, ma al tempo stesso era molto contenta, perché significava che anche Vegeta era attratto da lei; lo guardò un po’, poi, sfioratagli la guancia, gli diede un leggero bacio sulle labbra. Continuando a guardarlo amorevolmente sussurrò «Sai Vegeta, era da tanto che speravo che ciò accadesse, era da un po’ che sognavo questo momento. Ti ringrazio davvero di cuore per avermi fatto scoprire quello che faceva Yamcha alle mie spalle, se tu non lo avessi fatto, ora non saremmo qui. Ti voglio bene, Vegeta». Lui si svegliò e, col sorriso sulle labbra, le disse «Buongiorno Bulma, grazie per avermi assecondato e grazie per il regalo. Ora però devo tornare ad allenarmi». Le diede un bacio e poi uscì per dirigersi verso la stanza gravitazionale.
    Era trascorso circa un mese da quel meraviglioso giorno, Yamcha era rimasto alla Capsule Corporation, nonostante la storia fra lui e Bulma fosse finita da un po’. Bulma si sentiva sempre molto debole e spesso aveva una forte nausea, così, un giorno decise di andare da un medico per capire, finalmente, la causa di tutti quei disturbi. Era seduta sul lettino dello studio medico, quando il dottore le disse «Complimenti Bulma, lei aspetta un bambino. È incinta di circa quattro settimane».
    Ancora sconvolta per la notizia, quando tornò a casa trascorse l’intera giornata in camera sua, o meglio, quella che lo era diventata, infatti, da quando si era lasciata con Yamcha aveva deciso di vivere nella stessa stanza con Vegeta. Sdraiata sul letto cercò quale potesse essere il metodo migliore per dire a Vegeta che lei aspettava un bambino, ma per quanto si sforzasse, non riuscì a trovare nessun modo.
    E così un’altra settimana era trascorsa, senza che Bulma avesse trovato il coraggio di parlare con il saiyan. Era notte inoltrata e Bulma non riusciva a chiudere occhio, così decise si andare a fare una passeggiata, sperando di riuscire a schiarirsi le idee. Si vestì ed uscì dalla stanza facendo il minor rumore possibile, approfittando anche del sonno pesante che aveva il saiyan.
    Bulma doveva aver percorso poco più di 300 metri, quando venne aggredita da due loschi individui. Istintivamente, con le mani, cercò di proteggere il bambino, poi disse «Prendete quello che volete, ma non fatemi del male, sono incinta!», ma i due, non curanti delle parole della donna, stavano per colpirla, quando, fortunatamente, intervenne Vegeta. In pochi secondi i due uomini fuggirono e Bulma, ancora sconvolta, corse fra le braccia del saiyan, piangendo; lui la strinse a sé e cercò di calmarla, ancora singhiozzante Bulma chiese «Hai sentito quello che ho detto prima?», prontamente Vegeta disse «No, perché? Hai detto qualcosa d’importante?», in realtà il saiyan aveva sentito ogni cosa, ma voleva che la donna gli la notizia di persona, «No, non importa. Possiamo parlarne domani?»; lui annuì, poi la prese in braccio e la riportò a casa.
    La mattina seguente Vegeta attese che Bulma si svegliasse, le aveva anche portato la colazione a letto per farle una sorpresa, poi, quando la donna aprì gli occhi, le disse «Buongiorno principessa, come stai oggi?», lei, sorridente, rispose «Bene, grazie. Come hai fatto ieri a salvarmi?» «Facevo finta di dormire, così ti ho vista uscire e ti ho seguita. Sono preoccupato per te, sento e vedo che c’è qualcosa che non mi vuoi dire», Bulma si fece coraggio, “O la va, o la spacca” pensò, fece un bel respiro, prese le mani del saiyan e, posandole sulla sua pancia, disse «Per ora non si sente ancora, ma qui dentro c’è una vita, un piccolo saiyan. Vegeta, sono incinta». Nonostante lui lo sapesse già, rimase colpito dalla notizia, forse perché non pensava potesse essere suo figlio, ancora incredulo disse «Ma sei sicura che sia figlio mio? Yamcha--», ma lei lo interruppe «Il mio istinto dice che è un saiyan, e poi con Yamcha era già finita da molto sotto quel punto…», con gli occhi lucidi per la felicità Vegeta disse «Non permetterò a nessuno di farti del male, né a te, né al bambino. Da oggi mi allenerò come non mai per poter sconfiggere quei cyborg, e se lo farò, ti chiederò un cosa»; Bulma era curiosa di sapere cosa avesse in mente Vegeta, ma era talmente felice di come il saiyan avesse preso la notizia per pretendere altro.
    Erano trascorsi alcuni mesi e, per la prima volta, Bulma e Vegeta, videro il bambino ed ebbero la conferma della paternità del bambino. Dall’ecografia scoprirono che il bambino che Bulma aveva in grembo era un maschio e, con grande stupore della ginecologa, videro che il piccolo aveva una cosa che sembrava essere una coda.
    Ancora contenti per la bella notizia, i due tornarono a casa. Bulma decise di riposarsi un po’, mentre Vegeta tornò ad allenarsi nella stanza gravitazionale.
    Quando la donna si svegliò vide, davanti a sé, un foglio con scritto “Vieni in giardino, ti devo parlare”. Un po’ debole, Bulma si diresse verso il giardino, dove, con stupore, scoprì che il mittente del biglietto era «Yamcha! Cosa vuoi ancora da me?» «Volevo solo parlarti» «Sono qui, forza, parla!»; probabilmente quelle parole fecero scattare qualcosa in Yamcha e, senza che Bulma se ne rendesse conto, l’uomo l’aveva già costretta contro il muro e, con uno sguardo che lei non conosceva, disse «Volevo solo parlarti!» e fece per baciarla. Lei cercò di liberarsi, nonostante sapesse che era quasi impossibile farlo, quando, colpendo Yamcha, lo fece volare via per la potenza del colpo. In quello stesso istante Vegeta avvertì una strana aura, così, precipitatosi in giardino, assistette ad una scena improbabile: Yamcha a terra, semi svenuto con i segni di un pugno o di uno schiaffo e Bulma, terrorizzata con le lacrime agli occhi. Appena Bulma vide Vegeta, gli corse incontro e gli disse «Per fortuna che sei arrivato in tempo anche questa volta. Se non ci fossi stato tu, non so come sarebbe andata a finire!» stupito Vegeta rispose «Guarda che io sono appena arrivato! Non ho fatto niente»; mentre parlavano non si erano resi conto che Yamcha si era ripreso, piuttosto malconcio, disse «Sei stata tu, Bulma, a colpirmi. Ma come hai fatto ad avere una forza del genere?», ma anche Bulma e Vegeta si stavano facendo la stessa domanda. Dopo poco più di un minuto Bulma, appoggiando una mano sulla pancia, esclamò «Deve essere il bambino!» Yamcha la guardò stupito e disse «Sei incinta? E quando aspettavi a dirmelo? Se è perché abbiamo rotto, io voglio prendermi le mie responsabilità!». Bulma era evidentemente imbarazzata ed infastidita dalle parole di Yamcha, non gli aveva detto di essere incita, proprio per evitare quella situazione, Vegeta lo capì e, stringendola ancora più a sé, disse «Lei non è degna di essere la compagna di uno come te! Lei si merita di meglio», ma Yamcha non comprese le parole del saiyan e disse «Fatti i fatti tuoi! Voglio parlare con Bulma» «Non ti avvicinare ancora alla mia donna e a mio figlio! Altrimenti te la dovrai vedere con me!!». Yamcha non credeva alle sue orecchie, come poteva, Bulma, essere andata a letto con quel Vegeta? «Ti sei ridotta così male da aver bisogno le attenzioni di uno come quello?!» Vegeta stava per colpirlo quando Bulma gli diede uno schiaffo e gli disse «È vero, mi ero ridotta male, ma non perché sto con Vegeta, ma perché, per tredici anni sono stata con te! Ti garantisco che i momenti migliori della mia vita sono stati questi mesi con lui» «Ma--» «Lui vale mille volte più di te! Lui è quello che tu non sarai mai. Inoltre questo bambino non è tuo, ne siamo certi, perché ha la coda. E se questa situazione non ti va bene, la porta sai dov’è. Io amo Vegeta e se rimani qui dovrai convivere con quest’idea e vederci ogni giorno». Detto questo si voltò e tornò in casa, seguita da un Vegeta molto meravigliato.
    Per tutta la giornata Bulma non uscì dalla sua camera, quando, la mattina seguente si svegliò e scese a far colazione, si accorse che Yamcha non c’era più; chiese a Vegeta «Yamcha, dov’è?» «Se n’è andato questa mattina presto. Ha detto che non poteva sopportare che tu avessi preferito me a lui e che non voleva vederti incinta sapendo che il bambino che avevi in grembo non era suo» come se niente fosse, Bulma rispose «Tanto meglio, così non dovremo più nasconderci. Ora fammi preparare la colazione, che sto morendo di fame!», Vegeta era meravigliato della reazione di Bulma, ma al tempo stesso era contento che non ci fosse rimasta troppo male.
    Erano trascorsi altri mesi e Bulma aveva notato che Vegeta le proibiva sempre di avvicinarsi alla stanza gravitazionale, dicendole che non voleva che né lei né il piccolo rischiassero di farsi male, inoltre lo vedeva sempre parlare di nascosto con sua madre, più volte, curiosa, chiese a Vegeta il perché del suo strano comportamento, ma lui cambiava sempre discorso.
    Era la vigilia di Natale e la nascita del bambino era ormai prossima quando Vegeta svelò a Bulma il motivo di tale riservatezza.
    Dopo pranzo Vegeta portò Bulma in camera da letto e le diede un piccolo pacchetto dicendole «Aprilo, è importante», lei ubbidì e, con grande sorpresa scoprì che il saiyan le aveva regalato un anello, Vegeta aspettò qualche secondo poi, prendendole l’anello e infilandoglielo all’anulare sinistro, disse «Bulma, vuoi sposarmi?», con le lacrime agli occhi lei rispose di sì. Sorridendo allora il saiyan disse «Risposta esatta, questo ti da la possibilità di aprire il prossimo regalo», così dicendo prese un pacco da sopra l’armadio, glielo porse e disse «Aprilo», ancora più curiosa la donna lo aprì e vi trovò dentro un abito da sposa, vedendo che Bulma non capiva disse «Capirai fra un po’ il significato. Ti aspetto fra due ore nella stanza gravitazionale. Ti lascio alle cure di tua madre». Detto questo uscì per dirigersi verso il giardino, per cercare di calmarsi, ma appena ci riuscì, sentì una voce dietro di lui dire «Non mi sarei aspettato questo da te. Certo che sei davvero cambiato!» «Kakaroth! Per una volta nella tua vita sei puntuale?» «Ma solo perché Chichi ha deciso quando partire. Allora, sei pronto? Manca poco» «Sono di un nervoso che neanche immagini!» «Vedrai che sarà una cosa breve. Iniziamo ad incamminarci?» Vegeta annuì.
    Entrarono nella stanza gravitazionale dove tutti gli amici di bulma stavano attendendo la donna. Trascorse le fatidiche due ore, Vegeta era in piedi, nervoso, a fissare l’entrata della stanza sapendo che a minuti sarebbe arrivata Bulma, ma i minuti passavano e lei non arrivava, scherzosamente Crilin disse «Magari ti ha piantato ed ha deciso di non venire!», ma Vegeta non era in vena di battute, stava per colpire il terrestre, quando la porta si aprì la porta ed entrò la madre di Bulma che, col fiatone, disse «Il bambino sta nascendo!! C’è il medico in camera, vai da lei!». Vegeta si precipitò nella sua camera, arrivato davanti la porta della stanza, sentì le urla di Bulma poi, quando ebbe il coraggio di aprire la porta, sentì un nuovo suono: il guaito di un bambino. Si avvicinò a Bulma e le sussurrò «Scusa se non sono arrivato prima. Come stai?» «Sono stata meglio» disse Bulma affaticata, ma Vegeta non prestava troppa attenzione alle parole della donna perché continuava a seguire con lo sguardo il suo bambino. Finalmente il medico, dopo le analisi di rito, avvolse il neonato in un panno pulito e lo porse alla neomamma, lei, rivolta al piccolo, disse «Ciao Trunks, saluta papà!», poi, giratasi verso Vegeta, ed agitando la mano del bambino, continuò «Ciao papà! Perché hai gli occhi lucidi? La mamma ed io siamo felici che tu sia qui! Ti vogliamo tanto bene!». Il saiyan, dalla felicità, abbracciò entrambi, quando Bulma disse «Scusa! Dovevo essere nella stanza gravitazionale quasi un’ora fa!» «Non importa. Ora riposati», ma Bulma, sebbene molto stanca, era determinata «Ma voglio venire!», poi, rivolta al medico disse «Posso andare?» contrariato l’uomo disse «No! È fuori discussione! Per almeno un’ora non ti alzare da quel letto», Vegeta, allora, rivolto a Bulma disse «Ti vengo a prendere fra un’ora e mezza. Tu riposati un po’!». Detto questo baciò Bulma e Trunks ed uscì dalla stanza, tornando dagli altri. Quando entrò non sembrava neanche lui, si diresse subito verso Goku per dirgli quanto era bello suo figlio quando, per la prima volta, Vegeta si accorse di una bambina in braccio all’uomo, indicandola disse «E lei chi è?» «Finalmente l’hai vista! È la mia piccola Usagi, è nata un anno fa, non è un amore? Vero, piccolina?», lei guardandolo disse «I, papà!», poi, improvvisamente si alzò in volo, fra lo stupore generale e si diresse verso le braccia di Vegeta, lui la prese e lei, sorridendogli, disse «Papà!», colto alla sprovvista, il saiyan perse la presa e la piccola Usagi rischiò di cadere a terra, se sua madre non l’avesse presa in tempo, arrabbiata la donna si rivolse a Goku urlandogli «Padre sconsiderato! Con quale ragione hai insegnato alla mia Usagi a volare! Ha appena un anno! Non ti basta Gohan?!» «Guarda Chichi che io non centro niente! Non le ho insegnato a volare!». Ma mentre loro due litigavano, la piccola stava volando di nuovo, fra la folla vide Piccolo e, andandogli incontro disse «Tio Picolo», giocò un po’ con le mani del namecciano poi si addormentò, protetta dal guerriero che la guardava dolcemente.
    Il tempo era passato velocemente e Vegeta stava per andare a prendere Bulma, quando Chichi lo fermò e gli disse «No, andrà Goku a prenderla, tu aspettala qui! Porta sfortuna vedere la sposa prima della cerimonia». Goku, anche se contrariato, andò a prendere Bulma, si fermò davanti alla porta e, appena ricevette il permesso entrò e vide davanti a sé la cara amica vestita da sposa, lei, meravigliata, disse «Cosa ci fai tu qui?» «Sono venuto a prenderti su ordine di Chichi», poi prese in braccio lei e il figlio e tornò nella stanza gravitazionale.
    Appena la porta si aprì Bulma rimase talmente colpita dalla sorpresa che iniziò a piangere. Goku portò l’amica a Vegeta che, prendendola in braccio, disse «Ti piace la sorpresa? È stata una roulette russa questo matrimonio, perché fino all’ultimo non ero sicuro della tua risposta» «Perché l’hai-?» «Non volevo che qualcuno ti potesse portare via da me. Ho fatto tutto di nascosto perché non volevo che lo stress per i preparativi facesse del male a Trunks».
    Per tutta la cerimonia Bulma e Vegeta continuarono a guardare il loro bambino, prestando poca attenzione alle parole del prete. Quando tutto finì gli amici salutarono la nuova famiglia prima di tornare alle loro case per permettere ai due di stare da soli. Goku si avvicinò ai due e disse «Ora non è più necessario tenervelo nascosto. Vi ricordate quello strano ragazzo che proveniva dal futuro? Era lui, il vostro Trunks», alla notizia i due genitori rimasero molto meravigliati, «Se ora abbiamo una possibilità di sopravvivere la dobbiamo a vostro figlio», disse Chichi, poi, in tono sognante, disse «Sarebbe bello se la mia piccola Usagi si sposasse col vostro Trunks!», ma Goku e Vegeta non erano molto d’accordo, infatti mentre il primo disse «La mia bambina non sposerà mai un uomo più debole di me!», l’altro disse «Io non permetterò a mio figlio di legare la mia famiglia a quella di un saiyan di rango inferiore!». I due saiyan, sentendo le parole dell’altro stavano per iniziare a combattere quando le urla di Trunks li riportarono alla realtà.
    Quando tutti se ne furono andarti e Trunks fu calmato, Vegeta portò a letto sia Bulma che il piccolo, era ormai mezzanotte passata, al rintocco dell’ultima campana la donna disse «Buon Natale. Questo è il giorno più bello della mia vita», detto questo si addormentò. Vegeta le rimboccò le coperte e, dandole un bacio sulla fronte, per la prima volta in vita sua, le sussurrò «Ti amo, Bulma».


    Fine
  • OFFLINE
    Zingara87
    Post: 62
    Registrato il: 13/07/2006
    Sesso: Femminile
    UTENTE Topmanga
    Grado 1
    00 06/09/2006 12:35
    si accettano commenti, di qualsiasi genere (positivi o negativi). tra un po', dovrei riuscire a completare un altro capitolo di questa serie.

    sperando vi siate divertiti a leggerla, grazie.

  • OFFLINE
    Fu-Ch@n!
    Post: 1.208
    Registrato il: 02/05/2006
    Sesso: Femminile
    UTENTE Topmanga
    Grado 5
    00 07/09/2006 20:27
    carino!!! [SM=g27811] [SM=g27823] [SM=x132415]
  • OFFLINE
    Ataru-Moroboshi
    Post: 117
    Registrato il: 03/09/2006
    Sesso: Maschile
    UTENTE Topmanga
    Grado 2
    00 07/09/2006 20:42
    già molto carino!
  • OFFLINE
    Fu-Ch@n!
    Post: 1.208
    Registrato il: 02/05/2006
    Sesso: Femminile
    UTENTE Topmanga
    Grado 5
    00 08/09/2006 10:01
    la fine è bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!



    [SM=x132425]
  • OFFLINE
    Zingara87
    Post: 62
    Registrato il: 13/07/2006
    Sesso: Femminile
    UTENTE Topmanga
    Grado 1
    00 09/09/2006 09:19
    Grazie mille!!!!!!
    adesso mi metto sotto a scrivere la continuazione!! e spero che a qualcuno piaccia

  • 15MediaObject2,811606