00 28/04/2023 08:05
Mah, le ho ignorate perché le ritenevano ridondanti, avendo riportato il virgolettato e citato l’autore oppure la testata.
Pensavi o credevi che me li avessi inventati oppure che stessi discorrendo con un IA…😂🤔?

Io non ho scritto che il termine computer non sia un termine inglese, in quanto nel precedente post ho riportato testé:

“Poi, mi chiedo, questi sono veramente termini stranieri, considerato che molti di essi derivano dal latino, tipo computer, calendar e tanti altri 🤔?”

Orbene dall’esame letterale del testo emerge che ho utilizzato il termine “derivare”, il quale significa: scaturire, provenire, avere origine da un altro vocabolo o da un’altra lingua.(cfr Treccani). Nel caso di specie l’articolo citato attesta proprio che il termine in questione deriva dal latino.

È vero che impropriamente ho scritto genericamente “termini stranieri”, mentre in realtà mi riferivo a quelli inglesi, che costituiscono la maggior parte dei termini importati nella nostra lingua.

La predetta domanda provocatoria, nei confronti di quella assurda proposta di legge, sottintendeva che le lingue e le culture dei vari paesi europei sono state plasmate ed interconnesse tra loro nel corso dei secoli da scambi culturali e linguistici tali da risultare oggi impossibile depurare una di loro da quelle contaminazioni, come piacerebbe e vorrebbe fare l’onorevole Rampelli.

Infatti, come potrebbero gli inglesi, come altresì gli altri europei, che hanno fatto parte dell’impero romano, eliminare, cambiandoli, tutti i loro termini, che derivano dal latino oppure dalla civiltà latina?

Oppure come potremmo pure noi in Italia cambiare oggi tutto ciò, dalle idee, alle unità di misura e persino ad alcune norme del codice civile, che le armate napoleoniche diffusero nei vari paesi occupati tra la fine del 700 ed i primi anni dell’Ottocento?


Sarebbe praticamente impossibile 🤷‍♂️.