00 03/05/2022 16:05
Io sono il genere di recensore che se trova delle sviste le segna e le riporta, perché, non essendo scrittori professionisti, è normale lasciarsi sfuggire qualcosa, ma chi leggerà in futuro la storia di certo non si dispiacerà se non ne troverà qualcuna perché è stata corretta.

Nel riceverle cerco di seguire lo stessa filosofia, ma qualche volta con i giudici me la sono presa. Di quella che hai letto, mi era dispiaciuto un po' l'appunto su kayak / canoa, perché sì, sono due imbarcazioni diverse, però la canoa, in senso lato, può essere di tutto, anche una "canoa kayak" (voce "canoa" del vocabolario Treccani), comunque poi ho seguito il consiglio e ho adottato il termine "canotto".

In genere i giudici severi non mi dispiacciono, anzi sono felice di averne incontrato qualcuno che mi abbia dato delle raddrizzate sulle regole grammaticali. Me la prendo quando mi pare esagerato il punteggio che mi tolgono o non condivido affatto la critica.
Per questa stessa storia c'è una recensione che ho rifiutato (qui, a partire da "IV POSTO Thors Una calda pelliccia", nel caso tu voglia curiosare) perché mi ero trovato parecchio in disaccordo sulle osservazioni ricevute, sebbene la valutazione nel complesso fosse comunque positiva (53,40/60).