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Queen's Blade

Locandina


La storia è ambientata in un regno fantastico chiamato Gainos in cui ogni quattro anni si tiene il Queen's Blade, un torneo in cui delle combattenti si sfidano per ottenere il titolo di regina. Le partecipanti devono avere più di tredici anni e possono provenire da ogni luogo, consapevoli però che si tratta di sfide spietate in cui anche la morte dell'avversario è permessa e non vi sono limiti nell'utilizzo delle armi. Tra le partecipanti c'è anche Reina, una ragazza appartenente a una famiglia nobiliare ma stanca della vita di corte, che deciderà di lasciare la sua casa per dirigersi nel luogo del torneo. Lungo la strada sarà costretta ad affrontare tante sfide minori e ciò le servirà per capire che per poter partecipare a dei combattimenti di tale entità dovrà allenarsi molto più duramente di quanto fatto finora.

Come si può in parte notale dalla locandina, le giovani guerriere vestono armature assurdamente striminzite e non mancano le occasioni in cui ne sono sprovviste del tutto. Insomma, un'opera che si può definire moralmente indecente, ma che ha avuto così tanto successo da esser stata prodotta dal 2009 fino al 2020: ben tre stagioni, vari OAV e uno spin-off.

Qui preferisco lasciare approfondire la descrizione dell'anime ad alcuni recensori di animeclick (prima stagione):


Nyx, voto 8
Possiamo affermare tranquillamente che "Queen's Blade - Rurou no Senshi" (prima di molteplici serie) è un ecchi con tutte le carte in regola per poter essere apprezzato e portato a esempio di come si dovrebbe lavorare per valorizzare al meglio questo genere. [...] Possiamo altresì contare su delle caratterizzazioni decisamente convincenti, ben strutturate quasi per ogni personaggio e vi saranno passaggi forti, tristi e comici. In tutto questo, c'è spazio persino per un po' di buona morale. Che cos'altro potremmo volere da un ecchi? Francamente non ne ho idea!




__HellGirl__, voto 3
Queen's Blade - Rurou no Senshi non è solo ecchi: è perversione e basta. La categoria "fantasy" forse si riferiva all'enorme fantasia usata per masturbare le ragazze, perché a parer mio ciò è stato a dir poco disgustoso.