Ho finito di vedere anche la seconda stagione, pur saltando qualche parte, di tanto in tanto.
I superstiti della 86 si ritrovano in un altro regno e, almeno apparentemente, gli adulti sono interessati a levare quei ragazzi disadattati dalla guerra, ad offrir loro un futuro diverso.
Peccato che la Legione appaia come un nemico imbattibile, e di conseguenza una vita tranquilla non è una speranza valida per nessuno.
Disegni, animazioni, combattimenti, musiche... sono tutti di buon livello. Personaggi e dialoghi anche, se non fosse che l'anime li porta ad esporre argomenti assurdi sui quali insiste troppo. Rispetto alla prima stagione, si fa notare soprattutto la ragazzina visibile nella locandina, decisamente troppo matura per la sua età.
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A differenza della prima stagione, nel nuovo regno in cui si trovano, gli 86 vengono trattati decisamente meglio, tuttavia restano bestie cresciute sul campo di battaglia, sono su tutt'altro livello rispetto ai compagni e non desiderano altro che continuare combattere.
Questa situazione passa attraverso tonnellate di dialoghi in cui gli adulti continuano a considerarli disumani, oppure si fanno prendere dalla compassione e si domandano come possano mandare in guerra delle persone tanto giovani. La qual cosa a un certo punto stanca...
Poi c'è un cambio di atmosfera: bisogna distruggere un supercannone al centro del territorio della legione, prima che questo spazzi via le capitali di tutti i regni coinvolti nel conflitto.
La missione è evidentemente suicida e deve essere affidata necessariamente al gruppo dei migliori. E chi altri potrebbe farlo se non gli 86? Ma anche qui si sprecano le parole spese un po' da tutti in ridicole autocommiserazioni.
Poi diventa tutto confuso. Gli eserciti dei regni coalizzati effettuano un attacco per attirare le forze delle Legione, e intanto gli 86 sfrecciano nel mezzo del territorio nemico a bordo di un enorme aereo che deve volare a pochi metri da terra.
A parte che è ovvio che la bambina stia viaggiando nascosta col gruppo dei disperati, a uno a uno tutti si staccano dal leader per una ragione o per l'altra, senza mai dar l'aria di sapere che restargli accanto sarebbe la cosa migliore da fare per il successo della missione. Poi c'è la battaglia finale, anche questa un po' troppo infarcita di questioni umane tra i tre partecipanti.
A questo punto gli eroi tornano a casa, ma su come ci riescano senza combattere è un bel mistero: pare che smisurata armata delle Legione si sia volatizzata nel nulla.
Per come si conclude, le imprese degli 86 dovrebbero continuare in una terza stagione, ma non è che la attenderò con molta impazienza. Il colpo di scena che mi farebbe guardare i prossimi episodi con maggior interesse potrebbe essere l'adozione di armi più razionali... perché ormai anche i ragnetti meccanici mi hanno stancato.