00 19/06/2021 08:04
Sì l'ho letto! 😍 Mi è piaciuto molto! La d'urbano bambino stile davvero pazzesco!

Ecco la recensione che ho buttato giù nei giorni scorsi.

Lo stile di Valentina D’Urbano è tagliente, graffia la mente del lettore e fa sì che non si voglia staccare gli occhi dalle pagine e continuare la lettura fino al momento in cui il romanzo non è finito.
Con “Tre gocce d’acqua” ho ritrovato la D’Urbano del “Rumore dei tuoi passi” (uno dei miei romanzi preferiti), con la sua prima persona che ti entra dentro, che riesce a farti sentire quello che sente e prova la protagonista.
Leggendo la sinossi, prima dell’uscita del libro, ho pensato che avrebbe trattato di temi importanti, come la malattia, e quando i temi sono così forti è possibile riuscire a non trattarli bene. Valentina D’Urbano invece ne scrive egregiamente, senza essere pesante né troppo leggera.
I personaggi sono ben caratterizzati, essendo un romanzo in prima persona, soprattutto la protagonista della quale si riescono a percepire le emozioni come se fossero proprie del lettore, ma anche gli altri sono ben delineati.
Ho ritrovato riferimenti al suo primo romanzo: anche in Tre gocce d’acqua si parla di rapporto fraterno senza essere effettivamente fratelli, rapporto di “odio/amore”, un rapporto che gli altri vedono come di parentela, indirizzando la protagonista a pensare che sia sbagliato sentire qualcosa di diverso. Cercando di smorzare qualsiasi cosa senta, senza riuscirci davvero.
La narrazione è spedita e Valentina D’Urbano riesce ad essere evocativa, riuscendo a far immaginare tutte le scene del romanzo nella mente del lettore. Ci sono molte frasi cariche di significato, da sottolineare, da ricordare. Il libro mi ha appassionato tantissimo, letto in poco tempo perché non riuscivo a staccarmi dalle immagini che mi proponeva, dal suo stile, da Celeste, Nadir e Pietro.
Romanzo sicuramente da leggere e da apprezzare.