Come tutti sapranno le parola dell'anno in generale sono state assembramenti, lockdown, distanziamento sociale.
I giapponesi anche quest'anno hanno proclamato il kanji del 2020, l’ideogramma più importante e che descrive meglio i 12 mesi che si stanno concludendo, con una cerimonia presieduta da Seihan Mori, il monaco capo del tempio Kiyomizudera, il 12 dicembre (Kanji no Hi 漢字の日, il Giorno dei kanji)
Con il 13, 65% dei voti, il kanji dell'anno è quindi:
“密” ovvero “Mitsu” che significa letteralmente “densità".
Si rifà allo slogan sanmitsu 三密, coniato dal governo e reso popolare dalla governatrice di Tōkyō Koike Yuriko, che significa “i 3 affollamenti”.
Al secondo posto si è classificato wazawai 禍, “sventura, calamità”; al terzo posto invece troviamo yamai 病, “malattia, male”.
Come tutto il resto del mondo, anche il popolo giapponese si abituava a stare attento ai “tre mitsu”: evitare gli spazi chiusi, non frequentare luoghi affollati, e mantenere l’opportuna distanza nei rapporti interpersonali
Una piccola curiosità: Il governatore di Tokyo, Koike, ha usato la parola così spesso durante i suoi briefing con la stampa, tanto da farla diventata la star di un piccolo gioco per browser chiamato “Mitsu Desu”. Nel gioco, Koike disperde la folla semplicemente dicendo “Mitsu Desu”.
Il gioco
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