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Il virus SarsCoV2 sta mutando a velocità pazzesca e continua a farlo, adesso vedremo quale sarà il passo, ma dobbiamo aspettarci che ci saranno ancora parecchie mutazioni nei prossimi mesi.
Effettivamente stiamo uscendo dalla pandemia ma il virus è ancora imprevedibile". Lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile vaccini e prodotti terapeutici Covid dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema), all'incontro 'Efficacia e sicurezza dei nuovi vaccini bivalenti' organizzato da Unamsi. "Tutti vogliamo essere ottimisti e abbiamo costruito un'immunità nella popolazione sempre più alta, ma in vista dell'Autunno ci vuole un più prudenza".
"Speriamo - ha detto Cavaleri - che presto questo virus raggiunga un giusto equilibrio per poter convivere con gli uomini come per i virus influenzali, perchè allora potremo prevedere meglio come cambiare la composizione dei vaccini per migliori campagne vaccinali". Rispetto ai vaccini adattati contro Omicron, "
quello che vorremo vedere con questi nuovi vaccini adattati è che la protezione si protragga più a lungo, e che la nuova vaccinazione si possa fare dopo 8 mesi; questa è l'aspettativa", ha sottolineato. Cavaleri ha quindi ribadito che chi è stato naturalmente esposto al virus durante il periodo Omicron può aspettare 3-4 mesi prima dell'ulteriore richiamo. Inoltre, in riferimento alla cosiddetta variante 'indiana' Omicron BA.2.75, "potrebbe prendere il sopravvento, ma è a metà strada tra Omicron 1 e 5 e quindi i vaccini possono coprire da questa sottovariante".
A ottobre verso ok vaccino adattato per 5-11 anni
"Abbiamo appena approvato per il vaccino di Pfizer originale il primo richiamo per la fascia 5-11 anni a dose più bassa. Adesso aspettiamo che Pfizer ci dia altre informazioni e poi probabilmente in ottobre-novembre vedremo di approvare anche il vaccino adattato anti-Omicron come richiamo per questa fascia di età". "Poi, l'altra revisione che stiamo facendo, e anche qui speriamo in un'approvazione a ottobre,è - annuncia - per la serie primaria di vaccinazione per i bimbi sotto i 5 anni". Sia per il vaccino Pfizer che per il vaccino Moderna, ha spiegato Cavaleri, "potremmo riuscire già ad ottobre ad approvarli come serie primaria di vaccinazione per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni per Pfizer e dai 6 mesi ai 4 anni per Moderna, ma con il vaccino originario. Ciò perchè non siamo ancora arrivati a decidere sui vaccini adattati per la serie primaria di vaccinazione".
Il vaccino di Sanofi Pasteur "è molto interessante perché è un vaccino adattato, basato sulla variante Beta, ed
è un vaccino a tecnologia tradizionale cioè a subunità proteica. Questo vaccino ora è sviluppato solo come richiamo e stiamo vedendo se possiamo approvarlo per ottobre o novembre come una alternativa ai vaccini a mRna" ha aggiunto Cavaleri secondo il qual e "La variante Beta è interessante perché dà un'alta capacità di neutralizzare una serie di ceppi diversi del virus inclusa la variante Omicron".
"Il vaccino anti-Covid e quello antinfluenzale possono essere somministrati allo stesso tempo,
si teme però che la nuova ondata Covid sarà a ottobre-novembre quindi è lasciato ai singoli Paesi decidere come gestire le vaccinazioni, se farle cioè insieme o iniziare con quella Covid e poi fare quella antinfluenzale. Anticipare la vaccinazione Covid può però essere la scelta adeguata perchè non sappiamo cosa succederà". In questa fase, ha spiegato Cavaleri, "è importante pensare a rivaccinazioni mirate, ovvero per gli anziani, i soggetti fragili e le donne incinte: queste categorie devono rivaccinarsi con i vaccini adattati, non importa quale usare perchè sono tutti efficaci, e adesso è il momento di farlo perchè stiamo entrando nella stagione fredda e ci sarà un nuova ondata Covid". Quindi, ha avvertito, "è bene proteggersi".
A regime, il prossimo anno, ha concluso il rappresentante Ema, "speriamo di arrivare alla vaccinazione anti-Covid una volta l'anno come per l'influenza, e per le categorie più a rischio". (
ANSA)