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Come cambia il cervello con Google Maps

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    Silvia
    Post: 24.958
    Registrato il: 09/01/2003
    Sesso: Femminile
    Amministratrice
    Grado Massimo!
    00 12/11/2019 17:43
    Ho letto un articolo sulla questione dell'orientamento, capacità a me sconosciuta.. e in fin dei conti non posso che condividere quanto scritto. Voi che ne pensate?



    Tra le cose che abbiamo perduto con la rivoluzione digitale, una delle più importanti, secondo me, è la dimestichezza con le mappe, ovvero la capacità di guardare e capire una mappa di carta. Lo dico meglio: il senso dell’orientamento. E’ un senso fondamentale, che per millenni ha accompagnato l’evoluzione della nostra specie, spesso decidendo della vita o della morte. Perché se sbagliavi strada eri spacciato. Ora il senso dell’orientamento lo abbiamo perduto: inconsapevolmente, gradualmente, ma anche felicemente, lo abbiamo delegato a delle app. Quasi sempre si tratta di Google Maps, a volte di Apple Maps, mentre se dobbiamo guidare spesso usiamo Waze (che è stata acquistata da Google qualche anno fa).

    Queste app, che funzionano tramite il gps dei telefonini e che quindi sanno esattamente dove siamo, sono formidabili e migliorano continuamente. E’ di ieri la notizia che, finalmente anche nella versione per iPhone, su Google Maps è possibile segnalare la posizione degli autovelox o dei posti di blocco della polizia stradale (come già avviene su Waze). Mentre qualche giorno fa Apple ha rilasciato alcune nuove funzionalità tra le quali spicca la capacità di dare indicazioni vocali molto più comprensibili. Il beneficio dell’innovazione qui è evidente: le mappe digitali non solo ci aiutano ad arrivare dove vogliamo arrivare, ma incrociando i nostri dati e quelli di tutti gli altri, sanno anche qual è la strada meno trafficata, che magari è più lunga, ma ci consente di arrivare prima a destinazione. Non riducono solo i nostri tempi di spostamento: riducono il traffico. Per questo hanno successo. E’ stato calcolato che più di due utenti di smartphone su tre le usano tutti i mesi. Parliamo di più di due miliardi di persone. Che sanno sempre dove stanno andando non perché abbiano capito dove sono, ma perché Google o Apple glielo stanno dicendo.

    Gli effetti sulla nostra mente non sono affatto banali: ci sono diverse ricerche che dimostrano come esista una parte del cervello che si sviluppa quando cerchiamo di capire dove siamo, memorizziamo una strada, quando prendiamo un palazzo come riferimento. Quando lo facciamo, quel posto diventa nostro. Altrimenti no. Anche perché le mappe digitali non le guardiamo davvero, ma ci limitiamo a viverle come una serie di indicazioni: tipo, svolta e destra e poi a sinistra. Ce ne rendiamo conto tutte le volte che non possiamo usarle, non perché non abbiamo il telefonino, visto che lo abbiamo sempre con noi; ma perché si è scaricato. In quei casi siamo perduti. Non sappiamo orientarci. E l’unica cosa da fare è un gesto antico, che credevamo scomparso: fermare qualcuno per strada e chiedergli: scusi, sa dove vado?

    fonte






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    manuenghel
    Post: 10.805
    Registrato il: 23/05/2009
    Sesso: Maschile
    Vice Admin
    Grado Massimo!
    00 12/11/2019 22:14
    Condivido anch'io. È il rovescio della medaglia della tecnologia.
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    17th_symphony
    Post: 1.195
    Registrato il: 15/01/2019
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    Grado 5
    00 14/11/2019 09:37
    Non so... probabilmente è vero e spesso mi domando "Come facevano le persone prima senza determinate applicazioni?", ma io noto spesso che molti, giovani e non, non hanno la minima idea di come funzioni Google Maps. La cosa che mi infastidisce è che specialmente i giovani non ci provano nemmeno a capire il funzionamento di quest'app, quando invece, se gliela spieghi, subito realizzano che è semplicissima.
    Google Maps, però, mi sembra allo stesso tempo un ottimo strumento per imparare a leggere le mappe perchè non sempre utilizziamo o possiamo utilizzare le indicazioni vocali. A volte non le comprendiamo nemmeno, quindi dobbiamo guardare lo schermo per avere indicazioni più precise.
    C'è un gioco, che si fa con http://www.mapcrunch.com/, che consiste nel trovarsi in un posto a caso con la street view di Google Maps e nel minor tempo possibile bisogna arrivare all'aeroporto più vicino per poter "tornare a casa". Quindi quest'applicazione offre a modo suo diversi modi per orientarsi