Made in Abyss – Dawn Of The Deep Soul
Finalmente l’ho visto!
Inizio così con la mia recensione sul film Made in Abyss – Dawn Of The Deep Soul, il lungometraggio che unisce la prima stagione con la seconda di questo fantastico anime. L’attesa non è stata vana, non sono stato per niente rimasto deluso…
La storia è incentrata sul viaggio di Riko, Reg e Nanachi alla volta del quinto strato, nell’idrofront, luogo antico, costruito da un popolo sconosciuto e ora base di Bondold, un fischietto bianco e i suoi “seguaci”. Bondold è l’uomo che ha fatto esperimenti sui bambini e che ha ridotto Mitty in quello stato (prima stagione ndr) e che Nanachi odia per il dolore che ha e che continua a causare. Al loro arrivo li accoglie la “figlia” di Bondold, Prushka, una ragazza da un passato remoto e doloroso. Tra i quattro ragazzi nasce una certa complicità, soprattutto tra Prushka e Riko, ma Bondold ha già tramato la sua idea, pronto a sacrificare tutto e tutti per il suo scopo. Tra Riko, Reg, Nanachi e il sesto strato c’è un avventura che porterà conseguenze inevitabili…
Come sempre ho cercato di non inserire troppe informazioni sulla trama, perché è un film da scoprire minuto dopo minuto, con parecchie sfaccettature da comprendere per arrivare alla fine del film, con il fiato sospeso, una lacrima e la voglia di continuare la discesa. Come la prima stagione, anche qui la storia è drammatica, dura, con una violenza ingiustificabile di alcuni personaggi, ma forse è proprio per questo che Made in Abyss ha così successo, senza giri di parole mette “sul tavolo” una crudezza che pochi sono riusciti a fare. La nota dolente, secondo me, sono alcune allusioni un po’ osé, che c’entrano poco con la storia e non la rendono meno pesante, senza nemmeno strappare una risata.
In conclusione Made in Abyss – Dawn Of The Deep Soul ha una caratterizzazione fuori dal comune, un comparto tecnico-grafico ottimo e musiche ben incentrate sulla storia che rendono il film un ottima congiunzione tra la prima e la seconda serie. Consigliatissimo!