00 09/04/2018 13:46
Si dovrebbe pensare ad una nuova materia che dovrebbe essere insegnata a scuola... qualcosa che abbia a che fare con l'uso improprio/smodato dei social e tutta la nuova "tecnologia" che si sta sviluppando in questi anni. Forse così si potrebbe fare qualcosa.

Ed ecco qui il gioco che menzionavo prima.
Ci ho giocato un pochino, ma dopo un po' l'ho abbandonato perché innanzitutto è inglese e la cosa non aiuta, ma poi non mi è chiaro quello che dovrei fare: se "cercare di essere quello che sono" o cercare di "vincere al gioco" diventando una che condivide le fake news.


Si tratta di un gioco online - il primo del suo genere - il cui obiettivo è quello di ottenere il maggior seguito possibile creando e condividendo sui social notizie tarocche, ma credibili, a sfondo politico, economico o di costume.

SE LE CONOSCI LE EVITI. Secondo Sander Van der Linden, direttore del Social Decision Making Lab dell’ateneo, il gioco permetterà agli utenti della rete di conoscere i meccanismi di costruzione e diffusione virale di una fake news e darà loro gli strumenti necessari per riconoscerle ed evitarle.

Il gioco è insomma una specie di vaccino digitale che dovrebbe immunizzare le persone dai pericolosi effetti delle notizie false.

DIVENTA CAMPIONE DI TAROCCHI. Il funzionamento di Bad News è relativamente semplice: lo scopo del gioco quello di collezionare il maggior numero possibile di follower condividendo falsità e sviando l’attenzione quando il rischio di essere scoperti diventa troppo alto. Il tutto senza perdere credibilità con il proprio pubblico.

Per diventare supercampioni di Bad News bisogna rispondere a una serie di domande (in inglese) e superare con successo sei diversi livelli: per esempio si potrà decidere di utilizzare un falso account Twitter di Donald Trump e inviare una dichiarazione di guerra alla Corea del Nord.



Alla fine di ogni prova, il gioco chiede agli utenti come si sentono, se sono soddisfatti di ciò che hanno fatto o se ne provano vergogna.

RISCHIO CALCOLATO. Il gioco rimarrà online per i prossimi sei mesi: in questo periodo di tempo i ricercatori analizzeranno il comportamento dei giocatori e somministreranno loro dei questionari per valutare la capacità di riconoscere le notizie false.

Ma non c’è possibilità che il gioco spinga gli utenti verso il lato oscuro della disinformazione? «È un rischio che vale la pena correre», spiega Van der Linden, «visto l’alto numero di persone che permetterà di salvare».

FONTE








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Se pensi di non potercela fare, non ce la farai mai. Anche se si tratta di una cosa facilissima. E questo vale per ogni cosa. (Oh mia Dea).