Jidō Hanbaiki ni Umarekawatta Ore wa Meikyū wo Samayō
Un uomo assiste a un incidente: un camion sbanda e il distributore automatico che stava trasportando viene sbalzato via. L'uomo, sulla traiettoria di caduta, ovviamente schiva il macchinario... e invece no, tenta invano di salvare il distributore, morendo ovviamente nel tentativo. Si risveglierà in un altro mondo, con le sembianze di un distributore automatico, sua grande passione.
Onestamente non so come giudicarlo. Tecnicamente è ben fatto. A livello di trama offre anche più di quello che promette (insomma, cosa volete aspettarvi da personaggio simile?), ma è comunque pochino per ritenere questo un buon anime.
Potrei consigliarlo solo a chi ha una sfrenata passione per i distributori automatici e smania dalla voglia di vedere quanti diversi prodotti possono offrire in Giappone. Agli altri... beh, se non avete proprio niente di meglio da guardare... In fondo c'è del sentimentalismo, c'è il dungeon con mostri e boss, ci sono gli altri avventurieri. Però lui...
Ecco, il momento più alto e coinvolgente è quando gli viene chiesto se vorrebbe tornare umano. In questa stagione si capisce che il distributore senziente è combattuto e sono abbastanza chiari i motivi per i quali vorrebbe restare quello che è. Potrebbe aprire a una discussione interessante sulla diversità e sull'accettazione di sé, ma non sono sicuro che l'anime la sviscererà.
D'altronde stiamo parlando di un uomo che nel mondo reale si è suicidato nel disperato tentativo di... non saprei come definirlo, perché non c'era proprio verso di salvare la
macchina. Appare scontato che non possa essere più felice di quanto è già.
Insomma, questo è un progetto folle. Se vi incuriosisce, più o meno adesso sapete cosa vi aspetta.