Napoli, eseguito per la prima volta un trapianto di cassa toracica

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Silvia
00lunedì 20 marzo 2006 18:28
NAPOLI - Ricostruzione della gabbia toracica con trapianto dello sterno ottenuto da un osso prelevato da un cadavere: è l'intervento, mai eseguito prima, realizzato dall'equipe del professor Gaetano Rocco, primario della Chirurgia Toracica dell'Istituto dei tumori Pascale di Napoli.

Il paziente, Luigi Gentilella, salernitano, professore di Lettere di 64 anni, era affetto da un'estesa recidiva di tumore della parete toracica anteriore e non aveva alcuna speranza di sopravvivere. Grazie all'intervento chirurgico, eseguito i 22 febbraio scorso e durato circa cinque ore e mezza, al paziente è stata sostituita la gabbia toracica da un'ascella all'altra, insieme con il pericardio e con due terzi del diaframma.

Per l'intervento sono state utilizzate protesi in cemento e materiale impermeabile ancorate ad un nuovo sterno costituito da un osso lungo 20 centimetri per 20 prelevato da un cadavere, adeguatamente trattato e conservato alla temperatura di 70 gradi sotto zero, per più di un mese e utilizzato come struttura portante della nuova impalcatura della gabbia toracica.

Il signor Gentilella dice di sentirsi bene, sia fisicamente sia psicologicamente, e scherza con i giornalisti: "Mi hanno corazzato, sono pezzi nuovi, ma il motore è funzionante".

Solo tra due, tre mesi si potrà avere la certezza della riuscita dell'intervento. Alto è infatti il rischio di infezioni dovute all'osso iliaco prelevato da cadavere e 'trasformato' in sterno. L'osso, infatti, deve riprendere la vascolarizzazione, deve ritornare in vita.

Il trapianto si è reso necessario per garantire la piena funzionalità di cuore e polmoni e di conseguenza la vita stessa del paziente. L'osso è stato fissato con viti di titanio.

L'anziano ammalato era stato operato una prima volta a gennaio 2005 al Pascale, sempre dal professor Rocco. All'ora gli furono asportate 4 costole. Il tumore si è però ripresentato in maniera ancora più aggressiva nei mesi scorsi.

Spiega il professor Rocco: "E' stata la mancanza di alternative a farci arrivare alla determinazione che forse dovevano osare e adottare una tecnica mai usata prima: la ricostruzione della gabbia toracica utilizzando ossa di cadaveri". Prosegue il chirurgo: "Le metodiche in uso non sarebbero state sufficienti per ricostruire la parete toracica anteriore. Ne abbiamo parlato con l'ammalato che ci ha dato l'autorizzazione ad entrare in sala operatoria".

(20 marzo 2006)



www.repubblica.it
kurasa no syoozyo
00lunedì 20 marzo 2006 18:36
ossa di cadavere?( [SM=x132402] [SM=x132423] ) BLEAH!!!

come ha fatto ad accettare un intervento del genere??? [SM=g27831]

Silvia
00venerdì 24 marzo 2006 09:58
ma che domande fai?? [SM=x132394] [SM=x132377] [SM=x132416]
avrei accettato pure io se mi avesse salvato la vita!! e così è stato!
le ossa sono ossa ^_^ l'importante è che funzionino!
kurasa no syoozyo
00domenica 2 aprile 2006 14:08
mmm... [SM=g27829]
si forse hai ragione... però...
boh! sai a dirlo così fa un pò schifo!!! [SM=g27825]
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