Il premier del Giappone: «Settimana lavorativa di 4 giorni, aiutiamo le famiglie»

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Ammabina
00lunedì 28 giugno 2021 15:35
Mi ha stupito questo articolo in cui si riporta che il Premier del Giappone ha proposto

«Settimana lavorativa di 4 giorni, aiutiamo le famiglie per aiutare le famiglie a gestire difficili situazioni domestiche senza doversi licenziare e, allo stesso tempo, permettere ai lavoratori (e alle lavoratrici) di migliorare le proprie competenze rendendo così più dinamico il mercato del lavoro».

Dalla parte dei favorevoli ci sono quelli che pensano che offrire più tempo a chi lavora sarebbe un vantaggio per tutti perché offrirebbe loro l’occasione di muoversi per diletto, e magari spendere di più nell’economia nazionale.
Alle coppie più giovani perché darebbe modo di mettere in cantiere più figli, dunque in prospettiva ringiovanire una società senza più vecchia.
E infine alle aziende perché stimolando la diversificazione, e un mercato del lavoro più elastico, porterebbe immediati benefici in termini di competenze dei singoli, in particolare in settori chiave come l’informatica.

I contrari dicono che i lavoratori temono che una settimana ridotta a 32 ore nominali si tradurrebbe in un inevitabile taglio allo stipendio. Mentre le aziende sono dell’idea che i dipendenti, invece di studiare (o spendere), sarebbero piuttosto spinti a trovare un secondo lavoro senza «spingere» la produzione del primo.


...tra l'altro nell'articolo si dice che in Italia si lavora in media più del Giappone... (ma io avrei detto l'opposto...)

Mokichi
00lunedì 28 giugno 2021 15:56
Mi pare strano che in Italia si lavori di più che in Giappone. In alcuni casi là dormono anche in ufficio🤨

Comunque magari avere 4 giorni lavorativi, è il mio sogno 😆
thors
00lunedì 28 giugno 2021 16:32
Il taglio di stipendio mi sembra inevitabile, a meno che non sia il governo giapponese a versarne 1/5 al posto dell'azienda.

E se ci sarà il taglio, allora ci sarà di sicuro:
- una maggior parte di popolazione che cercherà dei lavori alternativi per arrotondare:
- una minor spesa, anche col giorno di shopping libero in più.

L'incrementare delle nascite potrebbe anche essere possibile, perché i genitori, complessivamente, guadagnerebbero due giorni completi a settimana da dedicare alla famiglia, ma se c'è la riduzione di busta paga, direi che salta anche questo.

Insomma, una politica molto interessante e che farebbe felice anche me, ma senza un pesante contributo dello stato non credo ne verrebbe nulla di buono.
Davide
00venerdì 2 luglio 2021 13:50
A me sembra una bufala, eppure le fonti sono di un certo livello.
Ho comunque l'impressione che qualcosa sia stato tradotto male, ad esempio sul fatto di lavorare da casa - chi se lo può permettere - i restanti giorni.
manuenghel
00domenica 4 luglio 2021 13:14
Mmmm, strano, mi sembra che qualcosina non quadri.
thors
00domenica 11 luglio 2021 22:10
Hum hum...

Islanda: successo per settimana lavorativa di 4 giorni

In pratica, l'Islanda ha già testato questa cosa per 4 anni (dal 2015 al 2019) sull'1% della popolazione attiva (solo del settore pubblico, però), mantenendo lo stesso stipendio di un lavoro di 40 ore settimanali, e l'ha giudicata un gran risultato. Nell'articolo si dice che "la produttività è rimasta la stessa o è migliorata nella maggior parte dei luoghi di lavoro", ma... questo risultato mi appare piuttosto scontato.

Ad ogni modo, pare che non sia solo il Giappone a meditare su una riduzione degli orari di lavoro. Io, ovviamente, tifo per la rivoluzione...
MaxT.M
00lunedì 12 luglio 2021 06:58
Mi piacerebbe sapere se questa riduzione sarebbe concepita come una giornata libera simultanea per tutti i posti di lavoro, o qualcosa che verrebbe alternato creando dei turni. Probabilmente dipenderà dal tipo di lavoro.
Io sarei favorevole, anche sperando che comporti la creazione di nuovi posti di lavoro. Anche con una riduzione dello stipendio.
Per i figli, dovrebbero prevedere degli assegni famigliari consistenti. E' giusto riconoscere che fare figli, soprattutto in una società che sta invecchiando, è un'attività fondamentale per la prosecuzione dell'umanità, e comporta già un enorme sacrificio nella libertà personale.
Ovviamente tutto questo avrebbe dei costi enormi e qualcuno dovrebbe sostenerli. Qui la cosa si fa più dolorosa e controversa, e non vorrei entrare in discorsi di politica fiscale.
Asuka Kano
00sabato 24 luglio 2021 13:39
Ci pensavo l'altro giorno.😆
E' un utopia, ma se lo facessero in Italia mi prenderei al volo altri due cani e mi aprirei un B&B a casa🤑
sintakil
00lunedì 13 settembre 2021 16:41
Ammabina
00martedì 11 gennaio 2022 11:42
aggiorno questo articolo con

Mokichi
00mercoledì 12 gennaio 2022 09:03
Quella voglia improvvisa di lavorare per Panasonic in Giappone [SM=g5029772]
thors
00giovedì 14 aprile 2022 21:42
A quanto pare l'idea non è (o non è stata, perché non so come sia evoluta la proposta) solo del Giappone, ma accoglie consensi e accende discussioni anche in California

(ANSA) - NEW YORK, 14 APR - In California si valuta la possibilità di una settimana lavorativa di quattro giorni. La proposta di legge, sponsorizzata dalla deputata democratica dello stato Cristina Garcia, è stata presentata al parlamento locale e ridurrebbe le ore lavorative da 40 a 32 senza diminuzione di stipendio. Si applica per ora solo all'aziende con oltre 500 dipendenti.
La proposta prende ispirazione da un modello sperimentato in Islanda dal 2015 al 2019 il quale ha dimostrato che la produttività è rimasta invariata ed in alcuni casi anche aumentata lavorando 35 ore invece di 40.
La Garcia ha sottolineato che negli ultimi tempi 47 milioni di impiegati hanno lasciato il loro lavoro alla ricerca di migliori opportunità e mentre si ritorna alla normalità post pandemia gli stessi hanno fatto presente che le condizioni di una volta non sono più sufficienti. "Vogliono - ha detto - benefit migliori che comprendono tempo libero e più flessibilità per fare ciò che amano fare oltre ad avere anche una migliore salute mentale ed emotiva". Non tutti sono d'accordo sulla proposta. Secondo i contrari la legge affosserebbe l'occupazione e comporterebbe più costi per i datori di lavoro. Ad esempio gli straordinari verrebbero pagati una volta e mezza in più e lavorando oltre 12 ore al giorno si arriverebbe ad una settimana pagata il doppio del salario normale.


Non so voi, ma a me le ragioni dei contrari non convincono. Ok, l'aumento di costi per l'azienda (però a patto che sia smentito il guadagno di produttività), ma la questione degli straordinari proprio non la capisco. Se la settimana venisse pagata il doppio, allora, invece di far fare 4 ore di straordinario al giorno ad un dipendente, all'azienda converrebbe stipendiare una persona in più. Quindi tanto di guadagnato.

Comunque sia, lode all'Islanda, che ha avuto il coraggio di fare di questo esperimento (del quale avevo già trovato notizia)
Ammabina
00martedì 26 aprile 2022 14:14
concordo con te tors, le ragioni dei contrari sono ridicole. Perchè non considerare inoltre i vantaggi in termini di RISPARMIO di benzina (per i dirigenti che hanno il benefit della macchina) oppure un ridimensionamento degli uffici (se non tutti devono andare a lavorare si possono usare uffici più piccoli o addirittura solo parti di esso riducendo i costi fissi quali riscaldamento o condizionamento o luci)...

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