I "vostri" manga mai conclusi

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Asuka Kano
00domenica 26 aprile 2020 19:31
post triste
Ciao sono molti manga, la cui pubblicazione è iniziata diversi anni fa, che non sono ancora finiti.
Opere la cui pubblicazione si è interrotta, anche non ufficialmente, oppure prosegue talmente a rilento da essere pressoché ferma.
Ce ne sono tanti, tra quelli che non ho letto mi vengono in mente “Nana” oppure “Hunter x Hunter”.

Questi sono alcuni di quelli che seguivo io, alcuni iniziati da oltre vent’anni, ci cui appunto non riuscirò mai a leggere il finale.


Berserk (40 volumi)

Di Kentaro Miura - 1989

Manga piuttosto famoso, tra i primi DARK Fantasy. Iniziato nel 1989!
Inizialmente si viene catapultati nel tetro mondo delle avventure di questo guerriero con un braccio solo e con uno spadone enorme. Strani mostri lo detestano e gli danno non poco filo da torcere. Lui gira con un folletto tipo la fata Campanellino di Peter Pan, cosa che incuriosisce non poco, visto che Gatsu, protagonista, di certo non è un tenerone
Inizialmente la storia non mi ha preso per niente. Ma presto succede una cosa: un lungo flashback, indubbiamente la parte migliore dell’opera, nel qualei si ripercorrono passo per passo tutti gli eventi della vita del protagonista, nascita, cresti, ascesa e caduta. Personaggi affascinanti, una protagonista femminile straordinaria, un cattivo terribile. E una grandissima evoluzione grafica. il flash back è lungo, e riporta gradualmente alle vicende iniziali. E la cosa ti fa pensare: “chissà che cose fighissime succederanno adesso”.
E poi?
Si va avanti a singhiozzi, con forse poche idee, forse buone, ma scarse possibilità di vedere un epilogo. Qualche pezzo di volume ogni tanto esce, ma la fine è molto lontana.


Bastard! (27 volumi)
Di Kazushi Hagiwara - 1989

Qui siamo addirittura alla prima ondata di manga della Granata Press, poi ripresa da capo dalla Planet pochi anni dopo.
Manga fantasy, più tradizionale, con maghi e chierici. Il protagonista è il lo stereotipo del tamarro che andava talvolta di moda in quegli anni: superforte, sporcaccione e sboccato.
Non si può chiedere di meglio!
Una serie di personaggi ben caratterizzati , gag divertenti, colpi di scena, ed un gran numero di belle bambolone. Verso metà dei 27 volumi la storia giunge ad una svolta clamorosa. Ne potrebbe uscire qualcosa di sensazionale, una sorta di Akira o Devilman del fantasy, e invece no.
Un po alla volta non si ha più l’idea di chi mandi avanti la sceneggiatura. Lo stile grafico migliora, addirittura vengono ri-pubblicati dei volumi con alcune tavole rifatte, ma la storia non procede. Di fatto interessa solo far vedere più tette e culi possibili. Nel frattempo iniziano le voci di presunti problemi di salute dell’autore. Fermi da quasi un decennio è stata persa ogni speranza di vedere questo manga concluso.

Guyver (35 volumi)
Di Takaya Yoshiki - 1985

Nell’era in cui andava di moda il guerriero in armatura, spicca questo manga di fantascienza con un sacco di buone innovazioni.
Siamo in un mondo dove un’organizzazione mira al controllo del mondo utilizzando delle armi biologiche che consistono nel “mettere a punto” dei soldati che si possono trasformare in veri e propri mostri con abilità sovrumane. Uno studente trova un’armatura, che poi si rivelerà, essere una delle armi dalle potenzialità migliori in assoluto ed inizierà ad opporvisi. Personaggi interessanti, da segnalare Agito Makishima ed Aptom, il primo forse ha ispirato Vegeta, il secondo fa comunque il verso a Piccolo.
Un manga che ha catturato l’attenzione internazionale, tanto da far produrre un film, nel 1991, con Mark Hamil nel cast.
Lo stile grafico, è decisamente valido, ed ha una notevole evoluzione nel corso della storia.. Il manga è arrivato in Italia nella prima flotta di testate Star Comics, nel 1994.
Anche qui ad un certo punto si giunge ad una svolta clamorosa, e poi?
Il nulla, poche idee, e abbastanza ripetitive, anche se di positivo c’era che dei piccolissimi passi verso un’idea di un qualche finale ci fossero. Ma vedere i protagonisti combattere per un paio di capitoli per l’ennesima volta contro dei mostri a caso mi ha irritato non poco. Dettaglio: l’ultimo volume è uscito più o meno quattro anni fa.


Black Lagoon (11 volumi)
Di Rei Hiroe - 2002

Opera decisamente più contemporanea, e forse la più famosa tra quelle citate, avendo dalla sua più di una serie animata, ed addirittura spinoff su dei personaggi.
Manga originale, divertente ed adrenalinico. Oltre all’ambientazione particolare (siamo in una fittizia città delle Thailandia) in questa storia riescono ad infilare di tutto: mafia, mercenari russi, e facendolo sempre funzionare abbastanza alla grande. Citazioni cinematografiche a non finire, ottimo stile grafico. Un manga che avrebbe tutto.
Cos’è successo? Purtroppo ho sentito che l’autore ha avuto dei problemi di salute, per cui il manga si è interrotto per un bel po di tempo. Nel 2019, a distanza di cinque anni, è uscito un nuovo volume.
Al momento la cadenza di pubblicazione in giappone non è regolare.

E quali sono i vostri?

Silvia
00lunedì 27 aprile 2020 14:25
Ciao,

io sono stata abbastanza fortunata nel senso che tutte le serie manga che ho seguito sono quasi tutte state concluse, anche perchè la maggior parte delle serie a suo tempo le avevo prese quando erano già concluse e non in corso.

Fa eccezione Bakuretsu Hunter, di cui adesso ricordo veramente pochissimo, che è rimasta interrotta. (Tra l'altro in patria è stata completata ma in Italia no a causa del fallimento della casa editrice - Comic Art).

Bakuretsu Hunter - Cacciatori di stregoni
Testi Satoru Akahori
Disegni Rei Omishi



Trama da wikipedia:

Bakuretsu Hunter è ambientato nel fantastico continente di Spooner (o Spurna a seconda delle edizioni) la cui popolazione umana è suddivisa in due classi distinte: una maggioranza priva di poteri magici chiamata Personer è vessata e schiavizzata da una ridotta élite di stregoni detti Sorcerer.

Ma sotto il comando di Big Mama (Big Mum), una creatura magica di grande potere, agisce una squadra (anche se i personaggi, per i legami interpersonali, si considerano tutti come un'unica famiglia) di cinque cacciatori di stregoni che combattono per la libertà dei Personer.

Il manga (e allo stesso modo l'anime per quanto ritenuto generalmente meno riuscito) ha un impianto marcatamente umoristico che parodizza sia gli stereotipi della narrativa fantasy sia alcuni aspetti della cultura pop giapponese. Un episodio, per esempio, è interamente dedicato alla satira di una nota trasmissione televisiva giapponese di cucina Ryōri no tetsujin, e gli stessi protagonisti hanno dei nomi buffi tutti ispirati ad alcuni tipi di dolce; altri episodi, invece, ironizzano sui videogiochi e gli stessi anime.

Sardius
10martedì 28 aprile 2020 14:30
..e chissà quando vedremo la fine di guyver..quoto i post sopra.
sintakil
00mercoledì 29 aprile 2020 16:40
I miei manga sono tutti conclusi, solo perché non ho comprato Nana [SM=g5029800]
c@ty
00sabato 2 maggio 2020 22:35
Tanti purtroppo...Berserk, Il violinista, Sobakkasu, Noritaka ...
c@ty
00sabato 2 maggio 2020 22:36
Re:
animemanga, 27/04/2020 14:25:

Ciao,

io sono stata abbastanza fortunata nel senso che tutte le serie manga che ho seguito sono quasi tutte state concluse, anche perchè la maggior parte delle serie a suo tempo le avevo prese quando erano già concluse e non in corso.

Fa eccezione Bakuretsu Hunter, di cui adesso ricordo veramente pochissimo, che è rimasta interrotta. (Tra l'altro in patria è stata completata ma in Italia no a causa del fallimento della casa editrice - Comic Art).

Bakuretsu Hunter - Cacciatori di stregoni
Testi Satoru Akahori
Disegni Rei Omishi



Trama da wikipedia:

Bakuretsu Hunter è ambientato nel fantastico continente di Spooner (o Spurna a seconda delle edizioni) la cui popolazione umana è suddivisa in due classi distinte: una maggioranza priva di poteri magici chiamata Personer è vessata e schiavizzata da una ridotta élite di stregoni detti Sorcerer.

Ma sotto il comando di Big Mama (Big Mum), una creatura magica di grande potere, agisce una squadra (anche se i personaggi, per i legami interpersonali, si considerano tutti come un'unica famiglia) di cinque cacciatori di stregoni che combattono per la libertà dei Personer.

Il manga (e allo stesso modo l'anime per quanto ritenuto generalmente meno riuscito) ha un impianto marcatamente umoristico che parodizza sia gli stereotipi della narrativa fantasy sia alcuni aspetti della cultura pop giapponese. Un episodio, per esempio, è interamente dedicato alla satira di una nota trasmissione televisiva giapponese di cucina Ryōri no tetsujin, e gli stessi protagonisti hanno dei nomi buffi tutti ispirati ad alcuni tipi di dolce; altri episodi, invece, ironizzano sui videogiochi e gli stessi anime.




Oh si... che tristezza
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