Film di Supergirl

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Silvia
00mercoledì 8 agosto 2018 14:56
Annunciato un altro progetto per l’universo cinematografico DC: Warner Bros sta lavorando per portare sul grande schermo le avventure di Supergirl, cugina di Superman.

Una buona notizia per i fan di Supergirl: Warner Bros e DC sono al lavoro su un futuro film incentrato sulle avventure dell’eroina kryptoniana, cugina dell’Uomo d’Acciaio che secondo la mitologia dei DC Comics è scappata con un Kal-El in fasce da Krypton prima che venisse distrutto. Secondo quanto riportato da Deadline in esclusiva, Oren Uziel (“Mortal Kombat”, “22 Jump Street”, “The Cloverfield Paradox”) sta lavorando allo script del film, ma non si sa di più al momento; Warner Bros sta cercando un produttore e un regista, quest’ultimo molto probabilmente di sesso femminile dato l’ottimo lavoro svolto da Patty Jenkins con “Wonder Woman”.

La volontà di portare Supergirl sul grande schermo riflette un cambio di rotta nel DC Extended Universe, che con l’eccezione di “Wonder Woman”, è stato criticato per aver prodotto film troppo dark e poco brillanti, non particolarmente apprezzati da pubblico e critica. Non si sa ancora se Superman sarà presente nel film di Supergirl , ma è probabile dato che girano voci che la Warner Bros stia cercando di dare nuova forma al supereroe per un suo ritorno sullo schermo. Clark Kent/Superman è stato interpretato da Henry Cavill in “L’uomo d’Acciaio” – che ha dato inizio al DC Extended Universe nel 2013-, “Batman v Superman: Dawn of Justice” e “Justice League”.

L’ultima volta che la storia di Supergirl è stata adattata per il cinema era il 1984, in una pellicola diretta da Jeannot Szwarc che aveva Helen Slater come protagonista; l’eroina kryptoniana è apparsa anche sul piccolo schermo nella serie tv “Smallville”, dove aveva il volto di Laura Vandervoort, e attualmente è interpretata da Melissa Benoist in “Supergirl”, serie televisiva creata da Greg Berlanti per The CW. Non ci resta che attendere per scoprire chi sarà Kara Zor-El in questo nuovo film.

fonte
mizar!
00mercoledì 8 agosto 2018 17:19
Che scelte strane...
alla DC in quanto a produzioni cinematografiche si gioca a mosca cieca... sperando nella buona sorte, come per Wonder Woman...

chissĂ  quale onda politicamente corretta dovranno cavalcare questa volta per non rimetterci fino all'ultimo dollaro...
Silvia
00mercoledì 8 agosto 2018 18:04
A me ha fatto storcere il naso la logica di questo passaggio"


Warner Bros sta cercando un produttore e un regista, quest’ultimo molto probabilmente di sesso femminile dato l’ottimo lavoro svolto da Patty Jenkins con “Wonder Woman”.



Senza togliere nulla a Wonder Woman che come sai mi è piaciuto.
Cioè... o scegli la stessa regista perché ha fatto un buon lavoro con WW o non prendi una donna solo perché un'altra donna ha fatto bene. Ma che ragionamento è?
Credo e spero però che si tratti semplicemente di una traduzione dall'inglese poco accurata.. boh
mizar!
00mercoledì 8 agosto 2018 18:53
credo di no... il senso secondo me è proprio quello, e a dire la verità a me sembra che insistere sul politicamente corretto a tutti i costi porti solo al rifiuto totale proprio di quel concetto...

per me un regista, un cuoco, un ministro, un maestro, un ingegnere ecc... sono bravi o incompetenti a prescindere dal sesso, se invece è il sesso ad essere una discriminante (ed è quello che è successo con WW) allora si tocca il fondo... proprio come per le quote rosa in politica o nelle assunzioni in fabbrica dove una percentuale "deve" essere di sesso femminile...

in questo modo si svilsce la bravura e la competenza delle donne che non hanno bisogno di alcun aiuto, sono bravissime ad aiutarsi da sole, molte delle mie colleghe con cui collaboro in modo continuativo e con profitto sono donne, in percentuale superiore agli uomini e non per via del loro sesso ma perchè sono bravissime...

WW è un film mediocre, non è brutto nè bello, è uno dei tanti film DC, a me è piaciuto di più il bistrattato "uomo d'acciaio", che aveva comunque le sue belle pecche eh... però almeno non si è portato dietro quell'aura di buonismo a tutti i costi (che nel caso di Superman ci sta tutto, visto che un supereroe più melenso e buonista di lui non si trova nemmeno se lo si inventa di sana pianta)...

il voler rendere così enfatico il girl power per poi cadere nel più bieco sentimentalismo crollando nella banalità del perdere la verginità con il primo uomo che vede (cavolo, raschiare il fondo più di così è possibile?), schierarsi senza se e senza ma con la parte di Steve senza nemmeno chiedere perchè...

il prefinale ed il finale telefonati... insomma, due ore passano senza troppi pensieri, però non si può dire sia un capolavoro come le cifre guadagnate suggerirebbero...

gli stessi discorsi potrei farli per Black Panther, in quel caso si cavalca l'onda del tutto di colore...
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