Come vendere (o donare) i libri che non volete più

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Silvia
00venerdì 1 febbraio 2019 14:09
La vostra libreria sta scoppiando o dovete traslocare a breve? Una guida per dare via i volumi che non vi servono più

Nelle ultime settimane sui social e sui blog degli appassionati si è acceso un animato dibattito sul tema: cosa fare quando abbiamo troppi libri? È giusto pensare di buttarli?
Tutto è nato da uno degli episodi della serie Tv di Netflix dedicata a Marie Kondo e alle sue teorie sul «magico potere del riordino». Secondo Kondo dobbiamo essere pronti a liberarci di tutto quello che non ci dà più gioia e in casa non dovremmo tenere più di 30 volumi. Il libro però, a differenza della maggior parte degli oggetti che possediamo, ha un potere simbolico diverso e anche quando non ci dà più alcuna gioia (o magari non ce ne ha mai data) è difficile pensare di buttarlo via. Chi legge sa, d’altra parte, anche quanto sia facile accumulare libri inutili: omaggi, regali, acquisti sbagliati occupano indebitamente spazio nelle nostre librerie. Se amate trecento romanzi (o progettate di leggerli o vi riconoscete nel semplice possesso di quei romanzi) è giusto tenerli in casa, ma cosa fare con quelli che non volete più avere in mano, vedere, figurarsi leggere? Ecco una serie di opzioni, che salvano la dignità dell’oggetto (niente abbandoni indiscriminati o l’umiliazione della raccolta differenziata) ma fanno respirare i nostri scaffali.

Mercatini e bancarelle digitali. Non sarà facile, ma il primo passo da fare è provare a venderli. La storica (esiste dal 2000) piattaforma online ComproVendoLibri è un mercatino dell’usato senza intermediari. Il servizio è gratuito (e le spese di spedizione sono a carico dell’acquirente), ci sono oltre 3 milioni di testi in vendita, è molto utile per la scolastica recente.
Un altro nome storico per chi deve liberarsi di vecchi volumi è Il Libraccio, che offre anche un servizio digitale, in aggiunta alla possibilità di comprare e vendere nelle sedi fisiche della libreria. In questo caso è la piattaforma a comprare e rivendere i testi, decidendo, in base a un proprio algoritmo interno, cosa acquistare in base alla prevista vendibilità. I libri accettati saranno ritirati da un corriere, potete anche essere pagati in buoni acquisto (questo va contro il piano di creazione di spazio, ma non lo diremo a Marie Kondo). A questo link tutte le informazioni per vendere al Libraccio.

Rimettete in circolo la lettura. L’alternativa, per tutti i libri che non hanno mercato, è rimetterli in circolo donandoli. Provate innanzitutto con gli amici: potreste sempre trovare qualcuno interessato al vostro Manuale di ornitologia o alla collezione di gialli di cui ormai conoscete il finale: potreste addirittura organizzare una festa a tema, per la liberazione dei vostri libri, dalla quale tutti possano uscire con un testo in mano. Quando avrete esaurito la cerchia degli amici, è il momento di iniziare a pensare a chi ha bisogno di libri. La vostra biblioteca di quartiere (Milano, per esempio, ha un servizio centralizzato per raccolta dei libri donati per poi smistarli dove servono di più) ma anche oratori, carceri, centri di accoglienza per migranti o senzatetto. Solitamente sono i singoli enti di accoglienza a occuparsi della raccolta. Su Oggi Cambio Libro ci sono gli elenchi, provincia per provincia, delle associazioni che sono potenzialmente interessate ai vostri libri vecchi.

Bookcrossing, con rispetto. Un’altra opzione è il bookcrossing: lasciare il libro in un punto concordato affinché qualcuno possa trovarlo e leggerlo. Oltre a quello completamente spontaneo, tanti bar, locali e associazioni hanno angoli dedicati. È un bel modo per farli viaggiare, ma va usato con rispetto e buona educazione, lasciando solo pochi libri alla volta e solo testi che abbia un senso condividere. Altri progetti interessanti legati ai libri usati sono la libreria Book Cycle di Roma, che raccoglie i volumi e poi li cede «a offerta libera». È un progetto no-profit, gestito da volontari e ha come scopo «un accesso equo e libero alla cultura attraverso la diffusione di libri». Infine, l’associazione Equi-Libristi raccoglie e rimette in circolo libri destinati al macero: contattateli e verranno a prenderli a casa vostra, per farli poi viaggiare sulle loro bancarelle itineranti.

FONTE

Voi vi siete mai liberati di libri che non volevate più?
in che modo lo avete fatto?


sintakil
00sabato 2 febbraio 2019 09:00
Davvero interessante.. Non sapevo che il libraccio comprasse anche online!
manuenghel
00sabato 2 febbraio 2019 10:23
Ho letto in parte il ibro di Kondo e ho visto il trailer su Netflix.

Purtroppo siamo tutti accumulatori seriali, non c'è niente da fare. Io per esempio mi affeziono ad ogni oggetto che ho in casa, ognuno ha un suo significato che mi ricorda una determinata cosa.

I libri poi, tutti hanno un enorme significato, infatti di tanto in tanto li rileggo.

Però trovo giustissimo che se abbiamo cose mai usate, mai lette, di donarle o perché no venderle.
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