Ana e Misha la magia nella danza

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sintakil
00giovedì 18 giugno 2009 19:32
Ho letto questo articolo e mi è venuto voglia di cercare qualcosa su di loro!


Definito un mito della danza, il più grande danzatore vivente Mikhail «Misha» Baryshnikov incontra la suprema arte della spagnola Ana Laguna, che per anni ha rappresentato il cuore e l'anima del Cullberg Ballet. Da stasera e giovedì (ore 19.30) al Teatro Strehler, la coppia di danzatori darà corpo a «Three solos and a duet», magico spettacolo firmato dalla genialità del coreografo Mats Ek, compagno d’arte e di vita della protagonista Laguna, e da Benjamin Millepieds e Alexey Ratmansky. Un esperto come Ek ha saputo trovare nei due danzatori di estrazione differente un lato comune che, ben definito, viene celebrato compiutamente sulla scena. Come un matromonio ideale, in un connubio di sintonie e frequenze, da un lato una perla del balletto russo che in punta di piedi dalla Lettonia si è trasferito negli States con la stessa facilità con cui è passato dal genere classico a quello contemporaneo, dall'altro la musa ispiratrice del marito Ek, sono i protagonisti di una danza che porta in scena un intreccio classico e moderno, capace di colpire la sensibilità dell'animo del pubblico del Nuovo Millennio. Come una sorta di miscela esplosiva, «Misha» e Ana parlano di musica attraverso passi armonici scanditi da note che accompagnano il pubblico in una dimensione sublime. I due pezzi inediti «Valse Fantasie» di Mikhail Glinka e «Years Later», firmato nel 2007 dal francese Benjamin Millepied, si trasformano in preziose occasioni di dialogo con gli spettatori, con «Misha» al servizio di un pezzo narrativo di grande intensità emozionale e sentimentale. «Solo for Two», nato dall'arte di Mats Ek nel 1996 per Sylvie Guillem e il fratello del coreografo, Niklas Ek, adattato per l'occasione dal suo ideatore a misura del duo di ballerini, pone al centro della scena ancora una volta la coppia: la forza del suo desiderio che, dopo lontananze e solitudini, si anima prepotentemente. Infine «Place», struggente pezzo conclusivo, in cui la coppia, sul tappeto e su un tavolo della quotidianità, si accapiglierà, raccontandosi e incontrandosi in una coreografia di gestualità comune ma nobilitata dalle membra fluttuanti dei due danzatori. Densa, vigorosa, intensa nonostante l'età non più primaverile dei due protagonisti (Baryshnikov è del '48, Laguna del '55), «Three solos and a duet» è un esempio convincente di compenetrazione artistica di esperienze diverse di due interpreti d'eccezione: un'autentica lezione di spettacolo.

www.giornale.it
=Ereandil=
00venerdì 19 giugno 2009 14:45


Uh, che bell'articolo!!!!!!!!!!!!!! [SM=g27836]

Mettiamo qualche foto...

MISHA





ANA









Silvia
00lunedì 26 aprile 2010 19:30
ed ecco il video! che "danza buffa"

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