Hanno gli stessi principi attivi di quelli di marca, stesse caratteristiche, stesse controndicazioni. Però, costano meno. I farmaci equivalenti, per risparmiare, ma non in salute.
A parte il nome e la confezione, i farmaci equivalenti (o generici) hanno lo stesso principio attivo dei rispettivi farmaci di marca, le stesse indicazioni terapeutiche, le stesse controindicazioni, la stessa forma di somministrazione (compresse, capsule, fiale ecc.) e uguale modalità di rilascio. Però costano meno. Questo perché, quando un medicinale entra in commercio per la prima volta, è coperto da un brevetto che, dopo un certo periodo di tempo (di solito vent’anni) scade, dando la possibilità a più aziende di mettere in commercio altri farmaci con lo stesso principio attivo, ma a prezzi inferiori (dal 20 al 50%).
Esempi. Tachipirina: 4,40 euro (20 compresse), l’equivalente Sanipirina: 3,5 euro (30 compresse); Aulin: 4,43 euro (30 compresse), il generico Nimesulide (30 compresse): 2,62 euro; Lasonil: 7,70 euro, l’equivalente Ketoprofene: 5 euro; Moment: 4,3 euro (12 confetti), cioè 1,79 euro al grammo, l’equivalente Nurofen: 7,9 euro (24 confetti), cioè 1,65 euro al grammo.
Per confrontare i medicinali di marca e generici, c’è Wikipharm su equivalente.it: fornisce tutte le informazioni riguardanti i singoli medicinali, i principi attivi, le interazioni, il foglietto illustrativo e i prezzi. La ricerca può essere fatta per principio attivo, per tipo di disturbo, per casa farmaceutica o per gruppo terapeutico. «Si tratta – precisa il sito - di informazioni di natura generale e a scopo puramente divulgativo, pertanto non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico».
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