ASINO LEGATO A PARACADUTE SPOT CHOC IN RUSSIA
Quante volte ci siamo sentire rispondere a una richiesta con la frase “Si. Quando gli asini voleranno.” Ma se la settimana scorsa ci fossimo trovati in Russia avremmo potuto esaudire l’improbabile desiderio.
Lungo la spiaggia di Temryuk, un villaggio sul Mar d’Azov, nella Russia meridionale, un’agenzia di parasailing, che offre voli in paracadute ascensionale, ha usato per farsi pubblicità un povero asino. L’animale, terrorizzato, è stato imbragato e legato ad un paracadute collegato con una corda ad un motoscafo, il quale, qualche istante dopo, ha iniziato la sua corsa. L’animale si è staccato da terra e ha preso il volo. Spaventato, l’asino ha ragliato in aria per almeno mezz’ora. Come se non bastasse, “l’ammaraggio” della povera bestiola è stato ugualmente traumatico; trascinato come un oggetto dal motoscafo, è rimasto in balia delle onde per diversi secondi e soprattutto ha dovuto sopportare un fortissimo shock fisico provocato dall’attrito degli sci con l’acqua.
Se gli inventori della discutibile trovata pubblicitaria hanno forse inizialmente pensato di aver avuto un’idea geniale, si sono dovuti ben presto ricredere. Sicuramente hanno raggiunto l’obiettivo di far parlare di loro, ma gli sguardi esterrefatti dei bagnanti e le lacrime dei bambini hanno chiaramente indicato un ben misero gradimento dell’iniziativa.
Non credendo ai propri occhi, coloro che hanno assistito alla scena hanno girato alcuni video documentando le cattiverie inferte al povero asinello.
Il filmato, oltre a essere stato postato su Youtube, è stato prontamente fornito ai media e le immagini sono state trasmesse dal canale televisivo Russia Today.
Secondo la polizia regionale, il volo dell’asino doveva servire a promuovere una spiaggia e i servizi offerti ai turisti con il paracadute ascensionale. Ma le autorità hanno aperto un’inchiesta e i responsabili potrebbero essere incriminati per crudeltà verso gli animali e puniti con due anni di carcere.
Le critiche della polizia non sono solo per l’agenzia di parasailing, ma anche per il comportamento dei bagnanti, che invece di avvertire immediatamente le forze dell’ordine hanno preferito immortalare il momento con una foto o con un video.
Immediate le repliche delle associazioni animali. In particolare The Brooke, un’associazione britannica che protegge cavalli, asini e muli utilizzati per lavorare, ha così commentato l’accaduto “Questo animale ha sofferto paura e dolore immensurabili, una cosa simile non sarebbe mai dovuta succedere”.