A sentire le sue previsioni gli ortodossi del clima si irritano. E soprattutto si stupiscono. Non è uno scienziato più che autorevole - si chiedono - e consulente del famoso «Intergovernmental Panel on Climate Change» dell’Onu? E allora come può intaccare la certezza più ingombrante di questo monolitico gruppo di studio, ormai convinto dell’inevitabile accelerazione delle temperature medie?
A Ginevra, alla recente conferenza mondiale sul clima organizzata proprio dalle Nazioni Unite, Mojib Latif ha dato l’ennesima conferma che, quando si butta lo sguardo del ricercatore sulla macchina del riscaldamento globale, le sorprese sono la norma. La febbre della Terra sta salendo? Niente affatto, ha spiegato il professore di origini pachistane e naturalizzato tedesco, oggi star all’Istituto Leibniz di scienze marine dell’Università di Kiel. «E non chiamatemi scettico - sottolinea adesso a “Tuttoscienze” -. Io non nego certo il “global warming”, ma si deve riconoscere che sulla scena ci sono 2 tipi di variazioni». Ed è dalle loro interazioni - spiega - che c’è da aspettarci almeno un decennio di stasi climatica. Invece di inverni sempre più miti, Latif profetizza stagioni rigide e nevose.
Bè questo fa capire solo che il mondo è decisamente impazzito, prima si surriscalda, poi ora sembra che si calmi..... boooo?